Jurijgami: Breve ma Incenso | Recensione

Uscito per l’etichetta indipendente belga Cello Label, Breve ma incenso è l’EP di esordio di Jurijgami. Cinque i brani contenuti nel disco, che rivelano l’attitudine del cantautore comasco per il pop d’autore e per una scrittura dal taglio ironico e corrosivo. Ecco la recensione di Blog della Musica

Jurijgami, Breve ma incenso - copertina disco

Jurijgami, Breve ma incenso

Breve ma Incenso è l’Ep d’esordio del cantautore Jurijgami. Il cantastorie è una figura comune un po’ in tutte le epoche, capace di riunire e attrarre a sé le folle.

Jurijgami, sarà difficile azzeccare la pronuncia questo si, ma riesce in quest’intento e in quello di mettere insieme un lavoro ben confezionato con il suo Breve ma Incenso, disco d’esordio contenente cinque brani che scivolano via tutti d’un fiato.

Sonorità spudoratamente anni 80 per il brano di apertura LBNST, quasi pooheggianti, si potrebbe parlare di dinamiche post-rock, ma la lirica troppo stretta e incalzante non fa altro che sprizzare ammiccante !POP!.

“La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra il tedio e il dolore, passando attraverso l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia”, chi come me ha frequentato il liceo, fortunatamente son anni lontani, non può non aver sentito queste frasi ripetute dal professore di filosofia almeno una cinquantina di volte, la traccia numero 2 dell’Ep costruisce nell’immaginario dell’ascoltatore ricordi lontani fatte di momenti a fissare l’orologio nell’attesa dell’ultima campanella. Ci sono i synth, c’è il delay e tutto ci porta ancora alle sonorità anni 80, forse sarà ora di rispolverare il vecchio Fostex 3180 in cantina.

Girati verso di me sembra quasi la sceneggiatura di un corto, i protagonisti si susseguono uno dopo l’altro, una donna, una camicia gialla, la luna che è piena e Fiorenzo che farà a botte.

Il cuore di Breve ma Incenso è una ballad pura e semplice, forse pure troppo.

Singolo estivo con una spolverata di zucchero a velo sul panettone è Christian De Sica, divano, popcorn e i figli degli anni novanta nascondono tutti un segreto inconfessabile, alla frase: “Bambini è arrivata la nonna!” la tv si accendeva di corsa e c’era sempre Natale Sul Nilo.

L’ascolto di chiude con Flying Spaghetti Monster Pastafarianesimo e Rastafarianesimo uniti in una crasi religiosa dove l’Universo è stato creato da un invisibile e non rilevabile Prodigioso Spaghetto Volante, quando questi era in preda a una marcata intossicazione alcolica (si suppone che sia questo il motivo di un Creato imperfetto), chiusura degna per questo primo lavoro di Jurijgami che si dimostra un autore intelligente e raffinato, cappellino, occhiali da sole, in piscina galleggiante su fluidi dell’era disco dance sorseggiando un gin tonic all’ombra di un piccolo ombrellino.

Info: https://www.facebook.com/jurijgami/

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