Sono i MUSITA, sono la bellezza di Laura Tarantini e il mestiere d’arte artigiano di Ubaldo Schiavi. Lei cantautrice, voce portante. Lui autore, compositore, spesso lo ritroviamo nelle teche Rai con sue sonorizzazioni. Blog della Musica li ha intervistati
MUSITA. Lei il fascino. Lui il suono. Potremmo riassumerlo così eludendo per lunga parte il gusto metrico di questo primo EP eponimo che contiene del sano pop digitale di oggi dentro verosimili melodie che coniugano il bello alla parola, la scorrevolezza della fruizione e l’immediatezza del messaggio. In rete il video di lancio e nel canali digitali la possibilità di ascoltare un lavoro che non ha presunzione ma solo capacità di essere se stesso appoggiandosi – forse troppo avremo da aggiungere – a cliché di forma ormai inflazionati. Etichette a parte, crediamo sia questo modo un modo di esprimere la propria musica con un piglio totalmente sincero e diretto. Impatto emotivo di significati ad incontrare il pop dei MUSITA.
Partiamo dal nome: cosa significa e da dove nasce?
Musita ha due significati. Il primo è riferito al tipo di progetto: Musica Italiana. Il secondo è riferito al concetto di musa come ispiratrice della creatività artistica. Ruolo ricoperto da Laure, la quale in qualità di interprete, suggerisce ad Ubaldo i temi da trattare nelle canzoni delle quali lui è autore dei testi e compositore delle musiche.
Italia – Francia andata e ritorno. Come si è avuto il vostro incontro artistico?
Ubaldo era in viaggio a Parigi quando in un locale ha avuto la possibilità di sentire cantare Laure un suo brano in italiano. La sua capacità di interprete e la sua potenza sul palco hanno spinto Ubaldo ad avvicinarla per proporle il progetto Musita al quale stava lavorando. Da li a poco si sono ritrovati a Roma per preparare il loro primo singolo.
E secondo voi, c’è più Italia o più Francia dietro la musica dei Musita?
Sono due componenti presenti nella stessa misura ma con diverse modalità. Ognuno dei due ha portato dentro al progetto sia le proprie esperienze professionali e sia le spirito e le emozioni della propria terra.
Voglia di rivoluzionare la “finzione” quotidiana per tornare a se stessi, alla semplicità e alla verità della propria esistenza. Direi che oggi è la fonte di maggiore ispirazione della canzone d’autore, forse più dell’amore. Secondo voi perché?
Sicuramente viviamo tempi più complessi e quindi l’attenzione va inevitabilmente al quotidiano ed al modo in cui lo viviamo. In realtà si continua a cantare anche l’amore, ma in un modo diverso rispetto al passato. Con maggiore consapevolezza e desiderio di sicurezza.
I Musita in questo scenario della nuova canzone italiana. Secondo voi in che direzione stiamo andando?
Dal punto di vista creativo, così come in passato, abbiamo prodotti “usa e getta” finalizzati alle vendite. Poi ci sono prodotti di contenuto e qualità destinati a restare nel tempo, dei quali ci sentiamo di far parte. Dal punto di vista commerciale, l’evoluzione tecnologica proseguirà. Diventeranno sempre più importanti i live destinati a trasformarsi in veri e propri show.
Info: https://www.facebook.com/musitamusic/