Ira Green: arriva Rebeligion un album con tanto rock, metal e grunge…

Ira Green, dopo il successo di The Voice e un altro grandissimo successo in Argentina, sta ultimando il suo debut album e preparando un tour. Ce ne parla nell’intervista al Blog della Musica…

Ira Green (Arianna Carpentieri) The Voice - Intervista

Ira Green, al secolo Arianna Carpentieri

Ciao Ira, un grandissimo successo in Argentina fresco di questi giorni… che cosa ci racconti?
Ciao a tutti! Si, la mia Blind Audition è arrivata oltre oceano, il che mi rende fiera di aver combattuto con le mie paure quel giorno per arrivare su quel palco. Il video ha raggiunto 1 milione di visualizzazioni in tutto il Sud America e la stessa webzine “Noche Bastarda” ha pubblicato una mia intervista in spagnolo.

Ira Green… un soprannome, un diminutivo… cosa significa esattamente?
Ira è un soprannome delle scuole superiori per il mio carattere un po’ irascibile e Green fu un personaggio teatrale che mi fu “affidato” in un breve periodo nella scuola di teatro che frequentavo, un personaggio che ritenevo interessante ed estemporaneo.

È vero che eri timida e che grazie alla musica hai superato questa barriera?
A dire il vero lo sono tutt’ora, non lasciatevi ingannare dall’aspetto. Il fatto che io non arrossisca non vuol dire che non lo sia… La musica è stata un grande aiuto in generale nella mia vita, ha fatto si che io potessi analizzare la mia persona sotto molti aspetti ed accettarne più i difetti dei pregi. Della nostra persona scegliamo di accettare le parti più facili da far accettare agli altri. La verità è che prendersi per come si è può essere un buon modo per iniziare a vivere.

Quanto e come è cambiata la tua vita dopo la tua partecipazione a The Voice?
Diciamo che la vita intorno a me è cambiata un bel po’ ma è tutto un fattore lavorativo. La cosa più bella è avere un vasto e vario pubblico che segue assiduamente i contenuti, sentendosi partecipe di ciò che io sto cercando pian piano di creare per riuscire nel mio più grande intento: comunicare.

La tua opinione riguardo i talent show è la stessa che avevi prima di parteciparvi o adesso li vedi con occhi diversi?
Come avrete avuto modo di notare non mi piace perdermi in chiacchiere. È ovvio che la mia visione sia cambiata. Forse la verità è che ho sempre avuto la stessa idea, ma fin quando non ci sei dentro (anche se in minima parte) non puoi comprendere. Sembra tutto rose e fiori fin quando non mostri di essere una persona che non è abituata a diventare il fantoccio vivente di un’intera generazione. Col talent ho capito qualcosa di me, più che degli altri, ossia che ancora mi fido troppo sul fatto che una persona si comporta con te come se vedesse se stesso da giovane mentre poi scopri che sono i soldi a rendere alcune persone fantastici attori. Faccio musica, la facevo anche prima di tutti questo. Vado avanti per la mia strada, senza bisogno di nessuno.

Cosa pensi della musica rock in Italia?
Purtroppo, salvo alcuni artisti che personalmente non prediligo, non penso ci sia rock in Italia. Ci siamo fermati con la musica, non l’abbiamo coltivata. Si continuano a tagliare gambe a giovani artisti emergenti dando la colpa alle “raccomandazioni” mentre secondo me se si alimentano dei luoghi comuni come quelli sulle famose “meteore” si finirà col far parte della squadra di macellai che impediscono di far crescere la cosa che più ci rende liberi, ossia la musica.

E delle donne che fanno rock? C’è qualcuna a cui ti ispiri o che stimi?
L’unica donna che stimo della scena rock è Janis Joplin. Era la naturalezza fatta persona, peccato che abbia avuto vita breve come tanti altri artisti scomparsi troppo presto prima di poter insegnare qualcosa al mondo.

Abbiamo già avuto il piacere di ospitare sul nostro Blog il video di Mondo senza regole, un brano scritto interamente da te. Testo e Musica? E come mai in duplice versione italiano-inglese?
Si, sia testo che musica sono scritti da me con arrangiamenti scelti in studio ai quali hanno partecipato anche i componenti della band. Ho scelto la duplice versione per capire anche questa volta cosa mi si addicesse di più e penso che con l’uscita dell’album sarà molto facile intendere quale sia stata la mia scelta.

Hai iniziato a lavorare al tuo debut album? Ho visto che hai scelto di appoggiarti a Music Raiser (il cui budget è stato ampiamente superato) come mai?
I lavori sono in corso, in questi giorni andremo in studio per gli ultimi accorgimenti prima di passare alla vera e propria registrazione. Ho scelto di provare con Music Raiser perché purtroppo non tossisco soldi. Le persone di questo mondo parlano a vanvera e per riempirsi la bocca, fingono interesse per quello che fai ma alla fine le forze devono provenire da te stesso anche perché non c’è alternativa. Nessuno se ne frega del tuo desiderio di fare un album come si deve perché secondo te così lo meriterebbero le persone, l’egocentrismo non c’entra nulla col mio mondo, io faccio musica per gli altri, se la facevo per me stessa potevo anche continuare a strimpellare con la chitarra nella mia cameretta.

Ci anticipi qualcosa sui testi, le musiche dei brani e l’uscita?
Vi posso dire che il titolo sarà “REBELIGION” e che conterrà tutto il sound che prediligo come il rock, il metal e il grunge, ma con note mie strettamente personali.

Prima di lasciarci, raccontaci quali altri progetti hai in serbo per questo 2016?
Intanto mi concentro sul tour che ci sarà ad Aprile in Italia. Successivamente punteremo ad assemblare un nuovo tour dopo l’uscita dell’album poi… Sarà il tempo a dirlo cosa succederà.

Grazie infinite Ira Green per il tempo che ci hai dedicato, torna a trovarci…
Grazie a voi tutti per il vostro interesse \m/

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