LeadtoGold sono un trio, siciliano di Augusta, apolidi del mondo ma soprattutto del tempo. Anzi, forse il tempo potremmo confinarlo in un range che va dagli anni ’60 ai famigerati anni ’80…
E poi l’immaginario che arriva prepotente da queste note è inconfondibile. Francia e rivoluzione, America e omologazione, Italia e sognatori di terre promesse. Un esordio ufficiale dal titolo “I” in cui troviamo “musica per organi caldi” – mi si conceda la citazione che vuole più richiamare un mood che un ben preciso contesto. Musica che sembra analogica e gran parte lo è, musica che ha del digitale ma che in gran parte non sembra. E poi quel sound sporco e bohémien di città metropolitana in rivolta, di letture impegnate nei salotti tra droga e alcool, la femme fatale e il Trainspotting di turno. Una canzone americana che i nostri interpretano davvero con grandissimo gusto. I video poi sono assolutamente cose preziose. Insomma: l’invito aperto e urlato ad incontrare il mondo dei LeadtoGold.
C’è una bella foto nella vostra press-kit (che abbiamo usato come copertina di questa intervista) in cui ripescate direttamente il film “The Dreamers” di Bertolucci o sbaglio? Nel caso, come mai?
Esatto l’ispirazione arriva da lì.
Fa parte di uno shooting che abbiamo fortemente voluto con la nostra amica fotografa Roberta Tocco: la prima volta che ci ha visti suonare live ha avuto la sensazione che tra noi tre esistesse una sorta di legame invisibile, un mondo tutto nostro in cui nessuno poteva entrare, estremamente intimo. Sia lei nei suoi lavori, che noi con la nostra musica, siamo fortemente influenzati dal cinema e le arti visive in generale, va da sé che dalle sensazioni che ha avuto vedendoci il richiamo ai tre protagonisti di The Dreamers era scontato.
E allora resto sul tema: quanto sogno c’è nella vostra idea di musica? Che ideali avete e che obiettivi sognate di raggiungere?
In realtà c’è poco spazio per i sogni nella nostra musica, vogliamo raccontare la realtà nuda e cruda per com’è e come questa generi alienazione e senso di inadeguatezza dentro di noi; almeno secondo il nostro punto di vista.
Il “viaggio” di I verso gli istinti più oscuri, è una sorta di grido di affermazione, di consapevolezza; come a voler dire “questo è ciò che siamo e sentiamo, ed è estremamente umano”
Il titolo è assai emblematico. “I” sta per io o per…? Autoreferenzialità oppure…?
Oppure per “primo” in numero romano.
Autoreferenziale comunque, perché crediamo che il messaggio di questo primo lavoro sia tutto racchiuso nell’origine del nostro nome, LeadtoGold: un riferimento all’accidia e al tedio artistico di cui questo primo lavoro è permeato.
Idealmente c’è la volontà di dare un seguito con un “II”…
America. Decisamente l’America del conformismo, mi viene anche in mente “Un giorno di ordinaria follia” a guardare il vostro ultimo video. Che ne pensate?
Nel videoclip di 2.57 decisamente si, l’immaginario ricreato prende da lì.
Ma in generale i temi che trattiamo, anche se possono sembrare così lontani dal nostro vivere quotidiano, non hanno una definizione geografica, crediamo siano idee più universali. Per fare un esempio, l’ideale di bello plasticoso e di chirurgia estetica, temi raccontati proprio su 2.57, possono sembrare tematiche “americane”, quando invece sono oramai realtà che toccano anche una cittadina piccola come la nostra.
E questi suoni avidi per niente figli del nostro pop? Da dove li avete catturati?
Siamo decisamente onnivori in fatto di ascolti, il risultato finale è una miscela di tanta roba: io (Sebastiano) e Sergio ad esempio abbiamo iniziato a suonare in adolescenza con il punk, per poi spostarci verso il rock’n’roll più puro degli anni 60/70; Giulia ha una forte influenza pop internazionale, ma ha anche assorbito il jazz e il cantautorato francese nel suo stile di canto.
Abbiamo cominciato poi ad affascinarci alla produzione elettronica qualche anno fa e quindi la new wave, il trip-hop, ma anche l’hip hop più recente di Kanye West o Kendrick Lamar. Potrei continuare pescando anche dai generi più disparati… (sorride)
Cerchiamo di “rubare” un po’ ovunque, sperando che il rielaborato che ne viene fuori sia qualcosa di distintivo e originale.
Info: https://www.facebook.com/ltgleadtogold/