PARSIFAL e il segreto del Graal è il nuovo libro sull’opera di Richard Wagner scritto da Adele Boghetich per Zecchini Editore con la prefazione di Guido Salvetti…
Adele Boghetich ha pubblicato per Zecchini Editore il libro Richard Wagner PARSIFAL e il segreto del Graal.
Oratorio della redenzione, solenne rappresentazione di congedo prima dell’eterno silenzio dell’artista, il Parsifal di Richard Wagner si rivelerà l’opera d’Arte per eccellenza secondo il pensiero di Schopenhauer, il sole che rivela il mondo oltre il velo di maya, sublime nella pittura sonora, profonda nel motivo della fede, catartica, capace di liberare ed elevare al di sopra della volontà, del dolore, del tempo. Ma è anche l’opera musicale del percorso interiore, del ritorno all’origine del Cristianesimo, epurato dall’apparato teologico che lo ha avvolto nei secoli successivi. Un’opera dal valore assoluto, un dramma etico con tratti di favola e magia, che coglie i propri motivi dalla mitologia celtica, orientale e germanica. Il testamento spirituale del secolo delle grandi opere metafisiche, dopo il Faust di Goethe e la Nona sinfonia di Beethoven.
Leggiamo dalla prefazione di Guido Salvetti…
“Non tragga in inganno l’approccio letterariamente gradevole. Questo libro scandisce con rigore e grande consequenzialità un discorso sul Parsifal, punto di arrivo della parabola creativa di Wagner e massima espressione – anche se non unica – di una fase specifica del suo pensiero e della sua ricerca drammaturgica e musicale”.
“Il primo capitolo, particolarmente ricco di diverse prospettive, ha come obiettivo quello di collocare il momento del Parsifal come approdo al termine di un lungo viaggio, frastagliato, difficile ma anche per più aspetti meraviglioso. In un simile viaggio si intersecano con la vicenda creativa letture, pensieri, amori, eventi; e il viaggio fu condotto con tanto slancio vitale da escludere stanchezze senili e ripiegamenti nel momento della sua conclusione.”
“La seconda parte del libro ci dà un quadro preciso e particolareggiato della fonte letteraria primaria del Parsifal, che è il Parzival di Wolfram von Eschenbach. Rimaniamo stupiti di come non esista uno solo dei mille elementi leggendari che costituiscono l’opera letteraria di Wagner, che non sia riscontrabile in Wolfram; ma l’avvertenza più importante non è questa, bensì il suo contrario: di come l’azione di Wagner sia stata – con procedimento analogo a quello condotto sull’Edda, sulla Welsunga Saga e sul Nibelungenlied per il Ring des Nibelungen – di inserire in una materia caotica e priva, sostanzialmente, di pensiero una luce fatta di significati e di messaggi in sè coerenti e attuali.”
“A confutazione di quanto hanno detto e scritto i commentatori approssimativi è bello trovare in questo libro le parole ammirative di Nietzsche di fronte al Preludio al primo atto del Parsifal (“altezze simili si trovano solo in Dante”). Il che apre la porta giusta per capire il ruolo capitale svolto dal Parsifal nella spiritualità di fine secolo. Tanto che, tra i tanti nomi di ammiratori e, in un certo senso, seguaci, piace trovare in bella evidenza il nome di Rudolf Steiner, nella cui opera per la rigenerazione dell’umanità tutto è “wagneriano”, persino quella specie di Festspielhaus che fu – senza la musica, che non è poco – il Goetheanum. Che cosa, poi, in questo mondo dolente ma anche luminoso ed estatico, c’entri il nazismo, è un terribile quesito che va tutto a carico degli eredi, ma che in questo libro non trova spazio, per fortuna.”
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