INTERVISTA | L’unicità di Pakkio Sans e del suo nuovo Ep “Quando Ti Perdi (quanto ti diverti?)”

Pakkio Sans ha pubblicato l’EP Quando Ti Perdi (quanto ti diverti?). Pakkio Sans è un artista unico, nelle produzioni mette in luce tutte le sue influenze musicali e recentemente ha pubblicato il suo nuovo EP, frutto di un cambiamento, in quanto ha sentito l’esigenza di abbandonare la quotidianità. Ecco l’intervista a Blog della Musica

Nel disco di Pakkio Sans troviamo sonorità fresche, pause rilevanti, bassi intensi, vocal distorti e groove irregolari, contraddistinguono il suo sound che vuol trasportare l’ascoltatore verso nuove emozioni, senza alcun ostacolo. Il nuovo Ep include due brani, Quando Ti Perdi (quanto ti diverti?) e La Luna Piena Non Aiuta, che il producer ha presentato in questa chiacchierata.

Pakkio Sans: ciao e benvenuto su Blog della Musica. In poche righe ti puoi presentare ai nostri lettori?
Ciao a tutti! In breve.. Pakkio Sans non è altro che uno sfogo emotivo che non sono riuscito a contenere. Sono immagini, pensieri, parole, situazioni che avrei voluto evitare. Un po’ come quando bevi troppo e poi stai male, parli a caso e senti tutto in maniera ‘diversa’, nel bene o nel male. Fondamentalmente è qualcosa che conosco solo io, è la mia percezione contorta delle cose che a molti possono sembrare semplici o senza senso.

Cos’è per te la musica?
Vita. Un grande amore, un’ossessione. Qualcosa che rincorro da sempre che fa parte del mio quotidiano, che mi fa stare bene, che mi fa stare male. E’ libertà. Libertà di essere ciò che si vuole. E’ un legame che inconsapevolmente ci unisce a tutti. Non puoi fare a meno della musica. E’ impossibile!

Ci spieghi cosa significa fare il dj e producer oggi?
Intanto dividiamo le cose, il dj è colui che suona e propone musica sua o di altri. Il producer è colui che invece sta in studio e fa la musica. Spesso si fa confusione. Molti dj non essendo produttori hanno bisogno di qualcuno che gli faccia la musica,i famosi ghost producer. Il dj è la nuova rockstar, vedi palazzetti e parchi pieni di gente. Molti anche spinti dai grandissimi uffici marketing che hanno dietro. Penso che in questo momento non sia molto equa la bilancia tra ‘fuffa’ e gente che si merita davvero di stare li. Sinceramente un po’ mi dispiace, perché vedo tanta gente brava che rimane a casa e non riesce ad emergere e tanta gente che invece si propone o propongono per quello che non è. A me interessa la musica, si dovrebbe sempre partire da quello, invece ogni tanto passa in secondo piano. Questo dato anche dall’avvento dei social, molti si preoccupano di più di pubblicare la foto giusta, piuttosto che ricercare musica o lavorare sul giusto suono.

Contaminazioni e ispirazioni. Pakkio Sans ascolta molto la musica di….?
In questo momento, mentre ti rispondo sto ascoltando i The Modern Lovers, una band post-punk degli anni ’70. Ascolto molta musica del passato, generi completamente diversi e spesso che non hanno a che fare con l’electronica. Sai quando ascolto musica electronica ho sempre un orecchio diverso, anche quando vado ad ascoltare i vari dj set o live. Cerco sempre di cogliere un altro tipo di sfaccettature, la selezione, il modo di proporla, i suoni! Per me sono importantissimi, sono ossessionato dal suono giusto. Non riesco mai a lasciarmi andare come vorrei. Però dedico sempre 2/3/4 ore al giorno all’ascolto di musica electronica, che sia techno, deep-house, house, indie. Mi piace essere aggiornato e proporre sempre cose nuove.

Questa è un’altra mia ossessione, guardare sempre al futuro. Il passato mi tranquillizza, mi da esempi e certezze. Il futuro mi scuote, ecco perché voglio sempre essere aggiornato su tutto o meglio fino a dove riesco ad arrivare, voglio essere parte attiva del presente e vivere da protagonista quello che sarà il cambiamento.

Quando Ti Perdi (quanto ti diverti?) è il tuo nuovo lavoro uscito per l’etichetta europea Ogopogo Records. Presentaci il tuo nuovo Ep.
E’ frutto di un cambiamento, sentivo l’esigenza di essere più leggero, di allontanarmi da certi schemi che erano solo nella mia testa. Ho provato a fare in primis un lavoro su di me, cercare di essere più essenziale e valorizzare con poco quello che avevo dentro. Ho scelto questo tipo di sonorità, perché mi sembravano le più giuste in questo momento, ma sopratutto le più fresche. Da qui il nome Quando Ti Perdi (quanto ti diverti?). Lasciarsi andare, abbandonare i vecchi luoghi, alla ricerca di qualcosa di nuovo, senza avere paura.

Come mai la scelta di questo titolo originale e che a mio parere incuriosisce molto? Quali emozioni vuoi trasmettere all’ascoltatore?
Se ascolti bene la voce del bambino ricorda la pronuncia in italiano di: ”Quando Ti Perdi”. Quando ho salvato il progetto l’ho intitolato esattamente così. Era un momento un po’ tormentato ed ero chiuso in studio da mesi a cercare di capire quale fosse la cosa giusta da fare dopo l’Ep ‘Sbalzi D’umore’ che è completamente elettronico e crudo. Volevo cambiare rotta, è una cosa che fa parte di me. Avevo bisogno di leggerezza. Così nel caos totale che regnava nella mia testa ad un certo punto ho trovato la direzione giusta. Erano giorni che cercavo di capire che strada prendere e ad un certo punto avevo le idee chiarissime. Perdersi per ritrovarsi, sai quante cose nuove vedi quando ti perdi? Questo è il senso, lasciati andare, guardati intorno, non avere paura. Quando ti perdi, quanto ti diverti? E’ la mia ballata, che mi porta lontano da tutto e tutti. Mi fa stare bene.

Se potessi collaborare con un musicista, del presente o del passato, chi sceglieresti?
Ne avrei tanti, sicuramente Damon Albarn!

Sei un artista internazionale e di recente sei stato in Messico con il tuo tour. Come hai trascorso questa esperienza? Raccontaci.
Devastante! Era la prima volta che facevo un’esperienza di questo genere. Non avevo mai fatto una tournée così lunga. Appena ho buttato giù il telefono con il mio agente, ho sentito un’adrenalina, un fuoco, non vedevo l’ora di partire. Anche se ero molto agitato, ti dico la verità. Mi ha aiutato tantissimo anche a livello umano, sai fondamentalmente le persone che conoscevo le vedevo per 1/2 giorni, poi ripartivo e di nuovo da capo. Ero da solo in mezzo a tanta gente che aveva voglia di divertirsi e conoscere questo dj italiano di nome Pakkio Sans. E’ incredibile quanto la musica mi aiutasse a colmare tutte le mancanze che avevo, dalla famiglia, agli amici, al mio cane. E’ stato bello, non vedo l’ora di ripartire.

Quali progetti hai per i prossimi mesi? Hai qualche novità da anticipare in esclusiva?
Ci saranno tante novità, alcune davvero belle. Per il momento siamo concentrati sulla promozione di questo Ep. Ci aspettano mesi pieni di lavoro e altrettante date in giro per l’Italia. Nel frattempo sto collaborando con diversi artisti elettronici e non. Questo Ep è solo la punta dell’iceberg. Non posso dire altro!

Grazie per essere stato ospite del Blog della Musica.
Grazie a voi!

Info:
https://www.facebook.com/PakkioSansOfficial
https://www.beatport.com/artist/pakkio-sans/407657

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