INTERVISTA | Gesuè tra la musica e la LUNA

Gesuè Pagano nasce a Messina nel 1983, inizia a sviluppare la propria passione musicale sin da piccolo. Oggi nonostante le numerose le realtà che lo vedono impegnato come musicista, autore, compositore, arrangiatore in studio e come insegnante, intraprende un percorso individuale come cantautore e ha pubblicato il singolo LUNA… Ecco la nostra intervista

Ciao Gesuè, quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché?
Non ho certo scelto o deciso io, è stata la musica a scegliermi sin dai primi anni di vita. Ricordo che prima ancora di saper leggere e scrivere già prendevo le mie prime lezioni di musica. Il mio primo strumento fu il violino, avevo circa quattro anni.

Quali sono stati i tuoi primi passi nella musica? Raccontaci.
È una devozione innata, ci sono nato dentro e perciò non so bene identificare quali possano essere stati i miei “primi passi”. Sicuramente I miei saggi al violino, forse lí ho incontrato il primo vero pubblico. Ero così piccolo che il mio maestro mi aiutava a reggere l’archetto. Intenerivo tutti mentre per me era tutto così “normale”, sapevo già che quella sarebbe stata la mia vita futura.

Qual è il tuo genere musicale?
Non ho un genere d’appartenenza. Amo la musica d’autore e le canzoni vere, quelle storie raccontate e scritte con cuore e anima. Appartengo musicalmente al mio modo di essere e non credo si possa ridurre ad un genere musicale, cerco di essere me stesso con tutti i miei colori.

Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
I miei gusti in musica sono molto vari ed imprevedibili, tanto che qualche volta sorprendono anche me. Sono molto legato alla “canzone” come modello di espressione e affascinato dai grandi autori della musica italiana. Da Gino Paoli a Vasco Rossi, passando per Battisti, Dalla e Pino Daniele, sono questi gli artisti che mi accompagnano sin dalla mia infanzia. Il fascino nello scoprirli sempre di più, l’amore e l’immensa gratitudine che provo per questi sicuramente influenza una buona parte di me sia nella vita in generale che nella musica. Gli ascolti e le influenze musicali sono una vera e propria “educazione”, nel bene e nel male, e come tale influisce nel tuo essere.

Ti stai già esibendo? Raccontaci se parteciperai a qualche evento.
Non è difficile trovarmi, sono spesso coinvolto in eventi dove posso eseguire dal vivo i miei brani. Attualmente, oltre ad essere impegnato nella produzione del mio primo album, sono quasi pronto con un progetto live in cui si spazierà tra le mie “canzoni” e quelle che più mi rappresentano.

Che cosa ne pensi dei Talent Show?
Credo che siano lame a doppio taglio e, come tutte le cose, che abbiano lati positivi e negativi. Ci sono sicuramente concorsi e realtà molto più interessanti dei famosi talent a mio avviso, ma questo è un mio pensiero. È tutta una questione di scelte.

Cos’è la musica per Gesuè?
Non puoi descrivere la musica, sarebbe come provare a descrivere “la vita” nel suo totale significato. Io vivo la musica come una dimensione in cui l’essere umano ha il privilegio di trovarsi, con sé stesso o con qualunque altra forma di vita esistente.

Descrivi il tuo ultimo singolo con 3 parole.
Non sono bravo a descrivere ciò che mi riguarda, spero che le mie canzoni lo sappiano fare per me. Solitamente il mio riferimento per ciò che scrivo arriva con le impressioni che ricevo da chi ascolta. Così posso dire che “LUNA” in tre parole può essere sincera, intima e consapevole.

Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
L’uscita dell’album è prevista per la prima metà del 2020, e sarà anticipato dall’uscita di qualche altro singolo. Il disco per intero conterrà tutti i singoli usciti più gli altri brani. Sarà un LP in grado di racchiudere tutto insieme il lavoro di due anni.

Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Ho già fatto diverse esperienze musicali all’estero e sinceramente non è un mio punto di interesse primario. Certamente se dovesse presentarsi l’occasione potrei anche pensarci. La canzone italiana è vincente in tutto il mondo e non dovremmo mai smettere di ricordarlo.