Esce dopo dieci anni il nuovo disco di inediti di Riccardo Maffoni dal titolo Faccia: un disco raffinato, semplicemente personale. Ecco l’intervista di Blog della Musica…
Rock di stagione e di buon mestiere. Erano circa dieci anni che Riccardo Maffoni non tirava fuori un disco di inediti, dei suoi inediti. Si intitola Faccia questo “nuovo esordio” discografico, che dopo tutto questo tempo il mondo è così cambiato che forse davvero è un po’ come tornare ad esordire. Un disco di mestiere dicevamo, che Maffoni lo sappiamo quanto è bravo a vestire i panni del rocker e quelli del cantautore. Il live è la sua vera dimensione. Un disco raffinato, semplicemente personale anche se dovrebbe forse scollarsi appena dai riferimenti e dai classicismi. L’America ormai è a portata di mano e lui sa come raggiungerla in pochissimi accordi. Nel disco anche una suggestiva composizione strumentale dal titolo Scala D. Sulle nostre pagine, come sempre, il video ufficiale della title track di questo lavoro: pensandoci su a come diventar quel che siamo.
Lo sai che sulle prime avrei visto un segno di grande coerenza trovare un omaggio alla tua vita passata. Ci hai pensato? Non so, un omaggio alle tue scritture o al grande rock americano…
Credo che nonostante andiamo avanti, nonostante i cambiamenti inevitabili della nostra vita, del mondo là fuori, alla fine ci portiamo sempre dentro qualcosa del nostro passato. È lì, che aspetta di essere ricordato. A volte le canzoni nascono anche così, ricordi che all’improvviso riaffiorano e hanno bisogno di uscire, di farsi sentire. A volte ti guardi indietro e non ti riconosci, a volte ti sembra di non esserti mai mosso. Con questo album ho cercato di fare entrambe le cose, andare avanti, spostarmi verso qualcosa di nuovo ma allo stesso tempo restare sempre me stesso. Fare musica per certi versi ti mantiene sempre giovane, anche se la persona non lo è più come prima, ma lo spirito, la voglia, quella resta sempre la stessa.
Quando si parla di Riccardo Maffoni si cita sempre il rock americano. Sei d’accordo? Perché secondo te?
Non ho mai nascosto le mie influenze, quindi capisco questa associazione, anche se credo che ascoltando la mia musica si possa sentire anche altro, soprattutto in questo mio nuovo album, penso ci siano molte contaminazioni diverse, non solo musica rock, ma anche e soprattutto musica italiana. Nel corso degli anni ho ascoltato di tutto, dalla classica al blues, dai cantautori italiani ai grandi gruppi del rock inglese. Sono molto curioso, mi piace scoprire nuove canzoni, mi piace farmi sorprendere. La musica è bella tutta, sta in chi ascolta sapere apprezzare. Poi le radici non si possono cambiare, la musica che ti ha fatto venire voglia di prendere in mano una chitarra e scrivere canzoni è forse quella che più ti ha caratterizzato, ma si cresce, si matura, e si scopre anche la propria identità, come persona e come artista.
Bellissimo il video, questo rincorrere l’amore, rincorrere se stessi, levarsi via di dosso le maschere in un certo senso. Che faccia hai ora?
Grazie per l’apprezzamento. Abbiamo lavorato molto per realizzazione di questo video, insieme alla regista Susanna Guerrini e al direttore della fotografia Carmelo Puglisi, e sono veramente soddisfatto del risultato. L’illusione dei venti anni passa alla svelta e vieni catapultato nella realtà, e quella del mondo della musica per certi versi è anche più crudele. Con questo album ho voluto fare esattamente quello che avevo in testa, senza compromessi. Faccia è questo. E’ fare quello in cui credi, con la consapevolezza che nessuno farà al posto tuo quello che devi fare tu, nessuno combatterà mai per te, devi metterci la Faccia, e molto altro se vuoi restare in piedi.
Chi è la bellissima donna che troviamo nel video?
Selene Zarcone, attrice che mi è stata presentata dalla regista del video Susanna Guerrini. Non ho avuto dubbi sul fatto che fosse perfetta e il video lo ha poi confermato. Bellissima ragazza e molto brava.
Col senno di poi: hai aspettato quanto serviva oppure potevi uscire anche prima… o addirittura potevi non uscire proprio visti i tempi in cui siamo? Hai pensato anche a questa tragica soluzione?
Credo che la tua osservazione sia molto intelligente. Visti i tempi uscire con un album può non essere la cosa migliore da fare. Anche per questo sono passati così tanti anni. Penso ancora ad disco come a qualcosa di rappresentativo, non solo come un insieme di canzoni da mettere on line. Per me il disco è l’artista. Anche se oggi ci sono molti modi per esprimersi, per comunicare, per arrivare alle persone, soprattutto attraverso la rete, io resto ancora dell’idea che un artista debba esprimersi con la propria arte. In questo mio nuovo album ho messo tutto me stesso, ci sono io in questo lavoro. In ogni canzone c’è una parte di me, è lì, è solo da ascoltare. Serve solo attenzione e voglia di scoprire, voglia di ascoltare musica, voglia di provare emozioni.
Info: https://www.facebook.com/riccardomaffoni