INTERVISTA | HORUS BLACK: il passato ritorna

Ci sono dischi che aprono al futuro. Altri che decantano il presente. Altri che rivisitano il passato. Ma il disco d’esordio di Riccardo Sechi, genovese che in arte si fa conoscere con il nome di HORUS BLACK, è qualcosa che sa di agrodolce, qualcosa che dal passato prendere totale ispirazione di estetica e di forma ma che poi proietta in un futuro prossimo, anzi forse sarebbe meglio dire in una attualità main stream.

Questo disco dal titolo Simply sposa lo scenario di Elvis Presley e i suoi derivati, dal noir americano alle bellissime ballate di scena. Ci ricorda la formula di un Michael Bublè per dirla nel suo complesso. Ascoltate per esempio la bellissima “Cock a Doodle Doo”, trainante rock’n’roll, con questi suoni moderni che quasi la cassa di batteria vira verso tendenze “metal” con una punta esagerata. Insomma: un matching assai gustoso ed interessante. E noi di Blog Della Musica lo intervistiamo per voi:

Abbiamo presentato il nuovo singolo Lonely Melody. E da questa pillola potremmo pensare che il noir americano dissoluto, quello di Tarantino come si è citato spesso, è un punto chiave. Ma non il solo vero?
Il noir americano è entrato a far parte di questo video, mentre musicalmente è più influente il rock degli anni ’50 e ’60.

Un disco assai attuale nei suoni nonostante una scrittura molto attenta a certi stili del passato. Perché non produrlo anche in quella direzione?
Si è cercato di non produrre qualcosa di anacronistico, per sono stati inseriti anche elementi più moderni.

E restando su questo tema: l’elettronica come ha contribuito alla realizzazione di Simply?
Ha contribuito per quanto riguarda gli arrangiamenti ed è stata usata in certi limiti, che sono poi quelli imposti dal genere, premettendo che io non amo un uso eccessivo di sintetizzatori e simili

Ci sono riferimenti italiani da citare per la tua ispirazione?
Le influenze italiane sono prevalentemente rimandabili alla musica classica, un ambiente in cui sono nato dato che i miei genitori e mio nonno paterno sono tutti musicisti classici.

Detto questo viene da chiedersi: un disco come questo per cercare di capire che direzione prenderà la tua scrittura, un semplice gioco, oppure un punto di arrivo dopo tanti esperimenti?
Serve per capire dove è arrivata la mia scrittura fino al momento in cui è stato registrato il disco. Ora posso dire che si sia già evoluta.

Info: https://www.facebook.com/Horus-308536582995583/

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