Fuori da venerdì 17 marzo 2023 per Le Stanze Dischi e in partnership con Visory Records (indie) il nuovo singolo dei Moscova. La band torna con un nuovo singolo dalle sonorità lo-fi indie per raccontare, attraverso la metafora della medusa, cosa si prova quando ci trova in una relazione tossica senza uscita
Ciao Moscova e benvenuti. Presentatevi in qualche riga a chi sente parlare di voi per la prima volta.
Ciao, noi siamo i Moscova, una band composta da tre membri 2 made in sicily ed un brianzolo. (Voce, chitarra e tastiere). Siamo appassionati di buona musica ed amiamo gli anni 80, quindi sentire tutto questo nelle nostre canzoni.
Qual è il vostro metodo di lavoro quando create un nuovo pezzo? Studiate tutto a tavolino oppure vi lasciate completamente guidare dall’ispirazione?
Entrambe le fasi sono essenziali, diciamo che misceliamo le due cose. Quando sentiamo delle note che ci ispirano proviamo a scriverci su, cercando di essere meno banali possibili. Anche cose apparentemente senza senso possono avere un lato poetico, anche semplici gesti quotidiani e sono spesso questi ultimi a dare ispirazione… Poi ovviamente ci si siede tutti quanti a cercare note e suoni particolari per far esplodere il pezzo.
Secondo i Moscova, qual è la situazione ideale per ascoltare “Meduse”?
Mi verrebbero in mente le scale antincendio di uno di quei quartieri newyorkesi, non chiedetemi il perché. Ho immaginato di essere in una di quelle metropoli americana dove senti le sirene della polizia in lontananza, una visione un po’ Dark.
Vi siete incontrati nel 2020 e avete deciso di iniziare un progetto musicale insieme. Come è avvenuto questo passaggio?
Esattamente, Giuliano stava lavorando al progetto con Steve (ai tempi solo produttore) quando gli venne in mente di formare un gruppo vero e proprio, successivamente si aggiunsero le chitarre di Jordan. Da subito si è creata una grande sintonia, non è facile mettere più teste insieme, ma quando si hanno obiettivi in comune tutto è più facile. Ogni componente è fondamentale nello svolgere il proprio ruolo.
Parliamo di musica dal vivo: qual è il più bel concerto cui avete assistito?
Al momento credo che in Italia Vasco non abbia eguali ma devo dire che anche Cremonini spacca. Dopo i loro concerti la convinzione di fare musica si rafforzava sempre di più, quindi, l’adrenalina che mi hanno trasmesso, non ha eguali.
Cosa succederà da ora in avanti per i Moscova?
Il progetto sta crescendo di giorno in giorno e noi vogliamo portare i nostri pezzi in giro per l’Italia. Abbiamo tanta voglia di suonare. Al momento il terreno italiano non è così fertile, c’è molta difficoltà a svolgere eventi live ma non demordiamo. Ci stiamo muovendo per organizzare un tour un po’ in tutta Italia.
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