Natale Massara non ha certo bisogno di presentazioni. Il Maestro, noto a livello internazionale per la sua incredibile carriera, torna in questi giorni con una raccolta molto speciale. Si tratta di RED EROS – A Selection of Italian Erotic Giallo Sounds, 1993-2003 (Bluebelldisc Music), che racchiude ventiquattro brani tratti dalle colonne sonore originali composte da Natale Massara per tre gialli erotici italiani. Ne parliamo con lui, in questa intervista esclusiva per il nostro sito.
Ciao Natale Massara, è un piacere poterti ospitare sul nostro sito. Partiamo subito da RED EROS. Hai detto che per te questo lavoro vale “una seconda vita”. Cosa intendi dire?
La mia ”prima volta” per il film L’isola del tesoro con Orson Welles coronò il mio sogno come compositore per la musica applicata e dette l’occasione a Pino Donaggio (compagno di Conservatorio) di contattarmi per una collaborazione come orchestratore e direttore d’orchestra per un film importante che gli era stato commissionato. Essendo Pino un compositore molto richiesto, subito mi propose un’ampia disponibilità; io accettando dovetti fare una scelta: continuare nel cinema come orchestratore e direttore d’orchestra, il mio ruolo abituale anche nella musica leggera. Io e Pino eravamo una coppia inseparabile, come tuttora. Nel 1993 Giorgio Capitani e Sergio Martino mi vollero come compositore per i loro film, ovvero la mia “seconda vita”…
Torniamo indietro nel tempo. Siamo nel 1972 e la Ricordi ti affida il tuo primo film da compositore. Che ricordi hai di quel momento, di quel periodo?
Dopo aver lasciato I Ribelli, la Ricordi nel 1969 mi scritturò come arrangiatore e direttore d’orchestra affidandomi artisti importanti e già famosi: Milva, Mia Martini, Christian De Sica, Donatello, Tony Del Monaco, Wilma Goich. Con gli ultimi due artisti partecipai al mio primo Festival di Sanremo nel 1969. Nel 1972 Federico Monti Arduini, direttore delle Edizioni Ricordi, mi offrì l’occasione di entrare nel mondo del cinema con Orson Welles, una co-produzione internazionale. L’emozione è stata tanta quando me lo propose (non avevo esperienza); ma non ebbi dubbi ad accettare. La mia partitura è stata premiata dai tanti complimenti della Paramount per la piacevole colonna sonora, realizzata da un giovane compositore (avevo 29 anni) ma in stile hollywoodiano.
I film che invece riguardano RED EROS arrivano negli anni ’90, un periodo fulgido per musica e cinema. Cosa c’è stato di magico in quegli anni per te?
Lavorando come orchestratore, ho avuto modo di carpire i diversi passaggi che il cinema negli anni stava vivendo e cambiando. Ho avuto la possibilità di spaziare in tutti i generi di film, thriller, giallo, noir, drammatici, western, d’azione, ecc… Nel periodo d’oro, ho lavorato con i grandi del cinema italiano e mondiale, uno su tutti Brian De Palma.
“Graffiante desiderio”, “Bugie rosse”, “Cattive inclinazioni”. Come è stato il processo creativo dietro la realizzazione delle rispettive colonne sonore? E in che modo sei riuscito a far “dialogare” amore e suspense?
Una bella colonna sonora nasce anche dal rapporto che si crea con il regista e l’autore. In questo caso, sia Sergio Martino che Pierfrancesco Campanella mi hanno dato totale libertà di interpretazione delle loro immagini. Il dialogo fra amore e suspense nasce dalle sonorità che un compositore crea. La mia scelta di affidare alcuni temi principali dei film al suono del sax nasce in quanto io sono sassofonista, considero il sax uno strumento che dà emozione in qualsiasi scena, che sia suspense, scena d’amore, ecc. Poi con l’aggiunta di un suono elettronico puoi creare e suscitare musica emozionale e magica.
RED EROS viene pubblicato per Blubelldisc Music. Come è stato lavorare con Andrea Natale e quando ha avuto inizio la vostra collaborazione?
La collaborazione con Andrea Natale nasce da una bella e lunga amicizia, oltre che dalla reciproca stima. Ci siamo conosciuti in un concerto tributo a Pino Donaggio, dove ero stato invitato, e da quella volta…
Andrea è un vero competente di musica oltre che un eccellente creativo, profondo conoscitore del cinema in tutti i dettagli, come in questo caso. Con le mie musiche Andrea si è riguardato i film in questione dando a ogni scena una sua riflessione musicale, abbinando i temi ai personaggi e alle scene e assegnando i titoli inediti delle track del CD.
Dal tuo inizio ad oggi, quanto è cambiato il mondo della musica, a tuo avviso, e verso che direzione sta andando?
Quando entrai nei Ribelli (gennaio 1960), già si sentiva che la musica stava cambiando con il rock’n’roll e altri ritmi per noi ancora poco conosciuti. Cambiavano le sonorità con le avanguardie, cercavamo di capire i contenuti di quella musica, noi ancora ancorati alla grande melodia romantica entravamo in una nuova era musicale che rimase per un ventennio, poi… qualche vuoto. Nel nuovo secolo altri cambiamenti con ritmi diversi e linguaggi diversi che per me hanno condizionato quella che noi chiamavamo musica. Oggi non ci sono più le melodie che fanno bella una canzone. Ci sono ritmi, vedi il rap che è basato su un ritmo con testi parlati. Non ci sono più idee, tutto è piatto! Ci mancheranno le emozioni delle canzoni con bella Musica, con la M maiuscola.
A un giovane che volesse intraprendere un cammino simile al tuo, che consigli daresti?
Innanzitutto studiare per avere una base musicale con il suo linguaggio anche del passato, che permetta allo studente di intraprendere la professione di musicista e di esecutore. Ascoltare tanta buona musica con uno spartito, per capire come vengono disposti gli strumenti dell’orchestra. Uno che vuol fare l’arrangiatore deve saperlo, non basarsi solo e troppo su quello che l’elettronica ci ha permesso di sfruttare nella e per la musica. Aggiungo la fantasia e la creatività e… non fermarsi al primo ostacolo.
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