I Pluvian sono un gruppo della provincia di Padova. Hanno appena pubblicato il disco Notes From The Reptile’s Mouth e sono già al lavoro per un nuovo album. Si raccontano in questa intervista…
Ciao ai PLUVIAN… in poche righe presentatevi: chi siete, cosa fate, da dove venite?
Ciao, siamo i volatili che puliscono le zanne dei coccodrilli, suoniamo, e siamo una band della bassa padovana.
Nati come duo acustico di chitarre, nel 2013 diventate un trio. Cosa ha comportato a livello musicale questo cambiamento?
L’allargamento a trio ha fatto sicuramente crescere la band, affiancando Manuel “Uncle” Nasonio, in qualità di polistrumentista, al duo creativo/compositivo, che era costituito da mQx e Edy. Poi siamo stati un quartetto con l’ingresso di Cristian, fratello di Manuel, fino al momento in cui Edy ha deciso di prendersi una pausa dal mondo della musica, e quindi tornando di fatto a essere un trio.
Mi pare di capire che vorreste allargare ulteriormente il vostro gruppo. Perché? Il trio vi sta stretto?
Il trio è una veste che ci si addice molto, ci permette di suonare molto nella stagione invernale, ma non vogliamo essere considerati “solo” un trio di voci e chitarre, sentiamo il bisogno di poter offrire al pubblico anche uno spettacolo allargato, con sezione ritmica e anche arrangiamenti “elettrici”. L’ideale per noi è poter proporci in varie vesti, altrimenti ci annoiamo.
Una domanda che non può mancare: contaminazioni e ispirazioni. I Pluvian ascoltano molto la musica di…?
Beh abbiamo molti ascolti comuni, ma anche no, questa cosa ci ha permesso di conoscere nuove band e artisti, proprio grazie alle conoscenze dei singoli. Io direi che le nostre influenze vanno dagli anni ’60, con band come The Beatles o artisti come Neil Young, fino al grunge anni ’90 di band come Nirvana, Alice in Chains etc etc. Ma di solito sono i recensori ad accostarci a questi e anche ad altri artisti. Accostato a certi nomi non puoi che sentirti lusingato.
Notes From The Reptile’s Mouth è il vostro primo album. Guardandolo adesso, non da dentro ma dall’esterno: cosa ve ne sembra?
Siamo stati molto soddisfatti del nostro disco. Col senno di poi, cambieremmo e miglioreremmo alcune cose, magari ne registreremmo una versione con la sezione ritmica, ma penso che sia normale per un artista essere incontentabile, anche se devo ammettere che ora siamo molto più concentrati sul nuovo materiale e sul nuovo disco, che registreremo a breve.
Un mix di generi musicali: country, folk, roots-rock, grunge e brit-pop, ma… non sono un po’ troppi? E come li avete fusi insieme?
Parlare di generi non è mai una cosa che ci entusiasma, pensiamo sia un modo di etichettare le cose che fa comodo a tutti, noi inclusi, per descrivere un artista o una band, ma che a volte, alcune band si possano collocare in molti stili. Secondo noi, non è esatto dire che fanno quei generi, ma sarebbe più corretto affermare che la loro musica è influenzata da quelli che sono catalogati come artisti di quei generi.
Prima di lasciarci, raccontateci i vostri prossimi progetti…
Ora siamo concentrati su due live molto importanti per noi, il primo sarà Sabato 27 Agosto per la chiusura del Ratta/Hops Festival in quel di Rovigo, dove suoneremo assieme a Matt Waldon & The Hungry Bears e a Lil Alice, mentre il giorno successivo, Domenica 28 Agosto avremo l’onore di suonare alla serata finale del Virgo Festival, assieme a Elli de Mon, Elisa Erin Bonomo e Demian’s Manea. Come già accennato nelle domande precedenti a breve registreremo il nuovo disco, sul quale non vogliamo ancora svelare nulla, e siamo comunque già al lavoro sull’ampliamento della formazione per poter offrire uno spettacolo full band.
Grazie di essere stati con il Blog della Musica.
Grazie a voi per la bella intervista.
Info: https://www.facebook.com/PluvianRockBand/?ref=ts&fref=ts