I primi stili musicali: il Lundu. Dopo la Modinha, il Lundu è l’altro stile musicale, nato con gli schiavi di colore, che ha caratterizzato gli inizi della musica popolare brasiliana. Una danza di origini africane che divenne un ballo tipicamente brasiliano e che evolverà anche in canzone
Continuiamo il nostro viaggio nelle origini della Musica Popular Brasileira occupandoci del Lundu (pronuncia: Lundù). Accanto alla già citata Modinha, nel XVIII sec., si affaccia il Lundu. Mentre la Modihna era espressione di una tradizione musicale Europea, contaminata e rielaborata in un continuo scambio tra Brasile e Europa, in particolare con il Portogallo, il Lundu nacque dalla fusione di elementi musicali tribali dell’Africa, principalmente ritmici, introdotti dagli schiavi di colore, e da contributi melodici e armonici della musica bianca, con chiari riferimenti alla musica Europea. Il Lundu fu la prima forma di genere musicale “afros” al quale gli storici della musica attribuisco la paternità del Maxixie (non tutti a dire il vero) e del Samba!
Origini del Lundu
I primi schiavi d’Africa vennero deportati in Brasile verso la fine del XVI Secolo e con essi, quindi, anche la tradizione musicale delle tribù di provenienza (in questo caso principalmente di origine congolese e soprattuto angolana). Da questo punto di vista, c’è un notevole accordo sul fatto che il Lundu tragga le sue origini dalle tradizioni delle tribù Bantu dell’Africa occidentale, così come il fatto che la parola Lundu derivi da Calundu, un culto africano praticato nel Brasile coloniale. La danza originale degli schiavi era accompagnata con percussioni ed effettuata posizionandosi in circolo.
Da qui il nome brasiliano Batuque de Roda (o Rodas de Batuque), traducibile in “Ruota dei Tamburi”. (Il batuque, o batuku o batuk era comunque già noto per descrivere una danza poliritmica dell’arcipelago africano di Capo Verde).
Nel link seguente è possibile vedere il batuque praticato a Capo Verde, paradigma dei primi Modinha degli schiavi africani in Brasile.
La vocazione originale del Lundu paticato dagli schiavi constava del corteggiamento tra fidanzati durante la roda, dove generalmente una ragazza si poneva al centro del gruppo e iniziava a danzare in modo ammiccante per richiamare l’attenzione dei maschi cantando anche versi ambigui e provocanti. Il Lundu iniziò quindi anche a esser danzato in coppia e ben presto il tutto si trasformò in una danza dal sapore sensuale.
Oggi il Lundu nella forma della Roda è ancora ballato nella Ilha de Marajó e nei dintorni di Belém (noto come Lundu Marajoara). Nello schema della roda esso è ancora ballato seguendo alcuni passaggi: si inizia scandendo il ritmo, la gente che intenda danzare inizia a raggrupparsi, quando iniziava la melodia una ragazza o ragazzo si pone al centro del gruppo e inizia a danzare, si forma e dopo un poco chi sta al centro chiama qualcun?altro a sostituirlo in uno scambio continuo.
Nel Link seguente è proposto un Lundu marajoara dove è possibile cogliere gli aspetti ritmici del Lundu originale, oltre allo stile sensuale della danza di coppia:
L’evoluzione del Lundu
Della poliritmia di sapore africano, lo stile ritmico binario divenne prevalente e su questo schema, tendenzialmente sincopato anche se senza un gruppo ritmico caratteristico, si fusero i temi melodici e armonici della musica Europea dando così al Lundu la forma di canção (canzone) verso la fine del XVIII Secolo. Il Barbosa, già padre della Modinha, fu uno dei primi fautori di tale trasformazione.
L’impossibilità di vederlo ballato nelle corti portoghesi, durante il suo soggiorno europeo, costrinse il Barbosa a trasformarlo in uno stile cantato. La chitarra e il violino vennero introdotti nell’accompagnamento, e più tardi anche il pianoforte. Nella forma di canzone il Lundu diviene uno stile caratterizzato da una melodia allegra, da un tempo binario, in modo generalmente maggiore e con testi dal sapore satirico e malizioso. Come detto, vista la sua comparsa in contemporanea con la Modihna, il Lundu venne anche “praticato” da autori della Modinha.
Oltre al Barbosa citiamo sempre Francisco Manoel da Silva (il compositore dell’Inno Brasiliano), Henique alves de Mesquita, Cândido Inácio da Silva. Similmente alla Modihna, anche il Barbosa, da musica di origini umili e popolari, fu oggetto di trasformazioni stilistiche. La forma del Barbosa venne resa più elegante diventando Lundu de Salão, ovvero uno stile ballato nei saloni di danza. Nel XIX Secolo il Lundu è caratterizzato da toni più popolari e, in questo, Xisto Bahia fu uno dei massimi esponenti dello stile del periodo.
Da menzionare come il suo Lundu “Isto è bom” venne registrato nel primo disco di musica brasiliana nel 1902, e che viene riportato nel link seguente, preziosa testimonianza di quello stile:
Dagli inizi del XX secolo il Lundu andrà a sostituire la Modinha come stile per interpretare la canzone d’amore cedendo un poco la sua vocazione di danza al più spregiudicato Maxixie.
La metamorfosi del Lundu è una storia affascinante che parte dalle tradizioni tribali africane, si mescola con le armonie tipiche europee e da danza, ai suoi primordi, diviene poi anche canzone popolare. Il suo ritmo sarà l’ispirazione per il Maxixie e il Samba, ma anche per il Choro e il Tango Brasileiro. Spesso è difficile percepire le sottili differenze tra i vari stili, che non si sono mai succeduti in modo netto, a meno di conoscere alcuni dettagli tecnici. Ecco perchè il Lundu è considerato uno dei capostipiti della Musica Popular Brasileria!
Conclusioni
Ci lasciamo con due brani: un gradevole Lundu anonimo del XIX secolo che ritengo una delicata sintesi dell’evoluzione dei suoi tratti caratteristici. Mancherebbe il testo alla melodia per cogliere appieno anche l’aspetto di canzone, ma questo non lo rende meno apprezzabile.
e un Lundu-canção… Atè logo!
A cura di Alberto Casella
FONTI
– “Uma História da Música Popular Brasileira: Das Origens à Modernidade” -Jairo Severiano –2013 3ª edição
– Miller, Richard. “African Rhythms in Brazilian Popular Music: Tango Brasileiro, Maxixe and Choro.” Luso-Brazilian Review, vol. 48, no. 1, 2011, pp. 6–35. JSTOR, www.jstor.org/stable/41342566
– https://pt.wikipedia.org/wiki/Lundu
– https://pt.wikipedia.org/wiki/Batuque_(Cabo_Verde)