State of mind è il primo disco da solista di Maurizio De Franchis, vero nome di RIO, un artista che non è certamente un debuttante. Alle spalle collaborazioni con artisti importanti nazionali ed internazionali e la voglia di realizzare finalmente un progetto tutto suo, un disco che parla e che suona l’amore in tutte le sue forme. Ecco la recensione di Blog della Musica
Gradita sorpresa di questi giorni l’uscita su tutte le piattaforme digitali di State of mind primo disco da solista di Maurizio De Franchis, decisamente più conosciuto con il nome d’arte RIO. Artista napoletano attivo nella scena musicale italiana sin dagli anni ottanta, è cantante e fondatore dei Bandanà, gruppo con il quale si farà conoscere al grande pubblico. Trampolino di lancio per l’ingresso nella band del concittadino Tony Esposito, con il quale nel 1987 partecipa al Festival di Sanremo presentando il brano Sinuè.
Gli inizi degli anni novanta lo vedono attivo nelle vesti di autore e cantante con il gruppo Sold out, portando al successo il pezzo Shine on che ha notevole riscontro internazionale di vendita e classifica. Il brano, è il singolo inserito nell’album Souled out, pubblicato per Sony Music International e distribuito in tutto il mondo. Seguono proficue collaborazioni con artisti importanti, tra i quali Gianni Bella, Riccardo Fogli e ancora con Tony Esposito.
Arriviamo quindi ai giorni nostri con l’attesa proposta di RIO, il disco si intitola State of mind ed è pubblicato per PMS Studio. Undici brani scritti ed arrangiati dall’autore che compongono un lavoro ben fatto, accattivante ed estremamente piacevole sin dal primo ascolto. E’ un album intenso, dal sapore internazionale, soul pop raffinato con atmosfere smooth jazz molto pulito. Melodie sinuose con tappeto sonoro di trombe e sax, batteria sullo sfondo, pianoforte e hammond a sostenere atmosfere calde splendidamente interpretate da RIO.
Cantato interamente in inglese con voce esperta e ricca di sfumature, racconta l’amore nelle diverse variabili che la vita propone. Il filo conduttore del disco e dei brani che lo compongono, è proprio questo sentimento che spesso pensiamo di conoscere bene ma che a volte ci riserva sorprese che non ci aspettiamo. Però indispensabile, come suggerisce l’artista… ”per debellare ogni genere di male…”.
A cominciare da Lovin’ you is a bad affair, brano raffinato con bel solo di piano elettrico, quasi una dichiarazione iniziale dei temi dell’album, perché amarti è una brutta storia.
A seguire Like an angel e State of mind. Brano quest’ultimo che richiama direzioni anni ottanta, fanno capolino certe atmosfere sophisticated pop riferibili ad alcuni gruppi anglosassoni che molti ricorderanno, The blow monkeys su tutti.
She will come cambia registro, brano più intimo, notturno, pianoforte magistrale che introduce un cantato intenso e ricco di pathos, bel sax a raccogliere l’atmosfera, sorseggiando uno scotch nell’attesa che lei arrivi…
Pop più melodico e soft rock per Don’t give her pain e Your eyes, atmosfere easy, raffinati arrangiamenti che strizzano l’occhio ad un pubblico più vasto, a proprio agio nelle sale d’attesa di aeroporti internazionali in attesa dell’imbarco.
Piacevole arpeggio circolare di chitarra apre Invisible man, cantato delicato e melodico che in certi arrangiamenti vocali ricorda atmosfere degli Spandau Ballet… poi arriva la sorpresa, stacco armonico tipico di certo prog rock e dei Jethro Tull in particolare. Interessante!
Molto bella anche Wasted bossa, parte del testo in portoghese e parte in inglese, suadente sax che introduce un esotico tappeto sonoro dal profumo sudamericano, ricami di hammond ed archi in sottofondo, molto gradevole. A chiudere il cerchio la bonus track If you let me say.
Registrato tra Napoli, Miami e Palinuro, State of mind è una proposta di respiro internazionale, pensata per un mercato globale. Un disco trasversale, costruito per intrattenere piacevolmente e con classe.
Album cantato e suonato da professionisti di livello, potrà introdurre e segnare l’inizio di una nuova storia romantica o accompagnare il nostro ritorno a casa dopo una giornata di lavoro. Potrà rilassarci mentre contempliamo un tramonto in terrazza, o fare da colonna sonora alla toilette mattutina.
Un bel disco con bella musica da ascolto… e di questi tempi non è poco! Garanzia.
di Davide Zurma
Ascolta State of Mind di RIO su Spotify
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