NØEN: Caraibi

I veronesi NØEN pubblicano il disco Caraibi. Otto brani di alternative rock con tinte grunge e testi in italiano. Una band interessante con molte potenzialità. Ecco la recensione track by track…

Noen CARAIBI copertina disco

Noen, CARAIBI

I NØEN sono una band veronese, che nel 2018 pubblica il proprio album Caraibi, contenente 8 canzoni. Il loro alt rock si tinge a tratti di grunge, con testi in italiano che rivelano una visione cupa (“Non è forse vero che vivi in un mondo nero?” da Sessantuno punti). Ci sono momenti scattanti e rapidi, ma in linea generale si preferiscono le velocità dimezzate, i ritmi lenti, con la distorsione potente.

Se vuoi approfondire leggi la scheda artistica dei NØEN

Caraibi si apre con una voce ruvida in Hotel, brano dal mesto andamento, sfida la persona a cui si rivolge: “Fammi male, prova a insistere.”

Sessantuno punti parte in sordina, ma poi esplode in un grunge violento.

Con Caos si esprime una voglia di fuga che si rivela però nichilista: “Hai mai sperato di perderti in un caos lontano da qui?”. La lentezza, o più precisamente, la flemma della band è voluta ed accentuata dalla batteria che indugia sui tom e poi nel ritornello tiene il charlie aperto.

Al contrario, JimmyTimmy è uno strumentale, che risalta le capacità della band di creare un crescendo robusto ed efficace, fino ad una corsa heavy. Escono gli agitati sentimenti nell’aggressivo pezzo Sola, rivolto a un’ex vista col nuovo compagno. E’ in 6/8 ma non funziona come una ballata, se non verso la seconda parte che si fa più delicata ed emozionante. All’inizio esplode la rabbia: “Eccola, lei vive e sogna con te, profondo dolore, non c’è più spazio per me”. La batteria gioca sui battiti creando un ritmo interessante.

Si continua con un testo un po’ più implicito, quello di Mai’s: “Vedo in nero e credo in blu, se ti sei persa non tornare”. Forse c’è una speranza in questa buia esistenza. Nella canzone c’è spazio per una parte con chitarra acustica.

Vento ha un lungo incipit che crea attesa, tale che questo brano potrebbe essere stato anche quello d’apertura. La batteria presenta anche delle elaborazioni elettroniche, e dopo 4 minuti a sorpresa il brano decolla, e nel complesso è un pezzo riuscito.

Contro le onde vorrebbe essere il classico “lentone” di un album rock, c’è anche un bel violino nell’arrangiamento. Il fatto è che si tratta di un lento semiacustico in mezzo ad altri lenti elettrici, ed è costituito da due soli accordi. Certi brani storici funzionano con due accordi o anche uno solo, ma in questo caso sarebbe consigliabile utilizzarne almeno altri due, sempre armonici, anche solo quelli relativi; oppure giocare un po’ di più con la dinamica o con la timbrica, mentre la chitarra pulita svolge un semplice accompagnamento; potrebbe trovare un modo per esprimere il senso del mare così tanto evocato dal testo: “Non voglio tremare sognando di essere contro le onde”.

Nel complesso, nonostante qualche aspetto migliorabile nella strutturazione dei pezzi dell’album Caraibi, i NØEN, il cui nome significa “alcuni” in norvegese, sono una band interessante con delle potenzialità da sviluppare, soprattutto nel sound della chitarra.

A cura di GIlberto Ongaro

Info: https://www.facebook.com/noenbandvr/

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