INTERVISTA | REDH: una nuova voce della scena indie romana

Un benvenuto a REDH sulle pagine di Blog Della Musica che è sempre attenta alle nuove voci che nascono sul pianeta indie italiano e proprio per questo motivo abbiamo intervistato questo interessante cantautore…

E qui scendiamo con tutte le mani e i piedi nella scuola romana, nella “nuova” scuola romana di cantautori, quella che pone le basi strutturali nelle soluzioni digitali lasciando poco spazio al passato analogico e molto invece all’attualità quotidiana fatta di emozioni, normalità e vita comune. La canzone di Matteo Pasqualone che in arte si chiama REDH è racchiusa in questo primo EP dal titolo “Torneremo” pubblicato da Artist First per Kobayashi Edizioni: 6 inediti, alcuni dei quali avevamo già incontrato singolarmente in rete come ad esempio la traccia d’apertura “Dormi” il cui videoclip ha come protagonista Luca Vecchi membro dei “The Pills” o il secondo brano “5 minuti” inserito nelle playlist di Spotify Viral 50 Italia e New Music Friday Italia (cito testualmente dal comunicato). Ma proprio in questo nuovo inedito che da il titolo al progetto si racchiude forse la vera forza espressiva di REDH, nel suo piglio vocale, nella melodia che resta subito in questa struttura di strofe che si rendono accattivanti sin dal primo ascolto. E vi consigliamo il bellissimo video scritto e diretto da Valerio Desirò. L’incontro tra la voce di un cantautore e il collettivo BDR Studio semina e raccoglie e poi diffonde a noi un progetto che, per quanto d’esordio, dimostra davvero una personalità efficace.

Bellissimo il video di lancio. Complimenti. Da dove nasce questa idea e come si è svolta la produzione? Un unico piano sequenza o sbaglio?
L’idea è del regista Valerio Desirò, ormai un fido alleato dietro la cinepresa, oltre che un amico. Il piano sequenza è stata una sua idea, davvero indovinata.

Musica che per lunghi tratti ha dei lineamenti adolescenziali o sbaglio? Pensi che sia questo il target delle tue liriche?
Più che lineamenti adolescenziali, parlo di sentimenti e situazioni che ho vissuto comuni ad ogni età, non solo adolescenziale. Un amore difficile, la perdita di un amico sono episodi che possono colpirti in qualsiasi momento. C’è chi si lascia a 12 anni, chi si innamora a 30, ma il sentimento è sempre quello, e per quanto sia complesso è allo stesso tempo semplice… la semplicità è la chiave di tutto, perché è spesso la cosa più vera.

Ci racconti questa copertina? A tratti sembra somigliare davvero poco al disco che contiene…
La copertina segue il trend dei singoli, e questo ne spiega l’estetica.

Perché la scelta di soli 6 brani? E invece di parlare di CD, che ne dici se parlassimo di vinili? Potrebbe essere una soluzione oggi?
Questi 6 brani rappresentano la chiusura di un primo capitolo. Sarebbe stato per me eccessivo inserire altre tracce, riduttivo toglierne altre. Il vinile conserverà sempre il suo fascino, non mi dispiacerebbe poterne stampare qualcuno in futuro.

A chiudere: Cosa significa REDH?
La butto là, credo c’entri col mio colore dei capelli

Info: https://www.facebook.com/redhofficial/

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