W.A. Mozart: perchè compose la Sonata K 310 per pianoforte?

Dopo aver letto delle vicissitudini del manoscritto della Sonata K 310 per pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart, ci chiediamo: questa composizione è stata un semplice prodotto della creatività musicale o un riflesso di esperienze di vita personale?

W.A. Mozart a Parigi: Avenue Mozart

Avenue Mozart a Parigi

Dopo aver parlato delle diverse vicissitudini del manoscritto, voglio ora parlare brevemente di un dibattito riguardante la Sonata K 310 per pianoforte solo di Wolfgang Amadeus Mozart, (se vuoi puoi approfondire la lettura con i nostri altri articoli) cioè le motivazioni che spinsero il compositore a scrivere questo brano. A tale proposito, la questione verte su un interessante dilemma: la Sonata K 310 è stata composta per pura ispirazione personale, unicamente per dare sfogo alla propria libera creatività di compositore, senza alcun condizionamento esterno, oppure è effettivamente un prodotto frutto delle travagliate, difficili, tragiche e sfortunate esperienze di vita personale che il compositore stava vivendo in quegli anni?

Si sa che il brano è stato composto da Mozart nell’estate del 1778 durante uno sfortunato e tragico soggiorno a Parigi (dal settembre 1777 al gennaio 1779), nel quale non solo trovò un ambiente poco accogliente, poco riconoscente, quasi indifferente di fronte alla sua figura di compositore (a ciò si aggiungevano le frustranti esortazioni del padre che cercava di convincerlo a tornare a Salisburgo per accettare un nuovo ingaggio presso l’arcivescovo della città), ma dovette pure affrontare il dolore per la perdita dell’amata madre che era venuta con lui nella capitale francese per accompagnarlo (ella morì dopo una sofferente agonia lunga due mesi probabilmente a causa delle malsane condizioni igienico-sanitarie della capitale francese in quel tempo).

Date le circostanze di stesura è dubbio se l’elevata qualità, la grande forza, l’energia vitale, la poetica appassionata, la drammaticità contenuti in questo pezzo debbano essere spiegabili proprio in relazione a quello che a Parigi successe.

Comunque, non c’è attualmente alcuna prova certa per stabilire che Mozart abbia usato la musica come mezzo d’espressione dei suoi sentimenti. Concretamente, non c’è traccia di una dichiarata correlazione fra il brano composto e gli eventi personali che in quei momenti ne facevano da cornice.

In ogni caso il dibattito è tuttora aperto fra gli studiosi in quanto non è comunque possibile stabilire con esattezza quali affetti affollassero la mente del compositore nel lungo periodo di stesura della Sonata K 310.

A cura di Enrico Marchiori

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