INTERVISTA | Fabio Ognibeni ci presenta Resonance Piano

Fabio Ognibeni è l’ideatore del Resonance Piano e l’Amministratore della CIRESA SRL, una ditta della Val di Fiemme (Tn) che costruisce tavole armoniche per strumenti musicali. Ad oggi hanno collaborato alla realizzazione di circa 180 Mila pianoforti nel mondo. Ogni anno circa 5000 strumenti di liuteria utilizzano il loro legno di Abete di risonanza, il “Legno di Stradivari”, rigorosamente selezionato e lungamente stagionato. Oggi dopo tre anni di ricerca e sviluppo Fabio Ognibeni è pronto a presentare al pubblico la sua opera tecnologica il Resonance Piano e ce lo racconta nell’intervista di Blog della Musica

Oggi ospitiamo Fabio Ognibeni della ditta CIRESA, fondata nel 1952 a Tesero (Tn) in Val di Fiemme. Come è nata questa azienda e come è arrivato alla sua conduzione?
La ditta Ciresa è nata come costruttore di Harmonium ad ancia ed organi a canne per le chiese; da metà anni ’70 avviò anche una produzione di tavole armoniche da pianoforte per il mercato italiano. Alla fine del 1990 il fondatore Enrico Ciresa si è gravemente ammalato; io che già avevo avviato una mia attività professionale nel commercio sono andato in azienda “in emergenza” per affiancare mia moglie Donata che lavorava in azienda con il padre. Non sapevo nulla di questo lavoro, ma con passione e impegno ho imparato tutto vivendolo da dentro, respirando l’impronta e il sapere che Enrico Ciresa aveva saputo trasmettere alle maestranze.

Fabio Ognibeni mentre sta selezionando un pezzo di legno per trasformarlo in tavola armonica

Fabio Ognibeni mentre sta selezionando un pezzo di legno per trasformarlo in tavola armonica

Insieme a lei nell’azienda troviamo anche Donata e Piera Ciresa: come vi dividete i compiti e qual è il segreto che vi ha permesso di lavorare bene in team portando CIRESA ad essere un importante punto di riferimento per musicisti, liutai e costruttori di arpe e pianoforti?
Appena mancato il signor Enrico fu Donata Ciresa a dover amministrare l’azienda. Io mi occupavo dell’organizzazione della produzione, seguivo la scelta della materia prima e la selezione del legname pregiato, e mi “inventavo” il marketing per vendere le tavole armoniche all’estero. Piera Ciresa venne da subito in aiuto ad affiancarmi per le relazioni commerciali estere, visto che non lavorava prima in azienda ma sapeva parlare bene 4 lingue. Due anni dopo ho acquistato le quote societarie della mamma di Donata e Piera, e mi sono assunto la responsabilità di Amministratore Unico della ditta. Piera oggi ha in mano i rapporti internazionali con i liutai di tutto il mondo, mentre Donata gestisce la parte amministrativa e burocratica (senza dubbio la più ostica…).

La vostra materia prima è il famoso “Legno di Stradivari” ossia l’Abete di Fiemme, un legno pregiato che cresce in questa Valle e che vi permette di costruire preziose tavole armoniche per strumenti musicali a corda. Come cresce, come si sceglie e si stagiona questo prezioso materiale. Quanto lavoro c’è alla base?
C’è una filiera lunga e particolare dal bosco alle nostre lavorazioni. L’abete “di risonanza” è cosa rara; presenta fibra molto sottile e regolare, pochi nodi ed è un cilindro quasi perfetto. In Fiemme solo tre alberi su mille vanno bene per costruire strumenti musicali. Per sceglierlo serve unicamente l’esperienza sul campo; non ci sono strumenti, scuole o libri che lo possono spiegare. Molto lavoro che si intreccia con il personale forestale, le segherie della valle, e il territorio montano delle zone di quota alta, esposte a nord, le migliori per favorirne la crescita.

trochi legno e abeti Val di Fiemme

Il Legno di Stradivari che si trova nella Val di Fiemme

Dal 1952 ad oggi sono passati più di 60 anni, un’azienda di questa tipologia come si confronta con il progresso tecnologico? Quanto è importante la ricerca in lavoro come questo?
Fare ricerca sul prodotto significa essere attenti a ciò che si fa, capirne meglio le potenzialità e caratteristiche, e spesso potersi migliorare. Anche se si tratta di un prodotto che aderisce ad una lavorazione e ad un ambito molto tradizionale. E scongiura l’atteggiamento di “sedersi” sul ripetitivo e consolidato, cadendo nell’errore di bloccare la possibile evoluzione e performance del proprio prodotto.

Alcune tavole già sagomate a forma di pianoforte

Alcune tavole già sagomate

So che siete quasi in fase di ultimazione di un vostro nuovissimo brevetto, un progetto che si chiama Resonance Piano. Volete presentarcelo?
Si tratta di una complessa evoluzione del nostro brevetto del 2006 che ha dato origine alle “Opere Sonore”, i nostri diffusori acustici naturali, senza altoparlanti standard, basato sulla sola vibrazione di tavole armoniche in abete di Fiemme. Quindi anche Resonance Piano (che è un nuovo brevetto di Ciresa) è un prodotto basato su ciò che sappiamo fare bene da 40 anni: le tavole armoniche del pianoforte!

Forniremo un piano a coda, al quale abbiamo tolto le corde, la ghisa, il somiere e la meccanica, ma abbiamo lasciato la cosa principale per ottenerne il suono: la tavola armonica! Questa va in vibrazione utilizzando la nostra tecnologia proprietaria, obbedendo al segnale (suono) proveniente da un pianoforte digitale professionale (tastiera “stage” 88 tasti). Una soluzione che non esiste al mondo: made in Val di Fiemme, naturalmente!

Resonance Piano

Resonance Piano

Come si è svolto il processo di progettazione del primo prototipo e soprattutto come è nata l’idea di creare una specie di “scatola” che riesce ad amplificare un pianoforte digitale, ma senza bisogno di casse acustiche?
Ho fatto una riflessione sugli andamenti di mercato: si producono e si vendono sempre meno pianoforti acustici tradizionali (pesanti e costosi) e crescono esponenzialmente i pianoforti digitali, in continuo miglioramento qualitativo. Quale cosa migliore di offrire al Piano digitale “l’anima di legno”, ovvero una tavola armonica per esprimere a pieno, in modo naturale, il suono campionato di altissima qualità?  Ho pensato al futuro della nostra azienda e dei miei dipendenti…

Resonance Piano

Entrando un po’ più nel dettaglio: ci può descrivere l’esatto funzionamento di Resonance Piano? Come si trasmette il suono, come si amplifica e come riesce a mantenere una ricchezza di armonici?
E’ una specie di “teletrasporto” del suono. Le campionature digitali di alta qualità, riprese con 20 microfoni puntati su un vero pianoforte da concerto, contengono ogni sfumatura e colore del suono proprio di quello strumento. Tramite l’abbinamento al Resonance Piano il suono ritorna a sgorgare vero e naturale, come in origine, dalla tavola armonica. Non ci sono altoparlanti: non è quindi una riproduzione sonora artificiale, ma è la magia dell’Abete di Fiemme che suona in vibrazione, esattamente come fosse sotto le corde dello strumento originale. Questa è l’innovazione assoluta, con un piede nella tradizione della liuteria applicata!

artigiani di Ciresa Srl

Gli artigiani di Ciresa Srl, la squadra di lavoro di Fabio Ognibeni

So che l’avete già presentato a Cremona, ma quando Resonance Piano sarà ufficialmente disponibile al pubblico e alla vendita?
Dai primi mesi del 2019 si potrà ordinare. I colori base sono nero e bianco, satinato o lucido.

Per concludere la nostra chiacchierata, come vede Fabio Ognibeni il futuro della sua azienda?
Vedo un’azienda che sa coniugare grande tradizione artigianale con l’innovazione tecnologica; un’azienda che porta da oltre 60 anni la musica nel mondo. Un’azienda dinamica che si prepara a portare ancora tantissima musica nel mondo..! “Dal bosco di Fiemme alle sale da concerto!”

Grazie a Fabio Ognibeni di CIRESA per averci dedicato un po’ del suo tempo.

Salviamo il Legno di Stradivari

Fabio Ognibeni si è impegnato a cercare di salvare il maggior numero di alberi possibile dopo il gravissimo maltempo che ha colpito la Val di Fiemme nelle settimane scorse. Ecco il video in cui presenta il suo progetto di Crowdfunding

Info: www.ciresafiemme.it | www.resonancepiano.com | www.operesonore.it

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