Peter Piek: Walking Zschopau | Disco

Peter Piek è un pittore, songwriter e polistrumentista tedesco, con all’attivo anche diversi tour in Italia. Walking Zschopau è il suo nuovo lavoro discografico

Peter Piek sdraiato per terra con la chitarra vicino ad un pianoforte in copertina del disco Walking Zschopau

Peter Piek, Walking Zschopau

Preceduto dai singoli Blood e Human, è uscito il 6 Agosto 2021 Walking Zschopau, il nuovo album di Peter Piek edito dalla label di Amburgo Backseat Records.

Fin dal suo primo lavoro, pubblicato nel lontano, 2006, Peter Piek ha trascorso gran parte del suo tempo in tour, suonando anche con nomi come Art Brut, The Robocop Kraus, Public Service Broadcasting, Naked Lunch, Tex, Kat Frankie, Ian Fisher, Lasse Matthiessen, Appaloosa, John Elliot e molti altri, senza scordare i suoi impegni con le mostre come quotato pittore

Il blocco causato dalla pandemia nel 2020, che ha forzatamente ristretto gli orizzonti fisici di Peter alla sua nativa Lipsia, ha segnato un momento di crisi, ma non ha potuto fermare il suo approccio naif e creativo alla vita di tutti i giorni. La sua immaginazione ha iniziato a spaziare dalla lontananza alla profondità, costruendo un legame emotivo con lo Zschopau, un fiume della Sassonia, l’unico luogo a lui accessibile durante i lockdown.

Parallelamente, i brani che andava a registrare abbandonavano i consueti toni leggeri di stampo lo-fi electro per tramutarsi in composizioni acustiche e intime, quasi folk, quasi a voler riprodurre i suoni e le armonie della Natura.

“Save me from the fear that will last
wake me up when all this is past
don‘t stop dreamin the future‘s alive”

«Ero solito girovagare lungo il fiume nei dintorni di un castello – racconta Peter Piekcircondato da atmosfere da fiaba. Era una lunga passeggiata, ma era anche l’unico posto in cui mi era permesso arrivare, vicino a casa dei miei genitori. Mi sono spesso interrogato sull’origine e sulla la storia del fiume. Registrare quest’album è stato come percorrere tutto il suo corso, dalla sorgente alla foce. Per mesi non ho fatto altro che camminare, registrare questi brani e dipingere. Nessun pubblico, solo una camera piena zeppa di dipinti. Alla fine ho ri-registrato 5 brani già editi in versione acustica, più 5 totalmente nuovi, che compongono la prima parte dell’album. Home è una canzone scritta dalla prospettiva di un fiore. Binoculars racconta di confini, libertà e spiagge. Blood l’ho composta dalla prospettiva dell’acqua. Human è un brano che ho scritto nella prima parte del 2020, e che mi ha aiutato tantissimo a confrontarmi con la pandemia. Silence è una canzone su una foglia che cade da un albero.»

Come ha scritto un giornalista: “Peter è un vero artigiano, capace di rapportarsi con naturalezza alla musica, alla pittura e alla scrittura. Cattura occhi e orecchie con le esplosioni astratte delle sue tele e con la sua musica multicolore. Le sue canzoni sono effervescenti inni all’amore”.

Ascolta il disco Walking Zschopau di Peter Piek su Spotify

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