Maddalena Casulana, madrigalista e compositrice, liutista e cantante vicentina, visse nella seconda metà 1500 ed è considerata probabilmente la prima donna compositrice della storia della musica…
In questo mese in cui si celebra la donna, anche Blog della Musica ha dedicato la maggior parte dei nostri post a cantautrici e musiciste donne e in questo articolo vorrei parlare di quella che sembra essere considerata la prima donna “compositrice”: Maddalena Casulana.
Biografia e Opere di Maddalena Casulana, liutista, cantante e compositrice
Maddalena De Mezari Casulana, liutista, cantante e compositrice, nata a Vicenza presumibilmente nel 1540, purtroppo non ci sono notizie certe e non si hanno notizie di lei che vanno dopo l’anno 1591.
Maddalena “Casulana”, appellativo che sembra provenire dal luogo in cui visse, Casole D’Elsa (Siena), che all’epoca era un fiorente centro musicale dove operava il compositore Frà Leonardo Morelli, detto Casulano. Maddalena fece i suoi studi musicali proprio qui e in seguito la ritroviamo anche alla Corte De’ Medici a Firenze dove Isabella De’ Medici le fa da protettrice e la incoraggia nella sua attività “professionale” di compositrice commissionandole Il primo libro de’ madrigali a quattro voci pubblicato nel 1568 a Venezia. Questa raccolta, si apre con una dedica a Isabella de’ Medici che contiene quella che probabilmente è una della prime rivendicazioni del ruolo della donna in ambito professionale.
All’Illustrissima et Eccellentissima Signora, la Signora Donna Isabella De’Medici Orsina, Duchessa dei Bracciano. Conosco veramente Illustrissima et Eccellentissima Signora, che queste mie primitie, per la debolezza loro, non possono partorir quell’effetto, ch’io vorrei, che sarebbe oltre il dar qualche testimonio all’Eccellentia Vostra della divotion mio, di mostrar anche al mondo (per quanto mi fosse concesso in questa profession della Musica) il vano error de gl’huomini, che de gli alti doni dell’intelletto tanto si credono patroni, che par loro, ch’alle Donne non possono medesimamente esser communi. Ma con tutto ciò non ho voluto mancar di mandarle in luce, sperando che dal chiaro nome di Vostra Eccellentia (a cui riverentemente le dedico) tanto di lumi debbano consequire, che da quello possa accendersi qualche altro più elevato ingegno, a dimostrar con chiari effetti quello che non ho potuto dimostrar’io se non con l’animo. Gradisca dunque l’Eccellentia Vostra questa mia candida intentione, e se da così immaturi frutti non me ne potrà venir quella lode, che sola è il premio delle virtuose fatiche, faccia almeno la bontà di lei, ch’io ne god ail premio della sua gratia, che così, se non per buoni, almeno per fortunatissimi saranno da me sempre reputati; et a Vostra Eccellenta humilmente bacio le mani. De Venetia il di x. d’Aprile. 1568. Di Vostra Eccellentia Humilissima Servitrice. Maddalena Casulana.
Lo stile compositivo dei Madrigali di Maddalena Casulana
I suoi madrigali rivelano uno stile molto personale ed originale, molto probabilmente perchè non risulta abbia avuto un insegnante di musica specifico per questa disciplina. In tal senso si nota, nei madrigali, una mancanza di elementi compositivi tipici, e di deroghe ai canoni armonici, quali: le imitazioni, la presenza di molti cromatismi e quinte e ottave parallele, così come il frequente ricorso dei temi nel volgere di poche battute. Tutto questo però viene messo in secondo piano dagli effetti originali e caratteristici che ne scaturiscono. Da passaggi a volte angusti e drammatici dove contrappone i registri alti a quelli bassi, a linee melodiche ad una sola voce con lenti aumenti cromatici e utilizzi di dissonanze ardite per quell’epoca.
Orlando di Lasso, Caterina Willaert e Maddalena Casulana
Uno dei suoi pezzi è stato diretto da Orlando di Lasso, maestro di cappella alla corte del Duca Alberto V di Baviera, al matrimonio dell’arciduca Guglielmo V, figlio del Duca, nel 1568 a Monaco, ed è rimasto impressionato dalla sua bravura. Insieme a Maddalena c’era un altro compositore di sesso femminile, Caterina Willaert, parente, ma non figlia, del famoso maestro Adriano Willaert (c1490-1562). Maddalena per questa occasione compose il mottetto a cinque voci Nil mage iucundum, con il testo di Nicolò Stopio che cantò lei stessa ricevendo “grandi lodi”.
Nel 1570 la compositrice Maddalena Casulana pubblica, sempre a Venezia, Il secondo libro de’ madrigali a quattro voci dove ci si trova una dedica a “Signor Don Antonio Londonio, Presidente del Magistro ordinario, & del Consiglio segreto del Re Catolico nello stato di Milano” che contiene 21 madrigali.
Di questi anni di vita di Maddalena troviamo testimonianze negli “Esercizi Filosofici” del musicista Nicolò Tagliaferro in cui si suppone che la stessa si fosse stabilita a Milano. Tagliaferro in questo suo documento racconta che Maddalena invece di dedicarsi all’arte del canto, preferisce dedicarsi all’arte della composizione in cui «ella si dilettò molto, anzi più di quello che a profession donnesca conviensi». Di Maddalena De Mezari Casulana non si hanno notizie certe neanche riguardo al marito, cosa alquanto strana, che sembra essere stato un certo Giacomo Mezari di cui però non si sa quasi nulla.
Il primo libro de’ madrigali a cinque voci
Ormai all’apice della notorietà, nel 1583 Maddalena pubblica la sua ultima opera pervenutaci, Il primo libro de’ madrigali a cinque voci: in esso si legge la dedica al conte Mario Bevilacqua, personaggio di spicco dell’Accademia Filarmonica di Verona, e il ringraziamento per averle consentito di dimostrare le sue qualità artistiche presso la stessa Accademia. Sempre nel 1583, Maddalena è a Verona in un’esibizione all’Accademia Olimpica che sembra essere stato l’ultimo atto della sua attività artistica, sulla quale non vi sono ulteriori documenti. Di Maddalena sono giunti ai giorni nostri un totale di 66 madrigali.
Maddalena Casulana fu una donna che non si annoiò come molte altre sue contemporanee. Le sue qualità artistiche e diplomatiche le permisero di instaurare legami con importanti ambienti a Venezia, Verona, Vicenza e Padova, oltre che, grazie a Orlando di Lasso, a Vienna. Durante la sua vita Maddalena incontrò molti musicisti importanti della sua epoca tra cui ricordiamo Andrea e Giovanni Gabrieli e Alessandro Striggio.
Guida all’ascolto: Morir non può il mio cuore, Maddalena Casulana
Morir non può il mio cuore, di cui vi propongo il video, è un madrigale a 4 voci molto bello composto da Maddalena Casulana, che fece la sua prima apparizione nell’antologia Il Desiderio, pubblicato nel 1566, e poi di nuovo ne Il Primo Libro di Madrigali a quattro voci nel 1568. Il testo è scritto sulla base di una poesia di Jacobo Sannazaro.
Morir non può il mio cuore:
ucciderlo vorrei, poi che vi piace.
Ma trar no si può fuore
del petto vostr’ove gran tempo giace.Et uccidendol’io, come desio,
so che morreste voi,
morrend’ anch’io.
La Casulana fa ricorso a diversi paradigmi compositivi allo scopo di far risaltare al meglio la tensione emotiva che permea il brano. Attraverso cadenze evitate che sottolineano il culmine delle progressioni emotive e sezioni di omofonia contrapposte a sezioni imitative, Maddalena dipinge il piacere e il dolore dei due amanti, diviso tra il desiderio di “morire” e lasciarsi o di rimanere uniti nell’amore. Buon ascolto.
Approfondimenti: pubblicazioni Consigliate su Maddalena Casulana
Fonti
- website: www.enciclopediadelledonne.it
- http://coloraturaconsulting.com
- Claiming Voice: Madalena Casulana and the Sixteenth-Century Italian Madrigal by Samantha Heere-Beyer Bachelor of Arts, Lebanon Valley College, 2007