Inanna nome d’arte di Annalisa, italiana, nata vicino a Venezia, trasferitasi per una decina d’anni a Barcellona nel 2018 parte per Los Angeles dove riesce a dare un ulteriore impulso alla sua carriera. E’ in uscita con l’album Acrotopia (volume 1), e un nuovo singolo. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con questa interessante artista…
Ciao INANNA e benvenuta. In poche righe ti puoi presentare ai nostri lettori?
Certamente! Sono una cantante e ballerina. Canto da sempre, ma da quest’anno ho deciso di cantare per la Terra, la natura e gli animali, dato il periodo delicato che il nostro pianeta sta vivendo. Sono italiana, ma manco dall’Italia dal 2007, ho vissuto molti anni a Barcellona e da un anno e mezzo mi sono trasferita a Los Angeles. Sto lavorando su un progetto musicale interamente dedicato a tematiche ambientaliste ed animaliste.
Il tuo nome INANNA è frutto di un percorso artistico, ce lo vuoi raccontare?
Inanna era la dea sumera del raccolto, l’amore ma anche la guerra e la giustizia. Ho scelto questo nome poiché volevo attingere dalla mitologia e dare un senso di atemporalità al progetto, oltre che rimandare alla propria figura della dea protettrice. Inanna mi piace anche perché contiene parte del mio nome (In-Anna, mi chiamo Annalisa), e mi suggerisce un entrare più in profondità in una parte di me che questa figura mitologica mi aiuta ad esplorare.
I tuoi inizi con la musica come sono stati?
Canto da quando ero molto piccola, ma la mia prima band “ufficiale” è stata una punk band formata da tre ragazze nella mia città natale (Chioggia, vicino Venezia). Ho cantato poi in molte diverse formazioni, sia in Italia che a Barcellona, fino al 2012, anno in cui ho deciso di diventare solista e ricercare uno stile tutto mio. Ho lavorato con il produttore Nock a Barcellona fino al 2016 (abbiamo lanciato un EP and un album assieme), prima di partire per Los Angeles ho registrato e lanciato un EP acustico dove ogni canzone è dedicata ad una animale estinto. Questo progetto è stato il “precursore” di Inanna e tutto ciò su cui ho lavorato quest’anno a Los Angeles.
Originaria di Venezia sei finita a Los Angeles… Come ci sei arrivata? Quali sono le differenze culturali tra l’Italia, l’America e altri Paesi dove hai vissuto?
Sono finita in California grazie ad un fortuito scambio di casa (Barcellona-Pasadena) ed un successivo visto ottenuto da mio marito (e partner in questo progetto). Saremo sempre grati al destino per averci guidato fin qui, siamo innamorati di Los Angeles, della gente, la natura e le opportunità di questo posto meraviglioso. Italia, Spagna e USA sono molto diversi culturalmente, ho trovato più affinità con il modo di vivere e di fare americano per l’atteggiamento positivo, l’incoraggiamento, la velocità, il poco timore al fallimento e lo spirito di superamento che purtroppo non avevo riscontrato a Venezia o Barcellona. Ogni luogo parla diversamente a ciascuno di noi, ognuno di noi sa dove sta bene e se il luogo lo rispecchia o no. Ho trovato la mia casa qui, casualmente ed inaspettatamente, ma ne sono molto felice.
Contaminazioni e ispirazioni. INANNA ascolta molto la musica di….?
Da molto giovane ascoltavo soprattutto alternative, punk-rock, folk-rock. Ero e sono ancora una grande fan di Placebo, Muse, PJ Harvey, Portishead, Radiohead, Bjork, Sigur Ros, Damien Rice…
Ho studiato, danzato ed insegnato danza mediorientale per più di 10 anni, perciò l’influenza di ritmi e melodie arabe è diventata inevitabile per Inanna (adoro Niyaz, Beats Antique o classici come Fairouz e Oum Kalthoum). Ultimamente ascolto molto Aurora, Grandson, Unsecret e pure la mitica Billie Eilish 😉
Nei tuoi brani tocchi argomenti molto attuali come tematiche ambientali, animaliste e cambiamento climatico. In che modo la musica può aiutare la sensibilizzazione delle persone su questi temi?
La musica è un mezzo potentissimo, universale, che fa leva sulle emozioni e dà voce a ciò che molte volte non possiamo o riusciamo ad esprimere solo a parole. Molte volte i poeti, i musicisti o gli artisti in generale riescono ad individuare problematiche o mettere in discussione abitudini prima che diventino la nuova normalità. Il mio scopo è quello di testimoniare ciò che sta succedendo, ed allo stesso tempo rappresentare una figura coesiva, uno stimolo ad allearsi, assieme, per il futuro del pianeta.
Se potessi collaborare con un musicista, del presente o del passato, chi sceglieresti?
Ho sempre sognato di duettare con Brian Molko, spero che possa succedere presto. Mi piacerebbe inoltre collaborare con Aurora, Niyaz o partecipare alla composizione di qualche pezzo epico per un film Hollywodiano 😉
Parlaci dei tuoi ultimi progetti musicali. Sappiamo che sei in studio di registrazioni… cosa bolle in pentola?
Ho appena finito di registrare gli ultimi tre pezzi per Acrotopia (volume 1), la prima parte dell’album che uscirà per la giornata della Terra, il 22 Aprile. Il mio prossimo singolo, Twilight of The Dawn, esce mercoledì 26 febbraio. E da lì poi saremo solo impegnati con la promozione dell’album! Non vedo l’ora di condividere questo lavoro con tutti voi!
Grazie INANNA di aver trascorso del tempo con noi di Blog della Musica.
Grazie a voi e a presto!
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