Tra tramonti e passeggiate sui Navigli a Milano, abbiamo fatto qualche domanda a NOVE. Ecco com’è andata!
É uscito a novembre 2022 Tramonto è il nuovo singolo di Nove. La cantautrice genovese ma adottata dalla scena milanese torna con un brano personale ed intimo che inizia dalla fine, la fine di una vita fatta di abbracci, risate, litigate, baci; di quotidianità. È un tramonto che vuole custodire negli occhi e nel cuore per non perdere il profumo del ricordo. Immergetevi nuovamente nel suo pop; questa volta con un sound malinconico ed “elegante” impreziosito dal violoncello di Giulia Monti (produzione di Davide Foti ed Edoardo Bruni).
Ciao NOVE, benvenuta. Come riesci a conciliare i sound molto diversi che ormai hanno le tue diverse pubblicazioni, e un live che suoni coerente? Qual è il tuo set ideale?
In realtà tutti i brani hanno dei denominatori comuni quindi le varie produzioni si sposano bene. Nei live, comunque, mi piace rivisitare i pezzi e il mio set ideale è effetti voce e multi-pad mentre il mio chitarrasita utilizza dei loop.
Com’è stato condividere il palco con Matteo Faustini? E soprattutto, il tuo esordio è avvenuto nel 2020, anno particolare per la musica live. Com’è stato riprendere a suonare dal vivo?
Matteo, oltre ad essere un grande artista che stimo davvero molto, è un mio amico. Condividere il palco con lui quindi è stato emozionante il doppio.
Si, il mio esordio come Nove è avvenuto nel 2020, che sappiamo bene non sia stato un anno semplice, ma in precedenza avevo già pubblicato altro con il mio nome di battesimo e fatto già varie esperienze di live. Tornare poi a fare musica dal vivo è stato come tornare a respirare anche perché attendevo con ansia di poter presentare dal vivo Nove.
Al termine di una relazione, quali sono gli elementi che rimangono vivi nella memoria? Tramonto parla di questo?
No, TRAMONTO parla sì di una relazione ma non di una qualsiasi, parla di un legame inossidabile, quello tra una figlia e il proprio papà.
Infatti TRAMONTO mi piace definirla come una lettera scritta a cuore aperto. Ho perso il mio papà un anno fa e ho voluto fargli questo regalo, dirgli tutto quello che non sono riuscita a fare in tempo.
Cosa pensi di aver lasciato a Genova, e cosa invece pensi di aver trovato a Milano?
A Genova ho lasciato la me bambina, la mia adolescenza, i miei affetti più profondi. A Milano invece ho trovato una nuova parte di me forse più “coraggiosa” e come si “diventa grandi”
Raccontavi in passato a proposito di “Saturno” che il tuo disco di debutto era un “disco solitario”. È ancora così? Cos’è cambiato in tal senso?
Continuo tutt’oggi a scrivere in solitudine ma sicuramente in questi due anni un bel po’ di cose sono cambiate, una su tutte abbiamo ricominciato ad uscire e quindi vivere. La solitudine quindi, fortunatamente, l’ho un po’ abbandonata.
Quali tematiche e sonorità di “Saturno” possiamo ritrovare anche qui?
Sicuramente la sincerità è sempre presente così come la voglia di raccontare la mia storia, la mia quotidianità. Come sonorità il denominatore comune sono sicuramente gli strumenti suonati dal vivo.
Quali strascichi ti ha lasciato il periodo della pandemia? Qualcosa che possiamo rintracciare nei tuoi pezzi?
Non saprei dire quali strascichi precisi mi ha lasciato però mi rendo conto che non è stato semplice riprendere la corsa. E’ come se, nonostante provi a fare tanto, mi senta sempre in ritardo ( rispetto a cosa però ancora non l’ho capito)
Quali sono i tuoi luoghi imprescindibili a Milano?
Sicuramente colazioni nei bar più nascosti e le passeggiate sui navigli.
Social e Contatti
- Instagram: www.instagram.com/nove.music
- Facebook: www.facebook.com/nove.musica