E’ da qualche settimana disponibile su tutte le piattaforme digitali Origami, il disco d’esordio di Immune per Revubs Dischi: dieci tracce dense, magmatiche, che restituiscono all’ascoltatore la sensazione di trovarsi di fronte ad un percorso rizomatico, con i suoi apici ed i suoi pedici emotivi. Insomma, un lavoro variegato che raccoglie in sé influenze diverse, nell’alchimia di un progetto multiforme e caleidoscopico, fragile e complesso proprio come un origami. Abbiamo fatto qualche domanda all’artista, Immune, per saperne di più
Benvenuto su Blog della Musica, Immune. Torni oggi in grande stile, finalmente con il tuo disco d’esordio. Ma cosa dici nell’intro del disco? Levaci questa curiosità!
Ciao, grazie mille per l’ospitalità. Nell’intro canto una frase in giapponese che dice “l’armonia è la risposta” e il titolo WA vuol dire proprio armonia, fulcro della cultura giapponese che ha contaminato la mia musica e la mia vita.
Nel tuo disco, canti d’amore e molti brani sembrano dedicati a persone importanti della tua vita. Domanda a sfondo “gossip”: ci pensi mai alla sensazione provata dai destinatari dei tuoi brani al primo ascolto delle tue canzoni?
Sì, ci penso e se la sensazione è intensa ho fatto centro.
Regalaci il retroscena più esilarante della produzione di Origami.
Mi dispiace deludervi ma non me ne viene in mente uno in particolare. Forse uno interessante può essere che il giorno prima che iniziassi la produzione nello studio in provincia di Torino dove ho prodotto 3 dei 10 brani del disco c’era stato Samuel dei Subsonica e mi ha reso un filo emozionato considerando che i Subsonica sono stati un cardine per la mia musica.
Com’è stato lavorare in team su un percorso lungo ben dieci tracce e lungo diciotto mesi? Qual è il segreto dell’alchimia, secondo te?
Il disco è fatto di due produzioni diverse che hanno poi trovato un punto d’incontro. Inizialmente iniziai a produrre vicino a casa in uno studio in zona Torino assieme ad un professionista del settore, successivamente con i ragazzi de La Clinica Dischi ho continuato la produzione dei singoli del disco intero usciti sotto Revubs Dischi. Quindi è stata una scelta dilatare così nel tempo la produzione totale per riuscire a dare al progetto una coesione e un senso di continuità nonostante sia diviso da due produzioni diverse. E devo dire che ci siamo riusciti, l’alchimia è stata abbastanza immediata correggendo il tiro su alcune cose durante i mesi prima dell’uscita. Il segreto non lo so, forse è culo?!
Non è semplice oggi fare un album, i tempi di attenzione del pubblico si sono notevolmente ridotti e in molti preferiscono pubblicare solo singoli. Invece, in Origami, si avverte un forte desiderio di complessità, che non poteva certo stare nei tre minuti di singolo…
L’avete detto voi! L’esperienza di una persona non si raccoglie in solo racconto ma si racchiude in un libro o in questo caso in un disco. E nel tempo cambia e muta quindi chiuderne parte in un disco e come chiudere un cerchio per poi ricominciare a raccontare qualcosa di nuovo
Scegli un brano del tuo disco, quello a cui tieni di più. E spiegaci il perché. Sappiamo che è difficile, ma tanto rimane un gioco!
Credo “Invisibile”, forse è quella che entra più nel profondo di me e lascia scoperti un po’ di nervi e di fragilità che mi appartengono. Sicuramente uno dei brani più intensi del disco e che parlano effettivamente di me e non di qualcun altro che ha fatto parte di me.
Se ora potessi scegliere tre cose da mettere nel tuo, di “Barattolo”, cosa sceglieresti?
Dipende che tipo di “barattolo” è…
Grazie di essere stato con noi, Immune. Salutaci con una promessa.
Tornerò con nuova musica e più forte di prima. Ciao e grazie a voi.
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