Nudi secoli è il titolo dell’ep di debutto dei Pitwine. Tra poesia contemporanea e rock prog, la band campana ha raccolto quattro tracce racchiuse in questo primo passo verso la musica inedita
Nudi Secoli dei Pitwine è una produzione indipendente che è il preludio ad una nuova avventura discografica a cui sta lavorando la band partenopea.
Il titolo è una considerazione, un riferimento al tempo che passa ciclicamente. Spogliato dei significati che l’uomo gli attribuisce il tempo è nudo, neutrale ed indifferente all’uomo stesso.
Il primo singolo, Elena tu sei, è l’espressione del desiderio stesso. Elena è un simbolo forte, un archetipo, rappresentando essa stessa il desiderio. E’un fermo inseguimento dove il narratore è sempre un passo indietro quella che è l’oggetto delle sue passioni.
Il primo singolo è Elena tu sei che vi porta a far sentire la vostra voce nella musica italiana. Come nasce?
Elena tu sei è nata come diversi dei nostri brani, su una sgangherata chitarra classica in Sicilia, durante l’estate. Credo di averla pagata usata 25 euro ed aveva la vernice rovinata sul manico, evidentemente o era stata usata tanto o aveva subito dei danni. Un pomeriggio estivo, come tanti iniziai a canticchiare la strofa che veniva già naturale.
In quel periodo (credo fosse l’estate 2016) non era nata ancora la reunion dei Pitwine, cioè di me (Lelio Perillo), Luca Perillo e Alessandro Barone (ai quali si sarebbe aggiunto per un paio di anni Luca Iovine alle tastiere).
Nella primavera del 2017, ci siamo rivisti e c’erano già tre o quattro brani che avevo buttato già in embrione. Lo sviluppo è nato poi da un incontro avvenuto con Alessandro, dove abbiamo definito meglio la struttura del pezzo, ma in quella sede il testo era fin troppo boccaccesco. Solo in seguito ho dato un taglio diverso al testo quando facendola ascoltare il pubblico mostrava apprezzamento per la canzone.
Questo Ep è il primo passo verso un album a cui state lavorando. Come sta procedendo la produzione?
Abbiamo registrato i primi otto brani di ciò che comporrà l’album completo. Dopo lunghe vicissitudini, abbiamo registrato nuovamente I fiumi di Bagdad perchè la prima registrazione non incontrava i nostri gusti.
Solo grazie alla mano miracolosa di un super fonico di Caserta quale Alex Ronca (che peraltro ha missato anche “Lento nell’aria” sempre presente nell’EP) abbiamo ottenuto un risultato valido.
Ora abbiamo messo nel calderone Action Man, un brano che parla sui politici e sui potenti sempre pronti a riciclarsi nel loro “sorriso misto seta blu”, Superparcheggiatore, uno dei nostri primi brani, risalenti ai tempi del power trio perillo-perillo-barone e Malaika.
Dovremo ora registrare altri quattro brani, sempre a metà tra il sognante e il realistico, tra l’intimo e il sociale, proprio come piacciono a noi.
Ci sarà qualcosa di diverso nello stile che vi ha caratterizzato con il vostro ep?
A causa del cambio di line up (l’abbandono del tastierista e l’entrata di un nuovo chitarrista) credo di si. Il taglio dei nuovi brani sarà comunque più chitarristico e meno barocco, più Rush e meno Genesis.
Che musica ascoltano i Pitwine?
In realtà tutto e non è per dire,ma realmente tutto. La cosa più assurda che mi viene in mente sono le lamentazioni sulla caduta di Costantinopoli in greco antico, ma sicuramente anche musica attuale come la trap o l’elettronica. Ovviamente c’è una differenza di valutazione artistica e di qualità ma siamo aperti a tutto, anche perchè così possiamo dire, con cognizione di causa, cosa ci piace e cosa no.
Nello specifico comunque troviamo molto interessante la scena alt rock attuale, soprattutto quella italiana. Si sente spesso in giro che non c’è buona musica: totalmente falso. Finchè i gestori di locali, i produttori, i talent scout o chi per loro, si fisseranno a fare le copie del singolo cantanticchio di successo non si avrà mai buona musica in giro. Trovo che le playlist che ci sono in giro su spotify siano un ottimo mezzo per staccare dalla musica da classifica.
Oltre al nuovo album a cui state lavorando, a cosa vi dedicherete nei prossimi mesi?
Da circa un mese siamo orfani del tastierista che ha scelto di dedicarsi ad altre cose, a due giorni da due serate live. Fortunatamente l’eroica new entry, Enzo di Giovanni, che è il nostro nuovo chitarrista solista ci ha salvato: in sole due prove si è messo in carreggiata e ha ridotto l’impatto della mancanza delle tastiere, dando un tocco più hard rock alle nostre esibizioni live.
Quindi in questo momento, la nostra priorità è quella: tastieristi di tutto il mondo contattateci tramite la nostra pagina facebook.com/Pitwine.
Abbiamo degli impegni live e stiamo adattando il nostro repertorio all’uso di loop computerizzati. Quindi l’album avrà qualche ritardo dovuto alla nuova formazione, visto che, in questo momento, preferiamo dedicarci all’attività di riorganizzazione interna, anche in previsione dell’estate.
Info: https://www.facebook.com/Pitwine/
Aspettiamo i nuovi brani e, speriamo presto, anche l’ellepi. Magari in vinile. Bella intervista e bella testata.