Michele Pavanello torna dopo due anni con Vanità, un singolo che segna l’inizio del suo nuovo percorso artistico. Il Video che lo accompagna è stato diretto da Roland Daja, riprese di Gilberto Daja
Michele Pavanello cantautore dalle sonorità venate di blues originario del Delta del Po, pubblica il nuovo singolo e video dal titolo Vanità che segna il suo ritorno in sala d’incisione dopo due anni dal precedente EP Vento Caldo.
Rilasciato ufficialmente il 15 agosto 2018 Vanità è disponibile su Spotify, su tutti i migliori digital stores e da oggi 1 Settembre anche su youtube, con il video diretto da Roland Daja per ERSY Production e girato presso l’Atelier “Antonella Bertoli” di Villadose (Ro).
Michele Pavanello, cantautore classe 1969, ha pubblicato questo nuovo singolo che rappresenta, sotto molti aspetti, un punto di discontinuità rispetto ai lavori precedenti e segna la via di un nuovo percorso artistico che culminerà con l’uscita di un nuovo EP previsto per l’inizio del 2019.
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Vanità è una ballata sulle onde del blues, su uno degli schemi standard di questa musica profonda che bene si adatta ai contrasti e ai toni struggenti espressi dal testo. La melodia semplice della canzone è sorretta dalla voce calda di Michele Pavanello, i suoni della sua chitarra semiacustica a volte cristallini a volte più scuri esaltano quella vena malinconica che sottolinea l’istante in cui, senza una precisa ragione, arriviamo a scorgere la “Vanità” sin dentro la nostra stessa carne, ed è come prendere un pugno alla bocca dello stomaco che ci lascia tramortiti e senza fiato.
Anche in questo nuovo viaggio musicale di Pavanello i musicisti che lo accompagnano sono gli amici fidati degli ultimi anni, Paolo Lazzarini al piano elettrico, Alberto Piva ai Rhodes, Ersiljo Daja al basso e Roland Daja alle percussioni e batteria. Riprese, mixing e mastering sono state effettuate da ERSY Production.
Testo Vanità – Michele Pavanello
Vanità, son così bravo ad imbiancarla di niente
Basta poco profumo di fede,
e poi va a finire che la gente ci crede
Ma è solo vanità, quella che muove uno spirito insano
Che non sa tenersi stretto un bambino
Quando è tempo di vivere, è tempo di vivere
Semplicità, è per questa che mi manca il coraggio
Per paura che poi vada anche peggio
Ma dentro a quel peggio ci sono da tempo
E allora corri via
Prima che il male ti prenda alle spalle
Prima che il mondo ti metta in disparte
Senza averci provato almeno un istante
Ma come si fa a rimanere senza vino in una notte buia
Non mi resta che abbaiare senza luna
Come un’ombra in fondo guardo su
Quante battaglie, contro il tempo, la storia e i profeti
e non accorgermi che l’unica mano assassina è la mia
Perché è più facile guardare nel mare
Cercare il mostro che ti vuol divorare
Che fermarsi davanti allo specchio
e capire quel grigio che ti vomita addosso
Ma come si fa a rimanere senza vino in una notte buia
Non mi resta che abbaiare senza luna
Come un’ombra in fondo guardo su
Come un’ombra in fondo guardo su
Come un’ombra in fondo guardo su
Credits Vanità – Michele Pavanello
Vanità testo e musica di Michele Pavanello
Data Release: 15 Agosto 2018
Art Director: Roland Daja
Camera operator: Gilberto Daja
Editing: Ersiljo Daja
Photo: Sofia Cattozzo
Location: Atelier “Antonella Bertoli”, Villadose (Ro).
Grazie ad Antonella Bertoli e Ivan Dall’Ara per l’ospitalità ed il supporto.
Michele Pavanello: Voce e chitarra elettrica
Alberto Piva: Rhodes;
Paolo Lazzarini: Piano Elettrico
Ersiljo Daja: basso
Roland Daja: percussioni e batteria
Gli arrangiamenti sono stati curati da Ersiljo Daja e Michele Pavanello
Riprese, mixing e mastering a cura di Ersiljo Daja presso ERSY Production.
Ascolta Vanità qui
https://open.spotify.com/track/3dJZcQgFEJy7ldDqDrCElC?si=_PxEohnETIevxz9y8qqYng
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