Metal Machine Music di Lou Reed è il disco perfetto per la soffocante afa estiva, ma ottimo anche d’inverno e in qualsiasi situazione. Vittorio oggi ci parla proprio di questo disco…
Musica fresca? Che vuol dire? Musica da ballo? Troppa fatica! Ed allora con questo caldo soffocante fatevi ingoiare dai cuscini e dai vostri divani e ascoltate METAL MACHINE MUSIC. In formato cd, così non dovete fare nessuno sforzo. Parte e poi tzzz, ttttzzzzzz, ffffzzzz e tutti i possibili sibili immaginabili. Perfetto disco per la calda ed umida estate padana, pensato e realizzato da Lou Reed, il più newyorkese dei musicisti di NewYork, che nel 1975 decide di esprimersi servendosi del feedback e solo del feedback. Ma non gli bastava un solo LP. La sua furia creativa richiese un doppio Lp, dove le quattro parti della sua particolare musica metallica si potessero donare al mondo ed alle orecchie degli ascoltatori più esigenti. E più pazienti.
Ma come diceva l’immenso Principe De Curtis, ogni limite ha la sua pazienza, e troverete ben pochi pazienti che vi dichiareranno di averlo ascoltato tutto, questo disco di oltre un’ora, con la versione vinilitica infinita, in quanto sul lato 4 era presente un blocco donando all’ultimo pezzo un minutaggio senza fine.
Metal Machine Music: musica senza tempo
Ostico, inascoltabile, decerebrante e chissà quant’altro vi diranno i detrattori. Non ascoltateli. Immergetevi invece nella spirale dei quattro movimenti di METAL MACHINE MUSIC. Non richiedono nessun impegno, nessuna attenzione, non vi faranno battere nessun tempo: esattamente quanto serve in questi giorni torridi d’estate.
Musica senza tempo e senza ritmo. Musica in grado di evocare pace e tranquillità, vuoto e disperazione. A vostro piacimento.
Sono richiesti solo tempo e la minima capacità di azionare il lettore. Poi la totale apatia vi conquisterà. E l’afa vi sembrerà la migliore compagnia. Potete bere smodatamente oppure guardare ogni singola goccia di sudore che il vostro corpo produrrà. Potete osservare un punto luminoso o stare al buio. Questa musica riempirà lo spazio e non desidererete null’altro.
Diventerete gelosi di questi momenti e una volta finito (se sbloccherete il blocco di cui sopra) il dolce naufragar in questo mare di rumore bianco, comincerete a pensare che forse Lou Reed voleva prendere in giro qualcuno. E cominciate a sospettare che quel qualcuno potreste essere anche voi. Sospetto che fugherete immediatamente, spero. Anzi sono sicuro. In quanto tutti voi, dopo aver ascoltato METAL MACHINE MUSIC converrete che è il disco perfetto. Per far trascorrere queste giornate afose nel migliore dei modi e per darvi un’aria “arty” che non sapevate di possedere. Per non muovere nemmeno un muscolo e per rimanere finalmente da soli nella vostra camera preferita. Per dimenticare tutto e farsi dimenticare da tutti.
METAL MACHINE MUSIC di Lou Reed è pulizia. Ma non si limita a ripulire la tavolozza sonora: la sbriciola, e ne fa frantumi infinitesimali. Non c’è inizio, non c’è fine: è tutto svolgimento. È anarchia al suo definitivo capolinea. È catrame frastagliato che ghiaccia per sempre.
È un disco unico. Come siete voi.
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Come il vostro Vittorio