Abbiamo incontrato Limoni, cantautore originario di Ferrara, che ci presenta la sua nuova uscita per Visory Indie dal titolo Voglio una tipa coi capelli blu. Ecco cosa ci ha raccontato…
Limoni descrive il suo ultimo singolo Voglio una tipa coi capelli blu. Il brano (uscito lo scorso 10 settembre per Visory Indie) è intriso del sentimentalismo caratteristico del cantautore ed è stato prodotto da Node. Si distingue dalle precedenti pubblicazioni, strizzando l’occhio al pop-punk e a sonorità synth-pop.
La tipa coi capelli blu è lo stereotipo della ragazza alternativa, l’esasperazione di un concetto che, tuttavia, sarà destinato a rimanere un ideale irrealizzabile relegato nella fantasia dell’artista. Quella ragazza non esiste e, pur ricercandola in ogni sguardo, l’autore rimarrà costantemente deluso, poiché di fatto nessuna sarà mai sufficientemente “blu”
Chi è Limoni e perché è uno dei cantautori più promettenti della scena indie italiana?
Limoni è un cuore marcio, ama il vino rosso e mettersi nei casini, o meglio, non lo ama ma in un qualche modo ci si ritrova sempre. Sono lusingato da questa domanda, il progetto è molto fresco ma sono molto soddisfatto del lavoro svolto con il team: il terzo singolo è stato inserito nella playlist editoriale Scuola Indie di Spotify, molto ambita dagli artisti emergenti della scena, ma non sta certamente a me giudicare.
Quali sono gli elementi che ricorrono maggiormente nella tua musica?
Non ci sono elementi particolari, mi piace attingere dalla mia vita personale. Parlo di quello che mi succede, delle situazioni in cui mi ritrovo, delle mie sfighe amorose. Diciamo che in un certo senso la mia musica va avanti di pari passo con la mia vita, c’è un’influenza reciproca tra le due.
Prima di appassionarti alla musica indie militavi in diverse band alternative. Che cosa ti porti dietro di quelle esperienze?
Tantissimo, scrivo canzoni e suono in band da quando ho tredici anni e ho sperimentato molti generi differenti. Vivere una band ti dà la consapevolezza di che cosa significhi fare musica insieme, della dimensione del live, del sapersi confrontare con altri musicisti e artisti. Anche in un progetto solista come il mio non si può prescindere dal lavoro di squadra e l’esperienza del collettivo penso conferisca una marcia in più nel comprendere certe dinamiche interne al processo creativo.
Voglio una tipa coi capelli blu l’hai scritta pensando a qualcuno in particolare?
È la prima canzone che ho scritto cercando di non pensare a qualcuno, quindi la mia risposta è no, ma in fondo quando cerchi di non pensare a qualcuno, a qualcuno ci stai pensando. È la canzone che mi ha permesso in un certo senso di esorcizzare la delusione del finale di tutta la storia con la ragazza di cui racconto nei singoli precedenti e per questo è un brano che mi sta particolarmente a cuore. La “tipa coi capelli blu” è un ideale, non rappresenta nessuno se non uno stereotipo per leggere in maniera più lucida un passato recente e ritrovare in qualche modo me stesso.
Cosa distingue questo pezzo dalle tue precedenti pubblicazioni?
Penso sia la maggiore esplosività a renderlo diverso dalle pubblicazioni precedenti. L’utilizzo della chitarra elettrica da un taglio leggermente punk, genere che mi affascina da sempre, e i sintetizzatori anni ’80 del ritornello penso conferiscano un’atmosfera molto particolare alla composizione: mi ricorda una fontana di colori.
Qual è stata fino ad oggi la tua più grande soddisfazione a livello musicale?
Penso che la mia più grande soddisfazione a livello musicale rimarrà sempre il diploma di pianoforte in conservatorio. È tra quelle mura che ho imparato tutto e quando il pensiero torna a quegli anni sento sempre un brivido di nostalgia che mi scorre lungo la schiena, un mix di tristezza e felicità. Questo progetto è in piedi da pochi mesi e sento di aver fatto notevoli passi avanti grazie anche al lavoro del team di Kovóo Agency e Visory Indie, ma mi piace sempre ricordare da dove sono partito, ricordare dove tutto è cominciato.
Dove speri di essere tra dieci anni?
In un posto che mi permetta di avere ancora tanto da dire.
Prossimi progetti?
L’idea è quella di non fermarsi mai, ho tanta musica pronta e non smetto mai di lavorare a nuove idee: scalpito già per le uscite dei prossimi singoli. I mesi a venire saranno molto divertenti.
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