Dove gli occhi non possono arrivare è il nuovo Ep dei La Stanza della Nonna che arriva dopo quattro anni dal precedente album. Ecco la recensione di Blog della Musica
La Stanza della Nonna, Dove gli occhi non possono arrivare
Dopo quasi quattro anni dall’ultimo album i La Stanza della nonna tornano a farsi sentire con un nuovo EP: Dove gli occhi non possono arrivare fuori dal 6 dicembre 2019.
Già dalla prima traccia è inevitabile notare una profonda evoluzione dall’ultimo album, che li voleva incastrati in troppo formali sonorità folk: la svolta elettrica con cui si apre Dove gli occhi non possono arrivare ci proietta in un inedito universo elettronico.
Grandi sperimentazioni musicali frutto sia della nuova composizione della band sia da importanti collaborazioni, fra tutte quella con Damiano Miceli: ne risulta un azzardo di distorsioni che si sviluppano al ritmo di una forte presenza della batteria.
Leggi l’intervista a La Stanza della Nonna
In Dove gli occhi non possono arrivare rimangono presenti le tematiche più care alla band, presentate tramite testi, che sono sicuramente il prodotto più degno di nota di quest’ultimo album: l’ozio creativo, la fuga della realtà, l’analisi dei rapporti umani si nascondono dietro una patina di frasi un po’ oscure, che non risultano tuttavia stucchevoli ma si pongono come veicoli di riflessioni profonde.
Il tentativo di mescolare stili differenti si coniuga perfettamente con il costante passaggio dall’italiano al dialetto, che diventa una tratto distintivo di queste tracce e rende il disco ancora più avvolgente, calandolo profondamente nella terra dei quattro artisti, senza mai essere banale.
Un tentativo sicuramente rischioso, quindi, con qualche sbavatura, ma senza dubbio con svariati punti di forza, che collocano questa giovane band nel più interessante panorama a metà tra il folk popolare e l’it-pop.
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