INTERVISTA | La ZANIN colpisce e segna: l’esordio che fa scuola

Zanin è il disco di esordio della cantautrice Margherita Zanin prodotto da Roberto Costa. Margherita ce lo racconta nella nostra intervista…

Si intitola Zanin il bellissimo esordio di Margherita Zanin che raggiunge il mercato e questa nuova scena indie italiana… e, presunzione a parte, sono dieci i piani a demarcare la distanza con quelle che sono le mode del momento. Una produzione ad arte e mestiere guidata da Roberto Costa (già a lavoro con Dalla, Ron, gli Stadio e tanti altri…) che porta a casa un ensemble di 8 brani in cui troviamo il singolo Piove di cui vi abbiamo già mostrato il video ufficiale e Generale come omaggio a De Gregori. Messi da parte questi due capitoli che in qualche modo vogliono rendere un degno tributo alla scena nostrana, dalle origini all’attualità dei suoni, è tempo di dare spazio alle vere contaminazioni della Zanin che prevedono l’europa moderna e l’occidente antico in un complesso dialogo di stile, tra Blues e ballad on the road e poi anche qualche prezioso sostegno di elettronica mai eccessiva e mai invadente. Una breve ed intensa chiacchierata con Margherita Zanin per gli amici di Blog Della Musica:

Un disco internazionale… nei suoni come nella scrittura. Cosa significa davvero per te che sei Italiana?
Per me significa non limitare il proprio gusto e seguire l’emozione che ci regala la musica al 100%.

Come colleghi da un punto di vista di scrittura e di sonorità un singolo come Piove al resto del disco che sembra avere totalmente altra pasta?
Piove
è un brano che ho scritto dopo l’esperienza londinese, incarna il mio mondo di oggi, non tanto diverso da quello di prima ma molto più maturo, sicuramente.

Purtroppo o per fortuna dobbiamo citare Amici del 2013: perché esserci e cosa ritroviamo di quell’esperienza in questo disco d’esordio?
L’esperienza del live, la propria maturazione artistica.

Parliamo di produzione: questo disco merita un encomio, ce ne fossero esordi di questo livello. Cosa pensi invece del resto della scena indie che ti circonda fatto spesso di sonorità maleducate e voci assai poco intonate?
Penso che ci sia per tutti un posto nel mondo e poi la musica dev’essere un’ onda libera, sempre. Io guardo quello che faccio io e ascolto volentieri quello che fanno gli altri, sempre con molto rispetto.

Ma soprattutto oggi: che significa per te fare un disco?
Sono felice, sono stata fortunata.

Chiudiamo con il singolo Piove: ho forte l’impressione che dietro questo ritorno ciclico di arpeggio di chitarra e dietro questo mood così “noir” ci sia dell’altro…forse la chiave di tutto il disco?
Credo di sì.
La nuova Marghe ha aperto la mente e continuerà a mettersi sempre in gioco.
Finalmente mi sento più libera ed una vita con la musica non può essere che un viaggio meraviglioso ed incredibile a cui è dovere partecipare.

Info: https://www.facebook.com/margheritazaninsinger/?fref=ts

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