I Motivi per Litigare: attenti al pensiero estremista

Niente di speciale è il singolo della band veneta Motivi per litigare. Rock, funk e hip-hop per un mix sonoro energetico e destabilizzante. Li abbiamo intervistati…

Il singolo dei Motivi per Litigare è accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia di Federico Fregonese, anticipa l’uscita dell’album Nuovi fossili, secondo lavoro in studio del gruppo. Blog della Musica ha incontrato la band, che in Niente di speciale mette in guardia contro i pericoli del pensiero estremista.

Il singolo Niente di speciale ha un testo che per certi versi sembra essere un’ostentazione di cinismo, sorretta dalla categorica convinzione di essere dalla parte del giusto.

Da cosa provengono tanta durezza e disillusione?

Dall’usare la testa e non credere alle favole. Poi ognuno è libero di pensare come vuole. L’importante è farlo sempre ragionando e non imponendo nulla a nessuno. E sia chiaro, non stiamo parlando solo delle Religioni inerenti le divinità, ma di tutto il credo moderno: soldi, tecnologia, moda, cibo, la stessa musica. Tutto è vissuto come una religione, schieramenti di estremisti che pretendono e si illudono di avere la verità e la ragione.

Il nome della vostra band è Motivi per litigare. E’ una -giocosa- dichiarazione di intenti artistica?

Non direi. È più un modo per la gente di identificarsi in noi e in quello che diciamo. Tutti hanno i propri motivi per litigare. Se poi qualcuno si sente ispirato e noi ci troviamo in mezzo, beh, non possiamo altro che ringraziare per i nuovi spunti!

Qual è la via per realizzare una contaminazione sonora credibile, che non risulti una confusa accozzaglia di stili diversi?

Se conoscessimo la risposta, probabilmente non saremmo ancora qui. La verità è che per noi fare musica vuol dire affidarsi all’istinto e suonare per il piacere di farlo, non per piacere a qualcun altro.

Quanto è importante per la vostra band la comunicazione social, che sembra rispecchiare perfettamente, nel tone of voice, l’irriverenza della vostra musica?

“C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé ed è il non far parlare di sé” diceva Oscar Wilde, no? Siamo qui e, a modo nostro, ci proviamo.

Niente di speciale precede l’uscita dell’album Nuovi fossili. Volete anticiparci qualcosa circa le tematiche e le sonorità del nuovo lavoro in studio?

Possiamo assicurarti che non sarà un concept album e a livello musicale non ci sarà da annoiarsi. Già dal prossimo singolo ci aspettiamo facce stupite.

Parliamo del vostro ep di esordio, Motivi per litigare, uscito nel 2018 e totalmente autoprodotto. E’ un lavoro che vi rispecchia ancora?

Quell’EP era un biglietto da visita fatto in fretta e furia per avere materiale da proporre nella ricerca di live e contatti. Ci rispecchia tutt’ora nelle idee e nell’attitudine, meno per la realizzazione e l’esecuzione, il che è anche abbastanza fisiologico dal momento che per la maggior parte di noi era il primo approccio alla registrazione. E poi suonavamo insieme da poco.

In questi giorni si sta svolgendo il Festival di Sanremo. Vi piacerebbe, un giorno, salire su quel palco? O ritenete che la bella musica, attualmente, viaggi su altri canali?

Domanda pericolosa… La nostra parte adulta dice di sì, quella giovane e ribelle invece non è d’accordo. Di sicuro siamo d’accordo che la bella musica la si può trovare ovunque se ci si mette la voglia di cercarla. Quella brutta è un po’ più facile da trovare. Però un po’ democraticamente possiamo dire che la bella musica sta nelle orecchie curiose di chi ascolta.