Soul in Peace. Esce il primo disco, autoprodotto, di Luca Ruzza. Un viaggio interiore, fatto di esperienze, emozioni, gioie, delusioni e dediche a persone care. La sua finestra sul mondo…
Luca Ruzza, classe 1981, con citazione di un suo caro professore alle scuole superiori: “Signora è meglio che suo figlio pensi alla musica… perché lo studio non gli vuole entrare in testa”, comincia fortemente a credere nella musica, a diplomarsi e laurearsi.
La Musica, l’unica sempre al suo fianco, in grado di dare sempre un’emozione diversa e nuove esperienze di vita.
Dopo varie esperienze di band, decide nel 2015, di lavorare con la propria anima, dando vita ad un “contenitore” di emozioni, delusioni, gioie e dediche a persone importanti della sua vita, trasformatosi poi in un vero Album.
Questa volta ci mette la faccia e la voce a dar vita quello che non è più un sogno, ma una pura realtà.
Realtà che si intitola SOUL IN PEACE.
Una voglia irrefrenabile di raccontarsi e far ascoltare la sua musica.
Già compositore in varie band, ma mai protagonista di una propria storia.
Alla ricerca di un’identità musicale, un vero e proprio stile e una propria espressione.
Libero di potersi esprimere e farsi conoscere come artista e cantautore, non abbandonando mai il suo immancabile spirito Rock.
L’Album Soul in Peace è disponibile su tutti i migliori Digital Store: Bandcamp, I-tunes, Spotify; Google Play, Apple Music, Zvooq, You Tube, Deezer.
Tracklist – Soul in Peace
1. Intro…ck. Semplice intro iniziale dal sapore Rock/Alternative e con retrogusto Grunge, pronto a riscaldare le orecchie ed aprire l’Album.
2. Baila. Il primo singolo (di cui possiamo vedere il video qui sotto) che ha anticipato l’uscita dell’album e che ha dato un po’ di gusto al palato. Titolo molto fresco ed estivo che cerca di ironizzare in chiave prettamente rock, quello che è il mondo attuale del lavoro in Italia e il disagio che vive l’essere umano ogni giorno.
3. Cammino di notte. La forte ricerca del silenzio, della calma, di un luogo dove i pensieri riposano, pensano e trovano la giusta dimensione senza più caos nella speranza di un futuro migliore.
4. In the sky. La lettera che avrebbe voluto esprimere a voce a suo padre. L’amore di un figlio verso il padre, che per uno strano destino, la vita interrompe quel legame d’amore, procurando un dolore immenso a chi ama e perde un punto di riferimento.
5. Nuovo giorno infinito. Scritta per l’amico Alessandro insieme al suo compagno di vita musicale Don Angelito, con la grande collaborazione di Tony Martuccelli alle percussioni. Questa canzone viene vista come una lettera scritta da chi dall’alto, vede il dolore che provano le persone a lui care e nel rassicurarle, indica il Nuovo giorno infinito come punto di partenza per la veglia della sua rinascita. La morte non è una fine ma una nuova nascita nell’infinito.
6. Soul in peace. La title track dell’album che da spazio, questa volta, proprio all’anima dell’autore, nel concentrarsi per realizzare quello che era un sogno. Basta paure, distrazioni e strade diverse, qui l’autore decide di ascoltare il proprio istinto e da solo trovare la propria pace e serenità.
7. You can see. Esprimere a parole l’amore, scriverlo e farlo sentire fortemente alla persona amata è sempre difficile. A volte bastano piccoli gesti, semplici sguardi, lo sfiorarsi farle capire che è immenso, infinito e l’amore che prova per lei come fosse la “casa mia” (dice l’autore), il suo unico mondo felice. A volte vivere in una situazione precaria di disagio sociale, dove gli spiragli non danno segnale di ripresa, dove i pensieri affogano le felicità e non puoi osare a far nulla di più grande, la forza dell’amore è l’unica a darti il giusto senso dell’essere felice, il giusto mondo felice.
8. Non so che sia. Un pezzo strumentale, dove Luca non vuole ancora scrivere parole, ma semplicemente suonarlo e dando spazio alla voce della sua chitarra.
Info: https://www.facebook.com/lucaruzza.page/?fref=ts