INTERVISTA | Marcello Parrilli: il cantautore italiano con quel sapore americano

Si intitola Moderne Solitudini il nuovo lavoro del cantautore toscano Marcello Parrilli. Lo abbiamo intervistato e ci siamo fatti raccontare il suo disco. Buona lettura

Sono tante le solitudini del tempo moderno, fatto di vita digitale e sempre più dedita all’effimero e all’estetica della cose. E dalla sua, Marcello Parrilli sfoggia sempre un canzone classica dal punto di vista pop, con l’immancabile solitudine di un cantautore, con quel velo di nostalgia e di dannazione sociale, spirituale, con quella resa che non è sconfitta ma solo ripartenza. Ed è anche interessante quel colore americano con cui arreda il suono prima di tutto oltre che quel certo modo di cantare le melodie. Pubblicato dalla RadiciMusic, Moderne Solitudini è il quinto lavoro in studio di Marcello Parrilli e noi, come di consueto ogni giovedì, mandiamo in onda sulla nostra pagina anche il video ufficiale che in qualche modo è sintesi un po’ di tutto questo disco di una personalità artistica che si dimostra coerente ed equilibrata.

Un piacere ritrovarti. A noi piace sempre partire dalle forme e dai nomi. “Moderne solitudini” direi che si spiega da se. Ma nello specifico secondo te sono solitudini umane o tecnologiche? Chi è la vittima e chi il protagonista?
Ciao ragazzi, piacere mio, sicuramente sono solitudini umane spesso causate dalla tecnologia e dal modernismo. Paradossale è che in questo momento storico invece sono proprio le tecnologie che ci stanno aiutando a mantenere i contanti. Direi che la vittima e allo stesso tempo la protagonista è la condizione umana.

Parliamo della copertina. In che modo si lega al titolo di questo disco?
La copertina di questo mio quinto lavoro in studio è un fotogramma del video de La Resa, secondo singolo estratto di questo nuovo album. Mi piaceva molto l’idea di mantenere, anche nella copertina, l’armonia che la ginnasta campionessa italiana di Pole Dance e protagonista del video riesce ad esprime in ogni suo movimento. Credo che rappresenti bene la mia musica.

A questo punto parlando dell’amore e del sesso, in termini sociali… quanto tutto questo sia parte integrante di queste nuove solitudini?
L’amore è il motore che muove il mondo. L’incapacità di relazionarci e di amare ci porta in uno stato di profonda solitudine. Se poi è forzata come quella che stiamo vivendo tutti noi in questo momento, è ancora più difficile da affrontare.

La canzone di Marcello Parrilli… in che modo ha cercato e ha trovato contaminazione in queste ultime tendenze della scena indie?
A mio modo di vedere penso che abbiamo tenuto molto le distanze… sbaglio? Non so che dirti, quando compongo, musica, che sia una canzone o un brano musicale non mi interessa molto che assomigli o che faccia parte di una determinata scena musicale. Sinceramente poi non saprei neanche dirti qual’è la scena indie italiana in questo momento…la mia musica e le mie canzoni risentono sicuramente delle influenze dei miei studi musicali e dei miei gusti, che spaziano dal cantautorato italiano alla musica elettronica passando dal minimalismo musicale americano.

A chiudere Marcello… come la vedi la musica che gira intorno?
Come la percepisci la sua ispirazione? Sinceramente nelle nuove uscite ci sono poche cose che mi entusiasmano…ultimamente mi concentro molto sull’ascolto degli arrangiamenti e della produzione musicale e a volte trovo cose notevoli, rimango invece deluso spesso dai testi…Mi piace molto ascoltare le cose degli amici cantautori che ho incontrato in giro in questi anni, durante le varie rassegne che ho organizzato o a cui ho partecipato, e molte delle loro canzoni, sconosciute ai più, sono bellissime.

Guarda il video di Marcello Parrilli

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