Nicoletta Filella è una pianista classica, compositrice e cantautrice che con la sua musica ci guida a un viaggio nel mondo. Viaggiatrice curiosa, sperimenta e coniuga la musica classica, che rappresenta le sue origini, con il jazz, lo swing, la balcanica, il rock. L’abbiamo intervistata…
Nicoletta è uno spirito libero, consapevole di non poter piacere a tutti, ma certa di quale sia la strada da percorrere. Perfezionista, Nicoletta Filella non smette mai di studiare, alzando lei stessa l’asticella di riferimento. Nel giorno del suo compleanno ha pubblicato il singolo Prélude che ha introdotto il nuovo album, Uno. Con questo nuovo ambizioso progetto Nicoletta, torna alle origini riaffermando la sua identità di pianista classica e compositrice oltre che cantautrice. “I pianisti sono soli, oggi vorrei aprirvi la mia casa e condividere con voi questo nuovo ambizioso progetto”. Per Nicoletta casa è, dove ci sono pianoforte, ricordi e radici. In questi giorni Nicoletta sta lavorando al video di Prélude in Calabria e ci svela quali sono i suoi progetti.
Sei una viaggiatrice, che tuttavia fa sempre ritorno a casa. Quanto è importante e quale ruolo, ha la “casa” per il tuo lavoro?
Per me casa è, dove ho radici e pianoforte: confesso che ne ho uno a Milano, a Tortona e anche in Calabria. Il disco tutto e anche “Prélude” è nato tra Tortona, a quello stesso pianoforte dove mia mamma incinta studiava per diplomarsi dove ho imparato a suonare e Cariglio di Fuscaldo (CS) che è il paese di origine di mio papà. Amo lavorare dove abitano i miei ricordi, dove affondano le mie radici. La voglia di esplorare mi spinge ad intraprendere numerosi viaggi per poi tornare sempre e comunque a “casa”.
Prélude ha preceduto l’uscita del disco: è anche l’introduzione ad un nuovo percorso artistico?
Letteralmente preludio significa introduzione strumentale a un componimento musicale. Il mio Prélude introduce Uno, dove si ritrova Debussy, il barocco di Bach e una contemporaneità che fa parte di me. Una nuova Nicoletta Filella: riparto dalla mia origine di pianista classica, lascio da parte le parole e compongo spaziando nell’universo musicale mescolando e coniugando ogni genere. Non esistono muri o confini, la musica e l’ispirazione ci portano oltre ogni limite, a esplorare e sperimentare liberamente. L’arte tutta si completa e si contamina, in un esplosione di creatività.
Prélude è uscito il 26 giugno, il giorno del tuo compleanno. In questi giorni stai lavorando al suo videoclip. Come mai proprio qui, in Calabria?
Questo è il paese di origine di mio papà e quindi anche mio. Il Sud si è sempre dimostrato molto attento nei confronti della mia musica e dell’arte in genere. Io mi sento davvero a casa e accolta da questa gente che è dotata di una speciale sensibilità. Bella e selvaggia, la Calabria, fa parte di me e questo video, tanto atteso, mi è sembrato più che naturale girarlo qui. L’intero disco è stato scritto tra il 2018 e il 2019 proprio tra la campagna piemontese e il mare di Calabria, a raccontare le mie origini e le sfumature della mia anima.
Puoi svelarci in anteprima qualcosa a riguardo?
Ho preso contatti con Giacomo Triglia, regista di Jovanotti, Francesca Michelin, Brunori e Sas, Ligabue, Levante, J-Ax, Irene Grandi e molti altri. Il fatto curioso è che lui conosceva la mia musica, ma non aveva mai lavorato con una pianista classica. Gireremo in questi giorni il video di Prélude nella versione radiofonica, quella più breve. Come ho detto lo gireremo in Calabria, sulla Sila che farà da sfondo con la sua bellezza selvaggia e naturale. Un contesto nel quale mi sento perfettamente a mio agio e dove la mia musica può trovare una dimensione ideale. Ho voluto coinvolgere un ballerino classico, Salvatore Lombardo, che ha studiato per Prélude, una meravigliosa coreografia moderna. Vederlo danzare sul mio brano mi ha spalancato un mondo e dato un’emozione fortissima, non escludo di collaborare con lui anche in futuro per un mio spettacolo live.
Nicoletta sei “radici e ali”: la tua musica trae forza da quelle che sono le tue origini per farci volare in una dimensione che, partendo dalla classica, ci proietta verso una sperimentazione dove jazz, swing, balcanica e rock sembrano diventare complementari. Un’artista, una passionaria, una donna romantica, una combattente… Chi sei ?
Sono una donna spontanea, sincera, caparbia e limpida. Una perfezionista che scrive per passione rivolgendosi a chiunque, senza la pretesa di poter piacere a tutti, sul palco come nella vita. Vorrei che si comprendesse cosa significhi fare arte, con cuore, passione e sacrificio. Il nostro lavoro è come quello del contadino che, con pazienza e dedizione, ara il proprio campo, lo lavora, lo semina e ne segue giorno dopo giorno la trasformazione difendendolo, dal vento, dalla sete. Io sono consapevole che non avrei potuto fare altrimenti nella vita: questo mestiere è la mia essenza. Oggi credo di avere raggiunto una maturità artistica tale, per essere ciò che sono. Ad accompagnarmi in questo “viaggio” ho mia mamma Stefanella Ravazzi, pianista anche lei e mio papà Fedelfranco che di fatto è anche il mio manager, le mie radici.
Ascolta il disco UNO di Nicoletta Filella su Spotify
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