Guzzi sogna "Havana", ma ama l'Italia

Disponibile dall’8 luglio 2022 Havana, il nuovo singolo di Guzzi fuori per ACP Records e distribuito da Ada Music, divisione Warner Music Italia. Un nuovo pezzo del progetto solista di Alessandro Domenici che vede la produzione di Mirko Mangano e che è dedicato a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno desiderato avere il coraggio di mollare tutto e fuggire a Cuba con un biglietto di sola andata.

Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con GUZZI:

Ciao Alessandro, benvenuto! Hai da poco pubblicato Havana. C’è qualche collegamento tra questo brano e gli altri singoli che hai pubblicato nel corso dell’anno?

Ciao! No, non c’è alcun tipo di collegamento. L’unica cosa che li accomuna è il modo di scrittura, tutti i brani nascono chitarra e voce, o al massimo pianoforte e voce.

“Ti giuro che mollo tutto e scappo a Cuba”. Nel tuo caso, pensi che prima o poi questa fuga avverrà realmente o è solo una fantasia?

Non lo so, in realtà io amo il mio paese, anche se è pieno di difetti. Se proprio dovessi fare una fuga però credo punterei tutto sulla Grecia. La vita è molto meno frenetica rispetto a qua, in più il posto è fantastico.

Prima di mettersi “in proprio”, GUZZI ha accumulato esperienza in alcune band. Quali sono i pro e i contro di ciascuna esperienza?

Beh, suonare con una band è molto bello, ti permette di approfondire rapporti e soprattutto di unire le forze e le culture nel momento della scrittura… però devo sempre discutere prima di una scelta.

Quando sei da solo invece devi trovare il tuo modo di scrivere, e vi assicuro non è così semplice. Devi anche essere molto più autocritico, perché nessuno ti darà un parere a meno che tu non l’abbia chiesto.

C’è anche da dire però che quando le cose vanno bene ti puoi permettere di farti i complimenti da solo.

Come è nata la collaborazione tra GUZZI e l’etichetta ACP Records?

Mirko lo conosco da anni, è sempre stato uno molto forte. Tre anni fa sono andato a bussare alla porta del suo studio, dicendogli che volevo fargli sentire qualcosa e che volevo cominciare un nuovo progetto. Adesso Mirko fa parte del progetto Guzzi ed io non potrei essere più felice.

Come è stato invece lavorare con Mirko Mangano in fase di produzione? Sono benvenuti gli aneddoti.

Mirko ha una grandissima qualità, oltre ad essere un ottimo arrangiatore e fonico: dice SEMPRE le cose come stanno, nel bene e nel male.

Ad esempio, una volta eravamo in studio per registrare le voci di “24 Ore”. Facemmo tantissime take, e proprio quando ero convinto di aver tirato fuori il meglio di me mi guardò e disse: “Dai Ale, stai tranquillo… facciamo un altro giorno!”

C’è qualche disco di GUZZI all’orizzonte?

Mmm… si, può darsi. Stiamo valutando un bel po’ di cose, e soprattutto stiamo preparando un sacco di collaborazioni.