Marco Bianchi Lemon 4et: Pixel

Marco Bianchi Lemon 4et ha pubblicato Pixel, il primo album di questo giovane talento del vibrafono

“Finalmente un disco jazz che lo ascolti e non ti rompi le balle” (Rocco Tanica)

Marco Bianchi Lemon 4et, Pixel

Marco Bianchi Lemon 4et, Pixel

Si intitola Pixel l’album del vibrafonista Marco Bianchi, che per la prima volta si presenta al grande pubblico in veste di compositore, arrangiatore e produttore affiancato da tre musicisti di livello mondiale: Nicola Tacchi (chitarra), Roberto Piccolo (contrabbasso), Filippo Valnegri (batteria) che assieme formano il Marco Bianchi Lemon 4et.

“Ho cercato di incidere il disco che avrei voluto sentire” ci dice Marco Bianchi. Un album che non è facilmente “catalogabile” in quanto è ricco di spunti e riferimenti in una totale esigenza di libertà d’espressione: nei suoni, nei timbri, nei generi, nella struttura compositiva. Da qui il titolo Pixel, inteso come piccola parte di un’immagine con proprie caratteristiche che brilla su un monitor, non distinguibile ad occhio nudo, e che solo quando si unisce agli altri mostra la sua vera identità. Pensare per immagini e trasporre in musica è quello che ha fatto anche per questo album il vibrafonista e compositore Marco Bianchi avvezzo a scrivere colonne sonore per Tv, Radio, Cartoni Animati e documentari. Proprio ispirandosi al film degli anni ’90 “Clerks” ha scritto l’omonimo brano; pensando invece al dietro le quinte dei set cinematografici nasce Jimmy Jib (braccio mobile per telcamere) per il senso di fluidità e continuità reso dalla musica; originariamente composto per un documentario è il brano Learn to Fly; mentre Breaking Bad è ispirato ad una delle serie Tv più famose al mondo. Di tutt’altra derivazione gli altri quattro brani ad esaltare l’arrangiamento e l’aspetto ritmico: la ballad Bolla; Octopus’ Carousel a richiamare le sonorità della musica popolare; Red Hot Chili Boppers brano con “tranelli ritmici e metrici”; ed infine Ninna Nonna con frequenti cambi di tonalità.

Per Marco Bianchi, Pixel segna un momento importante nella crescita artistica e professionale facendogli guadagnare l’appellativo di leader; perché in qualità di affermato sideman ha, infatti, inciso già 45 dischi in 19 anni di carriera, partecipato a Festival Internazionali/Nazionali e ottenuto importanti riconoscimenti oltreoceano. Oltre a numerose collaborazioni con i più importanti esponenti del mondo del Jazz (tra cui Roberto Gatto, Michel Godard, Gunter “Baby” Sommer, Massimo Nunzi, Andrea Braido, Giovanni Falzone, Alfredo Ferrario, Gianni Basso ed Engelbert Wrobel) è docente di masterclass sul vibrafono jazz sia nei conservatori italiani, sia all’Estero.

Nel CD è presente inoltre, una scanzonata prefazione firmata Rocco Tanica di Elio e Le Storie Tese sotto forma di “brevi slogan pubblicitari misti a testi per fascette, di quelle che accompagnano i libri in uscita, in modo da fissare su carta le intuizioni più meravigliose che l’ascolto del disco mi aveva suscitato”.

Pixel del Marco Bianchi Lemon 4et è disponibile nei principali store digitali e nel formato tradizionale ai concerti. Marco Bianchi è presente sui Social e sul “Dizionario del jazz italiano” (F. Caprera) edito da Feltrinelli.

Track List

  1. Clercks (6’ 21’’)
  2.  Jimmy Jib (7’ 32’’)
  3. Learn To Fly (7’ 08’’)
  4. Breaking Bad (7’ 53’’)
  5. Bolla (3’ 18’’)
  6. Octopus’ Carousel (4’ 00’’)
  7. Red Hot Chili Boppers (6’ 03)
  8. Ninna Nonna (4’ 57’’)

Credits
Marco Bianchi (vibraphone)
Nicola Tacchi (guitar)
Roberto Piccolo (double bass)
Filippo Valnegri (drums)

Composto arrangiato e prodotto da Marco Bianchi. Registrato, Mixato e Masterizzato da Giordano Colombo in January 2015, presso “Auditoria” Records, via Andrate Vecchia, 3, Fino Mornasco (Como) – Italy www.auditoria.it/

Info: http://marcobianchivibes.wix.com/marcobianchivibes

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