Da più parti si usano aggettivi come sexy, provocante, irriverente… sicuramente poco femminile in senso strettamente dolce ed elegante, di quella compostezza ed educazione anche sonora. Si chiama Guastamacchia, si chiama Sara, si chiama cantautrice ed è di origini pugliesi. Fermento e rinascita da un torpore mediamente pop dal quale Guastamacchia e la Interbeat Records cercano di uscire con energica presunzione presentando al mercato un singolo di lancio attendendo un nuovo disco, l’esordio o la conferma. Per ora ci ha incuriosito l’aria di tenebra e molto visionaria di questa ragazza, nuda ma non troppo, in una vasca di ceramica in una location che potrebbe benissimo essere la macelleria di quartiere. Ci piace. Esperimento che vogliamo sottolineare con questa intervista. Il video del singolo Biancaneve e Bluvertigo: Lei è GUASTAMACCHIA.
Non possiamo iniziare senza chiederti del significato che vien fuori da questo titolo come dal brano: Biancaneve e Bluvertigo.
Biancaneve e Bluvertigo, già il titolo tratta il tema del doppio, due aspetti o due persone? Qualcosa che apparentemente si scontra nell’opposto Bianca e Blu, Neve e Vertigo. Parliamo di distacco ed unione.
Il pezzo lascia una libera interpretazione ma non è stato casuale l’accostamento. Ovvio, io sono Biancaneve e alla fine del pezzo cado, anche io, nella trappola Bluvertigo.
Parlo del Bipolarismo, ma anche di amor proprio.
Video ed eccentricità. Guastamacchia al centro della scena. Sei così anche nella vita quotidiana?
Ebbene si, mi metto costantemente in discussione.
Basandomi molto sullo studio dell’ essere umano, adoro recitarmi ed essere me stessa in tutti i personaggi che posso, in tutti i personaggi che sono. Giocare con chi siamo è un paradosso, ma è il fulcro della mio approccio artistico, sopratutto nella vita di ogni giorno.
Tinte tenebrose e quasi funebri. Tutto intorno colori accesi, spesso vivaci. Non è una contraddizione?
Io sono un paradosso ed una contraddizione, spesso ho paura anche di prendere decisioni perchè mi riservo sempre la possibilità di cambiare idea, e dare ragione a chi mi contraddice.
Amo i contrasti, ci sono ovunque, sono molto poetici.
Tra le righe di questo singolo cosa si nasconde? Dicci qualcosa di te che non riusciremmo mai a percepire con l’ascolto di questa canzone.
C’è una grande voglia di riscatto, c’è la verità.
Attraverso i miei pezzi si possono ipotizzare le battaglie che mi hanno vista sola. Biancaneve e Bluvertigo è la paura di essere lasciata, soprattutto da me stessa.
La produzione del disco che verrà? Qualche indiscrezione? Featuring e collaborazioni?
Ci stiamo ancora organizzando, ma ho scritto parecchio in questi anni, spero di continuare a stupire e a confrontarmi con un pubblico che pian piano imparerà a conoscermi.
Sicuramente nulla verrà lasciato al caso, neanche i titoli dei brani che magari uniti tra loro, comporranno un bel pensiero o perché no, un vero e proprio rebus.
Secondo Guastamacchia, la musica che uno porta in scena è tutto quello che c’è da sapere del suo autore?
Se c’è l’attenzione giusta, si…
L’inconscio crea strane combinazioni, un pezzo può non svelare tutto ma sa svelare tanto. Questa almeno è la mia filosofia, la filosofia dell’arte come confessione.