I Messer DaVil fuori con il disco d’esordio La Sindrome di Stoccolma, concept album distribuito da G.T. Music Distribution
La Sindrome di Stoccolma è un concept album di genere indie-elettro-pop-rock del gruppo ligure MESSER DAVIL distribuito da G.T. Music Distribution. Tratta il tema della prigionia volontaria e, per questo motivo, prende il nome dalla celebre Sindrome.
Uscito il 14 giugno 2019, è composto da 17 tracce (18 nella versione in CD, distribuito da G.T. Music Distribution) e viene definito dalla band stessa un album di “crossover orizzontale indipendente”, per indicare i molti generi (hip-hop, dub, reggae, cantautorato, hard-rock, dance) che ne hanno influenzato gli oltre tre anni di lavorazione.
Caratterizzato dalla poetica contemporanea dei testi ricercati, e da sonorità (e citazioni) provenienti dalla cultura musicale e pop degli anni ’80 e ’90, può contare su una produzione moderna, un suono potente e su un impatto auditivo molto immediato che, a un primo ascolto, può essere percepito come mainstream ma, se ben analizzato, nasconde una ben più sofisticata stratificazione e investigazione sonora.
Il risultato finale è un quadro musicale dal richiamo vagamente classicheggiante, dipinto con le più attuali e moderne tecniche di tinteggiatura di composizione e arrangiamento.
Un viaggio che va spedito verso il futuro, non dimenticandosi mai del proprio passato.
La Sindrome di Stoccolma è stato prodotto, mixato e masterizzato da Alessandro Mazzitelli (con Davide Aicardi e Mauro Max Maloberti) presso gli studi Mazzi Factory di Toirano (SV).
Alessandro Mazzitelli è fonico e produttore indipendente attivo da oltre 25 anni in ambito di musica italiana e world music. Alle spalle ha la realizzazione di molti progetti che spaziano dai cantautori (Zibba, Beppe Trabona, Mauro Pinzone, Sergio Pennavaria), fino a progetti di musica folk e tradizionale (Uribà, Monjoie, Carlo Aonzo Trio, Birkin Tre , passano per pop-rock ed elettronica più articolati e sperimentali (Ni.Co., Messer Davil, Deca, Saffron Wood & Ingrid Chavez), senza trascurare le varie sfumature di rock e blues (Quattro Belle Bambine, Rafidia, Fetish Calaveras, Le Trois Tetons, 3 Fingers Guitar, Cardosanto), il prog (Wonded Knee, Flower Flesh) e il jazz (Dino Cerruti, Rudy Cervetto, Antonio Marangolo).
Alterna l’attività di produttore in studio con quella di fonico live.
La band
I MESSER DAVIL sono un gruppo ligure che nasce dalle ceneri dei Soja Dream FM, cover band dall’attitudine decisamente rock, molto attiva in Liguria e nel Basso Piemonte nel primo decennio degli anni 2000.
Il genere proposto dalla band è un indie-elettro-pop-rock, contaminato da diversi altri generi come dub, hip-hop, dance, reggae, cantautoriale. Per questo motivo i Messer DaVil si definiscono una band di “crossover orizzontale indipendente”, per raccontare, appunto, che diversi suoni e influenze si incontrano diventando qualcosa di nuovo.
La line-up vede, al basso, il raffinato bassista e contrabbassista Federico Fughiz Fugassa (Ni.Co, Uribà, Abrigà, Max Campioni, Beppe Trabona, Sergio Pennavaria, Mauro Pinzone, Wholebrain, Lorenzo Picone), alla batteria, l’energico Maurizio DePalo (La Combricola del Blasco, Cosmocode, Geminy, AlterNando, Pensieri Compressi, Massimo Schiavon, Davide Geddo, Beppe Trabona, The Price, Flower Flesh, Wounded Knee), tastiere e synth sono suonati dal rifinitore e arrangiatore Mauro Max Maloberti (Stavolta mia moglie mi manda a Funk, Subbuglio), alle chitarre c’è lo sceneggiatore Davide Aicardi, deus ex machina del progetto e autore di musica e testi, le voci e i cori sono del carismatico e versatile Alessandro Lamberti. Nelle performance live, ai Messer DaVil si aggiunge il chitarrista Alessandro Castelli.
Il singolo estratto da La Sindrome di Stoccolma
L’IDIOTA DIGITALE è il primo singolo tratto dal concept album La Sindrome di Stoccolma. Dall’andamento dub-reggae, sfocia, nel ritornello, in un lanciato rock’n’roll. Affronta il problema del malcostume dilagante sui social network a opera di haters, troll e divulgatori di bufale. Il video è diretto e montato da Davide Aicardi con la tecnica del jump-cut per accentuare l’impressione che gli idioti digitali abbiano una vita solo davanti alla tastiera.
Info: https://www.facebook.com/MesserDaVil/