Mozart K 448: sonata per due pianoforti dall’effetto relax che aiuta a prevenire le crisi di epilessia che si riducono del 21% in 1 paziente su 2 con l’ascolto indotto di questa sonata. Effetto Mozart?
Mozart K 448: non è il nome di un farmaco miracoloso, ma il titolo di una Sonata per pianoforte e poche note di questa sonata ascoltate ogni giorno, ridurrebbero di quasi il 21% la frequenza delle crisi epilettiche in pazienti resistenti ai farmaci.
Sul sito Ansa in questi giorni si può leggere un comunicato che presenta i risultati di uno studio realizzato dall’Unità di ricerca dell’Istituto Serafico di Assisi, coordinata dal direttore sanitario Sandro Elisei, presentato alla International Conference on Mental Health 2017 a Cambridge.
Lo studio scientifco sulla Sonata K 448 di Mozart
Secondo lo studio di questo Centro che è specializzato nella riabilitazione, cura ed educazione di bambini e ragazzi con gravi disabilità fisiche e cognitivo comportamentale, l’ascolto indotto della Sonata K 448 di Wolfgang Amadeus Mozart avrebbe degli effetti benefici.
I ricercatori hanno infatti constatato che, nei soggetti affetti da epilessia resistente ai farmaci in aggiunta a una severa disabilità intellettiva, ascoltare la Sonata K 448 di Mozart ridurrebbe il rischio di ricaduta: in 1 paziente su 2, la melodia del compositore austriaco porterebbe a una riduzione di circa il 21% delle crisi epilettiche e nel 10% dei casi si è assistito alla loro scomparsa.
La musica inoltre porterebbe a un miglioramento delle abilità comunicative, verbali, motorie, emotive e sociali.
Mozart K 448: storia della sonata per due pianoforti
Ma vediamo meglio questa famosa Sonata di Mozart per due pianoforti la K 448. Mozart l’ha scritta nella tonalità di Re Maggiore, quella della composizioni felici che solitamente richiedono un certo virtuosismo, come si può facilmente ascoltare nella sua Sonata per due pianoforti.
La Sonata K 448 è un lavoro in stile galante, leggero, brillante ma raffinato. Pare che Mozart la scrisse in occasione di un concerto che avrebbe tenuto con Josephine von Aurnhammer, pianista e compositrice austriaca e sua allieva. Questa sonata per due pianoforti è chiaramente destinata all’uso pubblico, piuttosto che come strumento didattico come invece possono essere i suoi pezzi per quattro mani.
La Sonata K 448 di Mozart si apre con un Allegro con spirito che inizia con una introduzione trionfante che conferma e fissa subito la tonalità di Re Maggiore. I due pianoforti poi si dividono la melodia principale per l’esposizione, e quando viene presentato il tema, lo riproducono contemporaneamente. Mozart non si sofferma molto nello sviluppo del primo tema e ne introduce subito uno nuovo, e di lì a poco si avvia alla ripresa e conclusione.
L’Andante inizia con una melodia apparentemente semplice ma altamente adornata e abbellita con un accompagnamento semplice e scorrevole che potrebbe sembrare quasi un’aria o un duetto del Flauto Magico. Il tema sembra una ninna nanna, pervaso da una delicatezza silenziosa e brillante. Ed è proprio questo movimento della Sonata K 448 che viene spesso chiamato in causa quando si parla di Effetto Mozart uno studio che suggerisce che la musica classica aumenta l’attività cerebrale in modo più positivo rispetto ad altri tipi di musica.
Infine, il movimento Molto allegro esce dallo spartito con lo spirito di una cavalleria al galoppo, ma allo stesso tempo con estrema eleganza. Vi troviamo un assortimento di melodie molto contrastanti, una delle quali include una cadenza che richiama alla mente il famoso Rondò alla Turca di Mozart.
Nell’immagine a fianco vediamo la prima pagina del Manoscritto della Sonata di Mozart che possiamo scaricare integralmente e gratuitamente dal sito IMSLP.
Mozart K 448 effetto Mozart ed epilessia
Si parla quindi di Effetto Mozart anche nel caso spiegato dall’Ansa che riguarda la Sonata 448 e l’epilessia. Da tempo riconosciuta come malattia sociale, l’epilessia è una patologia neurologica che si manifesta sotto forma di crisi, disturbi improvvisi e transitori, causata da una alterata funzionalità dei neuroni.
Lo studio in questione ha però portato alla luce anche un altro aspetto: gli effetti benefici rilevati sono temporanei. Infatti, a distanza di qualche mese la frequenza delle crisi epilettiche è tornata ai numeri iniziali. Per avere effetti positivi a lunga durata, affermano i ricercatori, “è quindi consigliabile prescrivere l’ascolto della Sonata K 448 a vita”.
Ovviamente sono molti gli scettici e molti i pareri discordanti, ma in attesa che si trovi una conferma o una smentita nell’Effetto Mozart io penso che se le medicine a lungo temine fossero tutte così, credo ci si potrebbe anche mettere la firma.
Guida all’ascolto della Sonata K 448 di Mozart per due pianoforti
Il mio consiglio è di ascoltare la Sonata K 448 direttamente da cd o da vinile, per non perdervi nemmeno una frequenza sonora. Scegliamo una buona esecuzione, di versioni se ne trovano molte e ascoltandole ognuno troverà quella che più la catturerà, ma se posso permettermi vi suggerisco la mia preferita che è la versione di Martha Argerich & Daniel Barenboim registrata nel 2014 e a questo link possiamo ascoltarne qualche estratto del Cd Mozart, Schubert & Stravinsky Piano Duos.
Altra registrazione molto interessante è quella di Malcolm Frager e Vladimir Ashkenazy che troviamo nel cd n.7 del cofanetto Mozart 225: Complete Duos della Decca Music che contiene in nove dischi tutti i duetti, non solo pianistici, di Mozart.
Fonti
- www.ansa.it
- www.allmusic.com