Polly: Come Icaro | Video

Come Icaro è il nuovo singolo e video del rapper Polly, all’anagrafe Federico Giovannini Medri uscito il 14 febbraio 2020

Polly, nome d’arte del ravennate Federico Giovannini Medri, torna con Come Icaro. Nel nuovo singolo del rapper, in uscita per Emic Entertainment, si parla del dolore causato da una separazione: la poesia e le immagini sognanti del testo entrano in contrasto con il beat che, pur rimandando a paesaggi sonori onirici per alcuni elementi, descrive delle linee ritmiche solide che guidano l’ascoltatore all’interno di un ambiente urbano.

Polly vuole staccarsi da terra, prendere il volo verso una realtà diversa (da qui il rimando al mito di Icaro), fuggire dal dolore modellando la sua verità e il suo mondo personale. Se le parole sono uno slancio verso l’alto, una cura, un modo per fuggire, la realtà al contrario è una barriera insormontabile da affrontare e sopportare. Il pessimismo che permea tutto il brano è disincantato e dolce allo stesso tempo come il folle volo di Icaro verso il Sole.

Testo Come Icaro – Polly

Benvenuta nel mio mondo perfetto
non vado mai a letto presto
conto i fantasmi per addormentarmi non ti penso
è già passato un anno
le altre che faccia hanno
taglio rapporti con cesoie affilate dall’inganno
e ho passato troppo tempo in questo posto
un nodo fatto bene e ce ne andiamo di nascosto
tu non lo vedi il giorno tu non lo senti il mondo
recitare qui va tutto bene abissi senza fondo
ho qualche maglia della broke e il cervello fottuto
se mi incontri per strada è per quello che non ti saluto
raccolgo le macerie del mio matrimonio
quali ferie sono notti intere nere a fianco del demonio
quale scena rap scappo veloce al mare
così sarò lontano quando il tuo impero crollerà
non vendono altre vite come in super mario
prendo funghetti cerco daisy poi cala il sipario

come Icaro lasciami volare oltre l’orizzonte sopra al mare blu
come Icaro lasciami sognare un mondo migliore che non torna più

lascia stare le tue pare lei non ti pensa ormai
fuori casa a vomitare un cesso vale un altro sai
scordo i nomi delle strade tipe sbilanciate
cosce da predestinate poi vi lascio spettinate
uso parole come grandinate
ho le galassie spente il vuoto dentro intorno voi come vi comportate
ogni giorno scrivo sempre la stessa canzone
non rispetto la tua legge ho un olocausto interiore
ho idee che fanno sanguinare
sanpietrini e casco non sempre è legale
stringi i denti che non fa male
scrivo poesie di traverso sugli arcobaleni
in strada bombe sporche avranno preso dai nostri pensieri

Info, Social e Contatti

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