Matteo & Bro, il nuovo album di Matteo

Matteo & Bro è il nuovo disco del DJ e produttore francese Matteo che condivide il suo tempo tra Francia, Sud America, India e Turchia. Matteo unisce con uno stile caratteristico hip-hop ed elettronica, fondendo i suoni di ieri con delle chicche contemporanee. Lo abbiamo intervistato…

Ciao Matteo, grazie per essere qui! Il tuo nuovo disco da poco uscito si chiama Matteo & Bro. Ci puoi dire qualcosa in merito?

Il progetto Matteo & Bro è frutto dell’incontro tra un produttore musicale e un gruppo di musicisti. Una collaborazione a geometria piuttosto variabile ma con una base d’influenze nella composizione molto varia.

Sei parte del collettivo musicale francese Chinese Man. Quali sono le principali e sostanziali differenze tra il tuo progetto solista e quello con i Chinese Man?

Quando noi produciamo con i CM, partiamo sempre da un campionamento. Per Matteo & Bro, tutto è stato composto e fabbricato a partire da una sessione creativa, in immersione.

Matteo, tu vieni da Marsiglia, una città culturalmente molto vivace, ma ti dividi tra altri Paesi: India, Sud America, Turchia in particolare. Cosa fai in quei Paesi? Cosa ti offrono questi luoghi in più rispetto a Marsiglia?

Da diversi anni, con i tour coi Chinese Man, ho l’opportunità di fare degli incontri artistici e umani molto interessanti. Ho scelto, in più riprese, di tornare in alcuni Paesi per registrare degli artisti, tutte queste destinazioni sono di grande ispirazione per me! Questo è accaduto per esempio per il mio primo album solista “Scaglia”.

C’è un’alchimia tra quello che ho imparato, il mio processo creativo e questi incontri.

In tutti questi territori c’è una cultura della musica differente. Di generazione in generazione si trasmettono delle opere e dei mood come beni e propri del Paese. Questo non è così a Marsiglia. Ma Marsiglia crea queste ramificazioni incredibili in tutte le nazionalità che passano di qua.

Quali sono le tue influenze principali, provenienti sia dalla musica che da altri linguaggi artistici?

La musica dal mondo (musica brasiliana, jazz etiope, rock turco…) ma anche le vecchie musiche tradizionali di certe regioni del mondo, la musica elettronica (trascorro molto del mio tempo a suonare come DJ). Amo molto allo stesso tempo il cinema, le arti visive e ho anche una grande passione per la psicogenealogia e i rituali 😉

Come descriveresti Matteo & Bro con tre parole/aggettivi?

Groovy-jazz / viaggio / gustoso.

Ascolta di disco Matteo & Bro

Numerosi musicisti hanno preso parte a questo disco – anche due bravissime artiste donna (Isadora e Tania Saleh) dando la propria voce in due pezzi – come li hai incontrati?

Avevo iniziato a lavorare con Karim (il chitarrista) per la composizione di colonne sonore di film. Poi si è aggiunto Christophe, il contrabbassista. Nel 2020, per una canzone composta da un’artista di New York (Alice Limoges), ho chiamato anche Hugo (il batterista) e Lamine (flautista e sassofonista). Mi è così tanto piaciuta questa esperienze e questi incontri che ho voluto dare vita a delle sessioni creative. In seguito ho proposto a Isadora e Tania Saleh di partecipare. J’ai ensuite proposé à Isadora et Tania Saleh de participé. Ho avuto la fortuna di lavorare con il talentuoso Hervé Salters di General Elektriks !

Tu scrivi anche musica per film e per un paio di canzoni incluse in questo disco hai lavorato con Franck Lebon, un compositore di colonne sonore di film. Cosa volevi aggiungere alla tua musica con questa collaborazione?

Ho incontrato Franck qualche anno fa mentre io producevo un documentario sulla crisi greca (Le Panier), cercavamo con la realizzatrice un musicista che potesse sentire e trascrivere con sensibilità la parte narrativa del nostro personaggio.

Per me, i brani sono sempre associati a una grande parte di narrativa e di cinema e avevo molta voglia di aggiungere questa poesia a certi brani inclusi in Matteo & Bro.

Grazie Matteo per essere stato con Blog della Musica.