Il ritorno del vinile sembra proprio una realtà e presto diremo addio per sempre ai CD dopo la chiusura della Sony dell’ultimo stabilimento che produceva i nostri amati Compact Disc. In questo articolo vediamo se e come il vinile tornerà ad essere il protagonista della scena musicale e se vincerà la gara con il più moderno streaming musicale…
Davvero ci sarà il ritorno del vinile? E’ di appena un mese fa la notizia che ben presto diremo addio per sempre ai CD. Sony ha deciso di chiudere lo stabilimento di Terre Haute, in Indiana – uno dei primi ad iniziare la produzione di CD nel 1984. Nel frattempo Best Buy, una delle principali catene della grande distribuzione americana, ha annunciato che da luglio 2018 toglierà i CD dai propri scaffali. Addio quindi, ai contenitori grigliati dei supermercati traboccanti di CD in sconto. Addio alle vendite di CD autoprodotti alle uscite dei concerti. Addio, forse, anche ai negozi tradizionali. Entro il 2020, i CD diventeranno un pezzo di storia della musica.
Esattamente come era avvenuto per il vinile qualche tempo fa. A partire dalla seconda metà degli anni ‘90, i dati di vendita sul mercato americano avevano iniziato a mostrare un declino sensibile. Dal 1997 al 2003, il mercato del vinile sarebbe passato da un valore di 150 milioni di dollari all’anno, ad un valore di meno di 50 milioni di dollari, subendo un calo di ben il 300%.
Il Ritorno del Vinile: vendite di dischi in vinile
nel mondo dal 1997 al 2013 (in milioni di dollari USA)
Anche questa volta, il “colpevole” è da individuare in un supporto di registrazione innovativo. Se negli anni ‘90 era il vinile, oggi parliamo del digitale. Ad aver portato il mercato dei compact disk al minimo storico, hanno contribuito le vendite di musica digitale, che a partire dal 2015 hanno ormai superato le vendite dei formati fisici. Nel solo 2017, gli abbonamenti a Spotify ed Apple Music sono aumentati di oltre il 60%, una tendenza che continuerà a crescere.
Allo stesso momento, il mercato del vinile ha registrato un’inversione di tendenza che – solo 10 anni fa – nessuno sarebbe stato in grado di prevedere. Nel 2017 le vendite del vinile hanno raggiunto un livello record. Al momento, i dischi in vinile rappresentano il 14% delle vendite di formati fisici di Best Buy. E mentre il mercato dei CD continua a perdere il 5% all’anno, il mercato del vinile sta mostrando un’impennata. Così mentre Sony sta per chiudere il proprio stabilimento di CD a Terre Haute, ha deciso di aprire una fabbrica dove riprendere a stampare dischi in vinile!
Ricavi delle vendite di dischi in vinile in Italia
dal 2013 al 2016 (in milioni di euro)
Dopo aver raggiunto il minimo storico tra il 2005 ed il 2006, oggi è un mercato che – in America – ha un giro di affari di circa 218 milioni di dollari. Di fronte a questa tendenza, vale la pena domandarsi quali sono i motivi che hanno spinto le persone a tornare al vinile, e cercare di compiere una proiezione sui prossimi dieci anni. In definitiva, se un gigante come Sony decide di riprendere un tipo di produzione che molti consideravano superato, un motivo valido ci sarà.
Il Ritorno del Vinile: Non Solo Nostalgia
Sbaglia chi, nel cercare i motivi del ritorno del vinile, invoca la nostalgia e l’emotività. E sbaglia perché non coglie un paio di tendenze fondamentali. Non si tratta solo delle tendenze attive sul mercato statunitense, che molto presto sbarcheranno anche nel Vecchio Continente. Ma di una serie di fattori cui non sempre si presta l’attenzione che meritano:
- se alla fine degli anni ‘80 il lettore CD era uno status symbol, adesso questo ruolo è passato al vinile. Provate ad acquistare una copia originale di A Forest, dei Cure, e capirete di cosa stiamo parlando non appena controllerete il prezzo del disco.
- avere uno status symbol non significa solo avere un oggetto di un certo valore. Il proprio status sociale è segnalato, oggi, dall’avere il tempo necessario a cercare i dischi non su internet, ma nei negozi fisici. Dove ormai si trovano le vere chicche.
- I dischi ed i giradischi sono diventati oggetti di arredo: impreziosiscono gli ambienti, e danno loro quel tocco di cura e di eleganza – cosa che un lettore di musica digitale non riesce fare.
Alcune previsione sul ritorno del vinile
Ma non si tratta solo di una moda. Il ritorno del vinile è una tendenza che è qui per restare con noi a lungo. Anche se tentare proiezioni è sempre un’impresa difficile, basandosi sui fattori dietro la crescita del mercato statunitense, possiamo azzardare qualche previsione:
- il vinile non sostituirà lo streaming, o la musica su supporto digitale, ma si affiancherà ad essa. Tutti ascoltano musica in streaming quando sono fuori casa. Ma tornati tra le quattro mura domestiche, tutti vogliono un’esperienza d’ascolto diversa
- a differenza dei CD o dello streaming, il vinile offre tantissime occasioni per socializzare, per intavolare conversazioni con perfetti sconosciuti, ed anche per viaggiare visitando le fiere del disco, o più semplicemente i mercatini dell’usato
- negli ultimi 20 anni, il vinile ha già rappresentato un eccellente investimento per i più lungimiranti. Si va da chi ha scelto di accaparrarsi i dischi quando il loro valore è crollato – creando negozi fisici o online, a chi ha deciso di tenere ben stretta la propria collezione anni ‘80. Oggi, tutti questi dischi valgono oro
- agli occhi di chi adesso inizia ad affacciarsi sul mercato come acquirente, il vinile non è “vecchio”, ma una figata! I dischi sono neri e lucidi, hanno copertine diverse, e regalano quel senso di soddisfazione che il digitale non riesce a dare
- per tutti gli altri, il giradischi ed i dischi in vinile sono non solo supporti musicali, ma anche un modo per regalarsi ciò che manca oggi. Non soldi magari, ma il tempo di alzare la copertura copripolvere del giradischi, mettere il disco sul piatto, e posare la puntina nei primi solchi della propria traccia preferita.
La musica fornisce soprattutto un’occasione per socializzare e per rilassarsi. Si tratta di due esigenze fondamentali, che non scompariranno né oggi né in futuro. Se il CD riusciva a compensare il vinile, poiché si trattava pur sempre di un supporto fisico, anche se diverso dai dischi, il discorso dei formati digitali è diverso. I formati digitali sono perfetti per l’ascolto individuale, per sentire musica on the go, o per ritagliarsi uno spazio di privacy tra la folla delle grandi città.
Ma le occasioni per ascoltare musica non sono solo queste – ve ne sono tante altre, ed in ciascuna di esse il vinile dona quel piccolo tocco di magia che riesce a rendere ogni attimo davvero speciale.
A cura di Nicola Menassi
Info: https://www.facebook.com/ilgiradischi.net