Maurizio Vercon: Slice of Heaven | Recensione

Il triestino Maurizio Vercon ha pubblicato per Videoradio /Rai Trade 2018 il disco Slice Of Heaven. 14 brani con molti ospiti tra cui Charlie Morgan, Luca Colombo, Ricky Portera, Fabio Valdemarin, Paolo Muscovi. Ecco la nostra recensione

Maurizio Vercon, Slice Of Heaven

Maurizio Vercon, che ha pubblicato Slice Of Heaven, è un musicista Triestino che vanta un curriculum di tutto rispetto.

Lo strumento principale con cui sparge il verbo è la chitarra, che ha iniziato a suonare per amore della musica da autodidatta suonando diversi tipi di stili con tantissime formazioni.

All’attivo conta due CD strumentali distribuiti in tutto il mondo editi da RaiTrade/Videoradio (Everything is here, 2006 – For you feat Frank Gambale, 2008) oltre alla partecipazione con 5 pezzi in due compilation Rai Trade Fusion jazz rock & groove vol. 1 e 2.

Slice Of Heaven, è il terzo lavoro pubblicato per Videoradio /Rai Trade con ospiti del calibro di Charlie Morgan, Luca Colombo, Ricky Portera, Fabio Valdemarin, Paolo Muscovi e altri ancora.

Un viaggio lungo, intenso per una durata di oltre un’ora, dove le chitarre suonate con sapiente rabbia ed energia fanno da amalgama ad una sezione ritmica semplice ma di efficace impatto sonoro.

Un disco che convince già dalla opener Vita.

Un ritmo più finemente elaborato con innesti melodici che addolciscono la pillola abbelliscono il percorso Valzer, My Godness per citarne alcune anche se poi Maurizio torna in auge con riff più accattivanti e dalla sfera grintosa Eric, Back’O.

Funk è il pezzo straziante dalle linee melanconiche che spezzano l’andamento turbolento concedendo anche una lirica che rende l’album più appetibile perché, diciamocelo, settanta minuti di musica strumentale sono davvero tanti.

Maurizo Vercon, riporta i piedi per terra è termina Slice of Heaven con proposte corpose anche se poi decide di calare il sipario definitivamente con una traccia più soft ma sempre dal notevole sound.

Un lavoro degno di nota e del curriculum che si porta dietro da diversi anni, un ottimo Alternative Rock da gustarsi fino alla fine e, perché no, anche più di una volta.

di Lenny Savini