È possibile realizzare dell’umorismo attraverso i suoni? Può un brano musicale suscitare una risata e in che modo può riuscirci? Quali sono le tecniche compositive che consentono di rendere divertente un pezzo? Come possono gli ascoltatori cogliere una spiritosaggine musicale se l’arte dei suoni, per la peculiarità del proprio linguaggio, è asemantica?
La risata musicale sorge allorché si manifesti un elemento assurdo, imprevisto e imprevedibile:
un evento sonoro che distrugga totalmente ogni logica musicale.
L’humour musicale si è manifestato con la stessa intensità in tutte le epoche storiche? Esistono forme musicali appositamente sorte per esprimere la comicità?
In un brano, chi potrebbe prevedere di assistere alla riproduzione sonora del chiocciare di una gallina? Chi si aspetterebbe di ravvisare, all’interno di un pezzo, la melodia di un’altra composizione? Chi oserebbe pensare la musica capace di inscenare macabre rappresentazioni al solo scopo di sollazzare un uditorio?
Sia il professionista che il semplice appassionato potranno trovare esaurienti risposte a questi quesiti all’interno di un’opera che affronta, con sistematicità e scorrevolezza, un aspetto spesso trascurato per dimostrare, anche, quanto errata sia la reputazione di eccessiva seriosità che aleggia sulla musica classica.
Francesco Scrofani Cancellieri
MUSICA RIDENS. Espedienti umoristici in 500 anni di composizioni
pp. X+254 – f.to cm. 15×21
ISBN 978-88-6540-136-1
€ 20,00
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