Joseph Parsons torna con un nuovo, bellissimo disco: The Field The Forest. Due facce della stessa medaglia, due strade diverse che si incontrano sotto un sound delicato, melodico ma anche più duro…
Sometimes I need a path through a sun drenched field. One that feels good on my skin, my heart, my soul. A way that reflects hope or light, that gives me sense of peace in an unpredictable future. That shines.
And then there are times when I need adventure that amplifies my sense, where I touch the edge, a pounding drum in the distance, anticipation of what lurks beyond tree or turn. A path rich in risk of discovery…
E’ uscito The Field The Forest nuovo Album di Joseph Parsons, cantautore statunitense ormai di casa nel Vecchio Continente.
Si tratta di un doppio EP che si concentra su due diversi stili di scrittura di Parsons. The Field è legato alla meditazione sulla redenzione e sulle relazioni. The Forest invece è più avventuroso, dalle sonorità più dure e cupe ed esplora tematiche quali la mortalità, la guerra e l’amore.
Due parti distinte ma legate tra loro: l’ascoltatore infatti, alla fine del primo disco, sentirà la necessità di andare avanti e immergersi nel secondo.
Joseph Parsons ha deciso di far uscire la sua nuova musica in un formato alternativo all’album, come appunto due “assaggi” separati ma facenti parte della stessa fase creativa, due tappe dello stesso viaggio.
Il primo ciclo di canzoni contenute in The Field affronta la natura degli intrighi amorosi e la sfida del mantenere una relazione viva nel tempo.
Le ballate romantiche di Parsons sono malinconiche, melodiche, oneste e genuine. Ed è proprio questo che il pubblico apprezza, sia ai live che nei dischi del cantautore.
I remember how we’d fly, Under stars touching the sky, Just then we knew time would stop, Under this fragile moon
Proseguendo in The Forest Parsons ci porta lungo un cammino che attraversa un paesaggio sonoro malinconico e a volte anche infausto. Tutto questo è espresso attraverso belle melodie e testi poetici che ci accompagnano in questo nostro viaggio.
The Forest rappresenta anche una sfida per i musicisti di Joseph Parsons a spingersi oltre il loro indiscusso talento come formazione rock più dura (Scream, Bliss, Shadowland), dimostrando di essere altrettanto convincenti e curati nei brani più nostalgici e leggeri.
Questa seconda successione di canzoni si apre con il piccolo inno Scream per concludersi con Horizon, brano dallo stile pastorale e folk di stampo britannico.
Barren in the Fall, There’s no life at all, For you who brings the sun, Bring it to the horizon
E’ qui che la nostra guida ci lascia – davanti a noi il sole all’orizzonte – a riflettere e continuare il nostro viaggio da soli. Se si ha bisogno di un compagno di viaggio si può sempre ricominciare da capo con The Field.
The Field The Forest di Joseph Parsons è quindi un disco che non può mancare nella vostra cdteca. Soprattutto non può mancare in macchina. Vi accompagnerà nei vostri tragitti come colonna sonora un po’ timida, quasi dimessa, a volte delicata e intensa, a volte più cupa, ma a cui non riuscirete a distaccare l’orecchio.
Tracklist The Field The Forest
The Field
All The Way
Berlin
Need You
Don’t Belong
Fly
Fragile Moon
The Forest
Abyss
Scream
Baying
Bliss
Shadowland
Horizon
Info: https://www.facebook.com/jpbofficial/?ref=ts&fref=ts