Abbiamo intervistato Inigo, cantautore pugliese che ha di recente pubblicato un nuovo singolo dal titolo Lucio (che è proprio quel Lucio, Battisti). Abbiamo parlato con lui di aggettivi, generi musicali e tappe. Buona lettura!
Se dovessi descrivere il tuo progetto musicale LUCIO con tre aggettivi, quali useresti?
Sincero, Nostalgico e Disincantato
Cosa ascolti per rilassarti? Hai un genere prediletto?
Dipende dai momenti, passo agevolmente da Battisti ai The Verve, da Brunori a Nick Drake, da De Andrè a Jeff Buckley, da Niccolò Fabi agli Eels, da Gregory Isakov a Luca Carboni e così via…
Quali sono le esperienze che hanno più hanno marcato il percorso che ti ha portato fino a qui?
I palchi importanti soprattutto: mi è capitato di aprire diversi concerti per Fabrizio Moro di cui uno davanti a 30.000 persone nell’estate del 2018, un’esperienza che mi ha temprato non poco; poi le collaborazioni: nel disco precedente ho avuto la fortuna e l’onore di duettare con due big della musica italiana come Francesco Baccini e Andrea Mirò; poi ancora il CET di Mogol e un Sanremo sfiorato a cavallo tra il 2015 e il 2016.
Cosa manca, secondo te, nella scena musicale attuale del nostro Paese? Che cosa pensi di poter aggiungere?
Con tutta la musica che esce ogni settimana onestamente mi viene difficile trovare qualcosa che manca, sembrerà banale ma l’unica cosa che mi viene in mente è un po’ il “coraggio” di non seguire a tutti i costi la corrente, anche se la cosa è facilmente comprensibile, perché poi capita che improvvisamente arriva uno che fa con successo una cosa diversa e tutti prima si chiedono il perché e magari subito dopo provano a fare la stessa cosa. Per quanto mi riguarda l’unica cosa che posso aggiungere sono le canzoni che scrivo e il modo in cui le scrivo, poi starà al pubblico decidere se ne vale la pena o no.
Qual è la situazione ideale per ascoltare un brano di Inigo?
Il primo ascolto è consigliato in macchina da soli con i finestrini abbassati o a letto con le cuffiette, poi però ricordatevi di farle ascoltare anche ai vostri amici 🙂
Come nascono i testi delle tue canzoni?
Nascono da una frase appuntata o da una linea melodica registrata sul cellulare, ci deve essere sempre un input che mi spinge a prendere la chitarra in mano e a scrivere, non sono uno che si alza la mattina e dice “beh, adesso scrivo una canzone”.
Qualche anticipazione sui tuoi progetti per questo 2020?
Dopo Lucio usciranno altre canzoni e da queste dipenderà un po’ tutto il resto.
Hai voglia di lasciare un messaggio per chi ti sta leggendo in questo momento?
Abbandonate per un attimo qualunque forma di pigrizia stia cercando di attanagliarvi e andate ad ascoltare “Lucio” su Spotify prima che siano i vostri amici a farlo 🙂
Info: https://www.facebook.com/inigo.giancaspro