Gli Ondanueve String Quartet pubblicano il video di Sbeat estratto dal loro nuovo disco Mutazioni: musica colta che si veste di quotidiano… Blog della Musica li ha incontrati e intervistati
E ci basta guardare e ascoltare in tutti i suoi dettagli questo bellissimo singolo dal titolo Sbeat per capire di cosa parliamo. È la musica classica che arriva dal combo di archi degli Ondanueve String Quartet a prendere forme gitane, di antiche tradizioni e farsi poi scrittura che parte dai quartieri popolari e poi arriva ovunque… e può arrivare davvero ovunque.
Si intitola Mutazioni il loro nuovo disco pubblicato dalla RadiciMusic ed è un bellissimo lavoro di sole 5 scritture inedite composte e suonate da Paolo Sasso e Andrea Esposito ai violini, Luigi Tufano alla viola e Marco Pescosolido al violoncello e che per questa volta almeno vede anche la partecipazione esterna e puntuale di Riccardo Schmitt alle percussioni.
Mutazioni è musica colta, musica altra, musica alta… che però si veste di quotidiano, si veste di vita vissuta, gira per le strade spagnole e ne narra scoperte, incontri, emozioni e ne raffigura l’uomo… quello di tutti i giorni. Dunque l’approccio vuole essere leggero ma senza prendere la direzione della superficiale resa estetica. C’è tanto altro oltre la buccia di belle forme in musica. E questo bellissimo video di Sbeat conferma anche un carico poetico nelle visioni dei suoni degli Ondanueve String Quartet.
In onda anche sulle nostre pagine il video di Sbeat. Una negazione di beat? Ci affascinano sempre la genesi dei titoli…
Sbeat è una funzione tra il beat del Jazz e la lettera sacra S sia per l’alfabeto ebraico che quello runico. La “S” corrisponde infatti alla runa “Sowelo”, “Sole”, associata all’energia femminile e dai latini usata per la beatificazione ad un santo.
E quindi, restando sul tema, ONDANUEVE… sembrano immediate ed evidenti le radici ma noi vogliamo scendere nel dettaglio e sentire la vostra versione dei fatti…
Il nostro nome può avere diversi significati. Oltre a quello della “nuova ondata” il “nueve” sta per 9 in spagnolo, un numero pieno di energia legato alla libertà da limiti e vincoli, nel nostro caso musicali.
Tornando sul video: il vecchio, il nuovo, l’ambizione, la saggezza, la tradizione e il futuro. Ci leggo tutto questo… diteci la vostra…
Per noi è un inno all’ amore per la musica. Lo scenario napoletano, la passione di una bambina, la possibilità di poter sviluppare questa passione grazie ad un violino donato, la decisione di farne la propria ragione di vita da grande. È praticamente la nostra storia.
In generale come nasce l’idea di codificare in una dimensione più popolare una musica che proviene dallo stampo classico? Ispirazioni e origini di questa idea?
In realtà non siamo i primi a fare questo. Anche secoli fa i grandi compositori si sono lasciati influenzare dalla musica popolare. Pensiamo che questo genere musicale sia dentro ognuno di noi e risvegli emozioni uniche.
Nonostante il nome, almeno su disco, siete in 5. Perché l’idea di inserire una percussione? Per accontentare e facilitare un ascolto più abituato a sonorità pop o c’è dietro un altro significato?
Le percussioni per noi sono un completamento per esprimere le nostre idee musicali. Abbiamo cercato a lungo un percussionista capace di riuscire ad entrare nelle nostre sonorità senza essere invadente e con Riccardo Schmitt abbiamo trovato un equilibrio per noi perfetto.
Bellissima la copertina…
Tutto merito del disegnatore Francesco Rocco che ha, con molta pazienza dobbiamo dire, accontentato alla perfezione le nostre esigenze ed aspettative comunicative.
Info: https://www.facebook.com/ondanuevepage/