INTERVISTA | Pier Adduce e la sua Bottiglia Blu

In occasione dell’uscita del nuovo disco solista di Pier Adduce (Guignol) La bottiglia blu abbiamo conversato per conoscerci e riconoscerci nelle parole del cantautore. Ecco cosa ci ha raccontato in questa intervista

Come nasce il tuo progetto solista?

Nasce in modo naturale, nel 2021, proseguendo quello che già svolgevo con i Guignol… Solo che stavolta ho ritenuto fosse ora di uscire con un lavoro a mio nome, dopo 23 anni.

Quali sono le principali influenze che hanno segnato il tuo percorso artistico?

Le mie influenze spaziano dalla musica, alla letteratura, al cinema e ad altro ancora… L’attualità, il mio tempo e la vita in senso più generico ma soprattutto in modo partecipato e coinvolto, ove e ogni volta mi risulti possibile. Se ti riferisci strettamente alle mie influenze musicali invece, ho ascoltato di tutto: dalla classica al blues dei neri, dal rock underground dai ’60 in poi al folk, dal jazz al punk e post punk… Mi piace il soul da sempre e pure il Trip Hop mi piaceva parecchio.

C’è una sostanziale differenza tra i tuoi lavori precedenti e questo?

C’è ovviamente una continuità. Sono sempre io in fondo… Ma l’intenzione, il vestito sonoro, e anche il cuore dei brani, ritengo siano qualcosa di diverso dai Guignol dell’ultimo periodo. Forse avrei potuto realizzarlo anche con loro questo disco ma non sarebbe stato lo stesso.

Cosa spinge un musicista indipendente a continuare a far musica in uno scenario “musicale-apocalittico” adesso?

Cosa mi spinge? Forse, più che mai, credo ce ne sia bisogno. Per un moto di opposizione all’orrore circostante? Per provare a scrollarsi di dosso le mille forme di manipolazione mediatica a cui andiamo soggetti?… Per rifiuto del modello televisivo-talent-consumistico, imperante? Per ritentare la via dell’incontro e del contatto col pubblico, faccia a faccia, fuori dai social, dopo anni di regressione culturale grave e due di incubo pandemico? Per tutto questo e altro ancora. In ultimo: perché non riesco a fare altro. Anzi, in realtà ho fatto anche altro. Ho scritto e pubblicato un romanzo, “Epifania in Via Campania”, pubblicato il 10 gennaio 2022.

Ci sono diverse collaborazioni nel tuo disco, come sono nate?

Le collaborazioni sono nate da amicizia e stima reciproca (suppongo). Luca Olivieri è un musicista raro per talento e e poliedricità, e sarà sul palco con me anche dal vivo, Massimiliano Gallo (con cui abbiamo diviso palchi e tour anche con Guignol e Julitha Ryan…) una garanzia. Anche lui con me sul palco: quando è possibile, vivendo parecchio distanti… Barbara Eramo è una persona speciale e una cantante splendida, evocativa come poche altre: un’artista sopraffina, di grande sensibilità e talento. Sarah Stride è una delle voci più dense, intense e disturbanti che mi sia capitato di incontrare in Italia. Abbiamo ascolti e un mood piuttosto simile per molte cose! Sono un suo fan! Mi ha fatto grande piacere avere un suo contributo…

Cosa ne pensi dell’attuale panorama cantautorale?

Non seguo molto il panorama cantautorale attuale. A parte pochi nomi a cui sono legato non ho molti elementi per esprimere giudizi.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Non ho progetti futuri a parte crescere mio figlio, spero nel modo più sereno possibile, tornare a suonare dal vivo e tornare a vivere una vita più completa e degna… Vivo molto alla giornata, e più che mai, adesso, mi risulta difficile anche solo immaginare cose a venire. Spererei di poter continuare anche a scrivere e fare musica… Altro non so.

Guarda il video La Bottiglia Blu di Pier Adduce

Social e Contatti

  • Facebook: https://www.facebook.com/pier.adduce
  • Etichetta discografica: Orzorock Music

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