Jenni Gandolfi è una cantautrice mantovana classe 1980. Ama scrivere e comporre, dopo l’album Crescere del 2008, Jenni pubblica nel 2017 per Cat Sound Records il disco Come l’acqua, disco dal quale si percepisce la crescita musicale dell’artista. Blog della Musica l’ha intervistata…
Ciao Jenni Gandolfi e benvenuta su Blog della Musica. Per chi ancora non ti conosce puoi presentarti ai nostri lettori?
Ciao a tutti, sono una cantautrice mantovana e insegnante di canto moderno, website www.jennigandolfi.com. Attualmente ho pubblicato due dischi e ho scritto un’ottantina di brani inediti. Il primo album s’intitola Crescere, pubblicato nel 2008 con Maxy Sound e il secondo, “Come l’acqua”, uscito con Cat Sound Records a fine 2017 e sono stata premiata in diversi festival per cantautori sia per le composizioni che per i testi.
Come l’acqua è il disco che stai promuovendo: che disco è questo nuovo lavoro di Jenni Gandolfi secondo te?
Questo album è il prodotto della mia maturazione, ossia il passaggio dalla cantante e interprete dei miei brani, alla cantautrice vera e propria; inoltre riguarda una maturazione dell’aspetto umano… sto “crescendo” e con me cresce anche il peso degli avvenimenti, della vita che mi sta intorno e la mia sensibilità.
Se potessi ascoltare un unico brano del tuo album Come l’acqua, quale dovrei ascoltare? Perché?
Ti farei ascoltare La mia stella, secondo me è il miglior brano dell’album, sia come intensità che come arrangiamento. Naturalmente, non è per tutti.
Parlaci ora dei testi dei brani di Come l’acqua, a chi si rivolgono? Che cosa ci raccontano?
Anzitutto, i testi si rivolgono a chi vuole ascoltare temi importanti e profondi ma anche a chi ha voglia di un brano “leggero”. Raccontano di storie di vita reali, di tutti i giorni. Nell’album si può notare un’escalation di intensità che parte da Oggi che cos’ho e arriva a La mia stella. Oggi che cos’ho riguarda la frenesia che attraversa la vita del giorno d’oggi; Canzone a un amico racconta dell’amicizia vera che dura una vita; La lotteria è la storia di tre operaie che un bel un giorno vincono un sacco di soldi comprando un “gratta e vinci”; La vita va è una riflessione sulla vita dopo l’incidente mortale di una mia amica; Le malelingue è la storia di chi, nei piccoli paesi non si fa mai gli affari propri; La guerra è descritta con gli occhi di chi, per sopravvivere, ha dovuto abbandonare la sua terra e tutto ciò che aveva; infine, La mia stella racconta del momento in cui si perde una persona cara e, nella disperazione, la si cerca tra le stelle in cielo.
E le sonorità musicali invece? C’è un suono particolare che ricerchi e che vuoi trasmettere?
Cerco un suono che possa rimanere il più naturale possibile, amo la semplicità.
Che messaggio vuoi portare con la tua musica?
Il messaggio è che la vita è bella in tutte le sue sfaccettature, sia passando attraverso la gioia sia attraverso il dolore, tutto serve… per citare la frase di uno dei miei brani “…La vita è fatta così, di dolore, poi gioia ed amore” (Di notte).
Se potessi collaborare con un musicista, del presente o del passato, chi sceglieresti?
Direi… Chopin, adoro la sua delicatezza.
Quali sono i prossimi progetti musicali di Jenni Gandolfi?
E’ già in cantiere il terzo album, che avrà sempre la vena del primo, con una prospettiva differente.
Grazie Jenni di essere stata ospite del Blog della Musica
Info: https://www.facebook.com/jennigandolfi80