Ci regala un nuovo disco la giovane cantautrice milanese. E anche questa volta non sembra proprio uscito dal grigio di periferia di una grande città e neanche dalle più antiche e nostrane tradizioni italiane. Margherita Pirri e le sue nuove 15 canzoni di cui solo 3 sono in italiano e poi si balla tra francese e inglese. La bellissima “Briciola di Polvere” anche finalista del premio Bianca D’Aponte. E poi un’altalena preziosa di emozioni in tinta unita, senza scossoni ne sorprese, senza presunzione ne rivoluzione. Il video che vi abbiamo postato è del brano “Cara Milano”, splendida poesia dedicata alla sua città, singolo estratto dal suo precedente lavoro “Daydream” del 2011. Questo e sicuramente molto altro ancora nell’intimità di “Looking for Truth”. Ne parliamo con Margherita Pirri:
Ti abbiamo conosciuta sempre in una veste così delicata e armoniosa. Come mai questo mood per la tua musica?
E’ davvero difficile trovare una risposta a questa domanda. La musica che scrivo riflette in parte la mia personalità, il mio modo di essere e di vedere le cose. Poi, naturalmente, credo sia anche molto importante per noi compositori tutto ciò che abbiamo assimilato ascoltando diversi generi musicali nel corso della vita. Nella musica sono onnivora. Figurati che in questo periodo stò ascoltando molto i Muse, i Placebo, gli Aerosmith e i Guns N’Roses! L’aspetto delicato e armonioso come definisci, credo che comunque faccia parte delle corde del mio cuore.
Cos’hai preso dall’America?
L’America è per tutti noi cantautori e compositori un punto di riferimento. Sono sempre rimasta affascinata da Woodstock, da gruppi e artisti anni ’60,’70 e anche anni ’50. Tantissimi artisti, tra cui Buddy Holly, gli Eagles, gli America, i Byrds o i Mamas and Papas, I Creedence Clearwater Revival, Bob Dylan, Leonard Coen e il suo modo incredibile di raccontare storie. E ancora, la colonna sonora di “Forrest Gump” , del “ Laureato”. Le voci da brividi di Eddy Vedder, Bryan Adams (anche se canadese), Jon Bon Jovi, Bruce Springsteen. I bellissimi film di introspezione alla ricerca di sé attraverso la natura e la libertà come “Into the Wild” o “Easy Rider”con delle colonne sonore incredibili. La lista è molto lunga, non so dire di preciso cosa posso aver preso dall’America ma di sicuro ho ascoltato moltissima musica di autori americani.
Perché non cantare solo in Italiano? Come mai cerchi l’Inglese, il Francese o il Tedesco?
Ho studiato per molti anni le lingue straniere che hai citato. Quando cresci bilingue (ho frequentato dall’asilo alla maturità la scuola tedesca qui a Milano) ti viene naturale scrivere in una lingua diversa dall’italiano. Credo che le lingue siano musica e ogni lingua ha una sua musicalità particolare che va ricercata attraverso un’analisi della parola o di un verso, sempre raccontando una storia. In inglese ad esempio, si riesce a condensare più concetti in poche parole, mentre in italiano tendiamo a scrivere un testo più ricco. La vera difficoltà della lingua italiana consiste nel riuscire a condensare in un testo poche parole, senza dire troppo, perché è bello lasciare che gli ascoltatori riflettano e trovino un significato anche personale diventando creativi.
Quanto invece ti senti italiana nella musica che fai?
Quando scrivo una canzone non penso alla lingua in se ma per lo più alla melodia, il testo viene dopo e di solito parte del testo è già nella melodia. Posso dirti quindi che è molto casuale la lingua in cui decido di scrivere, dato che nel mio caso, funziona in modo spontaneo e naturale.
“Looking for Truth”…ci sei riuscita a trovare la verità?
La ricerca non finisce mai! Se smettiamo di cercare la nostra strada, di ricercare la verità in noi stessi è come se morissimo dentro. Una delle cose più belle che possediamo è la nostra mente così complicata e semplice allo stesso tempo che ci permette di pensare, di viaggiare, di conoscere e sognare. La mia ricerca è appena iniziata e spero non finirà mai. E’ bello confrontarsi anche con le verità degli altri che ci arricchiscono.
Un domani vedremo mai Margherita Pirri in una veste più elettrica?
Non si sa mai, nella vita può succedere di tutto!