Il rapper di Ravenna, Polly, pubblica il video del suo ultimo singolo Sans Papier. Un brano dal contenuto sociale forte, immagini e parole pesanti che invitano a riflettere e a discutere
Nel periodo storico in cui ci troviamo, dove la discussione sull’immigrazione sta monopolizzando le prime pagine dei giornali, le tv e i social fra il nuovo decreto di sicurezza e il caso Carola Rackete, il video di Sans Papier del rapper ravennate Polly è destinato a far discutere.
«Ho scritto questa canzone in un periodo della mia vita molto particolare, – ci racconta Polly – mi stavo frequentando con una ragazza di origine dominicana che aveva due figli e vivevo quotidianamente episodi di razzismo, aperto o velato. Non ero tanto preoccupato per lei quanto per i bambini, forse non ce ne rendiamo conto ma viviamo in un mondo in cui il colore della pelle è un biglietto della lotteria. A fine estate – prosegue il rapper autore della canzone – ricordo che è tornata in patria dalla famiglia per due mesi e in quel periodo ho scritto questa canzone, immedesimandomi in un ragazzo africano che viene in Europa e si ritrova separato dalla propria famiglia, senza documenti, “un uomo illegale” per il semplice fatto di esistere.»
Grazie ai filmati della ONG Mediterranea e alla direzione di montaggio curata da Daniele Poli, il video tratta uno dei temi più attuali e discussi di questo 2019: il viaggio di chi attraversa il mare per scappare dalle coste africane.
«Sans Papier é stato soprattutto ricerca – spiega invece il regista Daniele Poli – un approccio completamente diverso dalle modalità che conosco di fare videoclip. Dopo aver archiviato il materiale di Mediterranea, mi sono messo a raccogliere dati e statistiche su dei fatti che, con presunzione, si pensa sempre di conoscere già. Ma non si sa nulla in verità, almeno fino al momento in cui non si vede un corpo esanime che galleggia in un mare a noi familiare, realizzando che non è ne fiction, ne un film. Mi ci sono voluti dei giorni per riuscire a guardare, senza voltarmi, alcuni materiali trovati, ma visto l’effetto di risveglio da un letargo di insensibilità che avevano su di me, li ho ritenuti troppo importanti per non usarli. Poi è nata l’idea del parallelismo col passato, dal quale non siamo poi così lontani: protetti dal nostro piccolo Mondo con piccole spiagge e piccole coste, in cui spesso conta troppo quello che vogliamo possedere rispetto a quello che vogliamo essere.»
Il brano, che anticipa il disco dell’artista previsto per l’autunno 2019, rispecchia lo stile di Polly miscelando temi attuali e contesti privati. Immagini surreali e ruvide si muovono all’interno di rime in cui la speranza e l’amore fanno a pugni con concetti di disillusione e disgusto.
Questo importante progetto sociale e musicale è promosso da Comdart che commenta: «E’ difficile scrivere un comunicato stampa in maniera distaccata quando hai visto coi tuoi occhi bambini morire in mare, guerre, fame e razzismo. Scrivere di San Papier é stato straziante. Mi sono lasciata andare solo pensando a quanto importante era un prodotto del genere per i giovani (e anche i meno giovani!) di oggi. Siamo in un periodo storico difficile. Temi del genere devono essere reperibili sul web. La gente va sensibilizzata. Non si può parlare e giudicare senza aver provato sulla propria pelle la paura e la disperazione di questa gente. Sans Papier è il più bel racconto di storia moderna che abbiamo a disposizione. C’è tutto… l’amore, l’odio, la politica, il dolore, la gioia, la realtà e la fiaba.»
Sans Papier immagina un mondo in cui i migranti, stremati per la situazione che si è creata nel Mediterraneo, decidono di creare la loro Atlantide, un loro regno sotto le acque. All’immaginario del brano si accompagnano le riprese realistiche dei viaggi in barca, della disperazione e della paura.
Testo Sans Papier – Polly
Dovresti avere le branchie
e coltivare le alghe
legarti in matrimonio
con l’onda delle barche
costruire il tuo regno sott’acqua
e ospitare solo gente disperata
è l’impero dei senza carta
nessuno se ne andrà più via
questo specchio d’acqua è la tua nuova casa
senti nostalgia
il cuore si fa lento
il corpo freddo
non andare via o ti ripescano
e i giornalisti dovran raccontare una storia
che come sai cambieranno ogni volta
da questi pulcini non mi aspetto una rivolta
è la più grande migrazione della storia
siamo l’esercito del cash
la colpa non è nostra
bambine vendute come orologi
noi comunisti n**** f****
io sono allergico alle croci
poeta senza parole per natale ti regalerò un emoji
e sento dire che ci tolgono il lavoro
ma lo sento da chi ha preso sussidi e li ho pagati io per loro
agosto senza di te è come un Tso
e questo cielo notturno mi mette ko.
Potevo essere mulatto
figlio dell’atlantico
in un attico
baciarti come l’ultimo romantico
le tue labbra sono un disguido quantico
perché mi attirano e mi fottono in un attimo
faremo chilometri lungo le ferrovie
etilometri rimarranno le fotografie
caliente come tati dopo una pinta gelata
mi licenzio e cambio vita dopo una finta giornata
non siamo gente di strada
siamo gente distratta.
Dove sparisci
quando mi servi è facile
stare con me quando va tutto bene immagina
qui è un dormitorio dalle tende consumate
la coscienza d’oro dorme il giorno che ve ne andate
mi mancan le tue maglie profumate
sceglierò una nazione prenderò in mano la bandiera che mi consigliate
e la farò sventolare a mezz’asta nell’afa di un pomeriggio di plastica
butto la pasta
cambio look e cambio faccia
è il clima di tensione
sto in silenzio su una panca
hai visto dov’è Orione
la mia bella non si affaccia
sento la sua voce calda
non puoi capire la croce del sud quanto mi manca
Credits
Testo e voce: Polly
produzione: Stamba
arrangiamento: Simone Pelliconi
registrata e mixata al Dunastudio
video nato da un’idea di Polly e Daniele Poli.
montaggio a cura di Daniele Poli.
ringraziamo Mediterranea per la battaglia che sta portando avanti nel mare per salvare vite umane e per averci concesso l’uso di queste immagini molto importanti.